Tra le variazioni introdotte dal Decreto legge varato venerdì scorso dal Governo Berlusconi, una in particolare avrà ricadute pesanti tra i cittadini della nostra provincia. Infatti, con questo decreto sarà più difficile ottenere gli sgravi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici, e diventa molto piu’ complicato l’iter per accedere alle detrazioni Irpef e Ires del 55% delle spese sostenute.
Ricordiamo che questo provvedimento permetteva di detrarre dalle tasse il 55% di quanto speso per installare pannelli solari, sostituire impianti di climatizzazione, cambiare gli infissi alle finestre e altri interventi sulla propria casa. Interventi che moltissime famiglie, anche nel VCO, hanno compiuto e si apprestavano a compiere per ristrutturare la propria abitazione con tecnologiche utili al miglioramento dell’ambiente.
Ora chi vorrà fare questo tipo d’interventi dovrà necessariamente inviare una comunicazione preventiva per avere diritto al beneficio all’Agenzia delle Entrate (tra il 15 gennaio ed il 27 febbraio 2009). Il problema è che, oltre ad una maggiore burocrazia, non tutti potranno avere gli sgravi. Infatti i fondi messi a disposizione per l’anno 2008 sono solo 82,7 milioni di euro e potrà godere del beneficio chi invia prima le domande nei tempi prestabiliti sino all’esaurimento dei fondi: praticamente chi prima arriva meglio alloggia e agli altri non godranno di questa possibilità. (continua)Una beffa anche per chi questi lavori li ha già effettuati nel 2008: infatti in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell’Agenzia delle entrate, l’interessato potra’ usufruire della detrazione dall’imposta, ma essa sarà del 36% e non più del 55% come prima, ed inoltre le spese sostenute fino ad un massimo di 48.000 euro saranno restituite in 10 rate annuali (mentre prima erano solo tre anni).
Sottolinea Aldo Reschigna coordinatore provinciale “che Il beneficio della detrazione del 55 % a tutti era un ottimo intervento poiché favoriva gli investimenti e salvaguardava l’ambiente. Ora questa scelta del governo riduce tutto ai minimi termini, probabilmente perché sono necessari questi soldi per finanziare l’attestato di povertà (la social card), l’abolizione dell’ICI ai benestanti oppure per ripianare i debiti di Alitalia”.
Davvero un provvedimento iniquo che danneggia direttamente le famiglie e le loro case, e ovviamente rallenta quel rilancio dei consumi e degli investimenti che lo stesso Berlusconi ha più volte richiamato.
PD Ufficio Stampa