Mercoledì 14 gennaio : Ore 18:00 – Circolo di Cireggio: Riunione dei Gruppi Consiliari di Opposizione di Omegna – Incontro con i cittadini.
Archivio mensile:Dicembre 2008
Esecutivo PD Omegna
Martedì 13 gennaio Ore 21:00 – Esecutivo PD di Omegna c/o il Circolo Ferraris.
Esecutivo PD Verbania
Si riunisce lunedì 12 gennaio l’Esecutivo del Circolo di Verbani, sede di via Roma, ore 21
Riunione Circolo PD Gravellona Toce
È convocata una riunione del Circolo PD di Gravellona Toce per lunedì 12 gennaio alle ore 20.30 presso la sede Pd di corso sempione, n 69.
Imprese agricole in difficoltà: occorre garantire i contributi economici
A seguito delle preoccupate segnalazioni di Coldiretti, CIA e Confagricoltura riguardanti il sistema di erogazione dei contributi agroambientali del piano di sviluppo rurale ho presentato – insieme ad altri colleghi un ordine del giorno – approvato durante il penultimo consiglio regionale – che impegna la Giunta regionale a risolvere il problema.
Abbiamo verificato, infatti, che il pagamento delle misure agroambientali del PSR insieme ad altre indennità (tra le quali le indennità compensative ed i premi d’alpeggio per il 2007) riscontra ritardi e difficoltà e tutto questo, sembra, a causa di una lettura errata della foto aeree effettuate dall’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura.
Questi controlli erano tesi a verificare la corrispondenza tra l’uso del terreno esposto in domanda dagli agricoltori e quanto rilevato dalla sovrapposizione con le foto aeree. (segue)Le presunte difformità sono quasi 250 mila: una enormità, che ha insospettito tutti sulla bontà del sistema di rilevazione. Infatti, senza fare esempi clamorosi come quelli dei vigneti del basso Piemonte, che non sono stati "letti" dalle foto, proviamo a guardare la nostra realtà: su alcuni terreni il cui uso dichiarato dall’agricoltore è quello di prato foraggiero o pascolo, la foto area individua la presenza di un bosco.
Se la superficie boscata rilevata è superiore al 20% della superficie dichiarata a prato, la domanda viene sospesa in attesa di futuri accertamenti. In altri casi, le foto aeree non hanno "riconosciuto" la presenza di colture florovivaistiche o di impianti per la coltivazione di piccoli frutti. Ed anche in questi casi la domanda viene sospesa.
Eppure è stato dimostrato come il rilevamento fotografico aereo evidenzi, in presenza di alberature, la proiezione della chioma sul terreno, fuorviando l’analisi circa l’effettivo utilizzo del suolo.
Ed è giusto ricordare i numerosi controlli avvenuti negli ultimi cinque anni, effettuati dai tecnici delle Comunità Montane, che avevano accertato direttamente – con specifici sopralluoghi in campo – l’esistenza delle colture che davano diritto al premio e che sono state puntualmente riportate nelle richieste. Il problema è davvero grande.
Per darvi un’idea, pensate al fatto che il mancato pagamento interessa il 70 % delle richieste a premio in Comunità Montane quali la Valstrona, la Cusio – Mottarone, la Due Laghi. Per queste ragioni abbiano impegnato la Giunta regionale affinché si proceda ad un’accelerazione delle verifiche in corso sulle domande allo scopo di sbloccare, in tempi brevi, i pagamenti. In base alle stime dell’Assessorato all’Agricoltura, infatti, per effetto di questa situazione, risultano "fermi" 15 milioni di euro: fondi importantissimi in tempi normali, ma ancor di più in questo periodo di grave crisi economica.
Abbiamo altresì richiesto di mettere mano a tutti i possibili strumenti di anticipazione finanziaria sia per le domande che per gli interessi bancari per rispondere alle esigenze del mondo agricolo, sollecitando il cambiamento del sistema di rilevazione attualmente in uso che tanti problemi ha creato.
Marco Travaglini, consigliere regionale Pd
Centro islamico a Gravellona Toce: dalla destra attacchi strumentali.
Siamo al paradosso.
La minoranza consigliare di Gravellona Toce, con in prima linea il consigliere Nocilla, inseguendo il “treno” della Lega Nord, chiede al Comune di Gravellona Toce di sospendere l’iter amministrativo per la nascita del centro islamico appellandosi ad una legge che non esiste.
Lo fa riferendosi ad un provvedimento annunciato per la moratoria sui luoghi di culto islamici, una proposta che non è legge (e speriamo non lo diventi). Insomma per la minoranza il Comune dovrebbe sospendere l’iter contravvenendo alle leggi attualmente esistenti.
Ricordiamolo a tutti. Il luogo in cui sta nascendo il centro islamico non è di proprietà comunale: è un locale di proprietà di un cittadino gravellonese. E il comune non ha nessun mezzo legale per fermare un accordo tra un privato che affittà ad altri privati.
Un consiglio al centrodestra e alla Lega per fermare il centro islamico l’avremmo: perché non si rivolgono direttamente al proprietario dei locali, che ci dicono sia elettore molto vicino al centro destra, e gli chiedono di non affittarlo?
Eh.. si, perché si predica “bene” e, magari, si razzola male.
Scusate la provocazione, ma davvero questa situazione è paradossale.
Dicono che non sono razzisti poi però presentano leggi per bloccare i luoghi di culto dei soli mussulmani perché sarebbero spazi, come dice l’onorevole Montani che alimentano dubbi e sospetti di terrorismo “auspicandosi maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine”, convinti di ciò per due mussulmani arrestati a Milano per terrorismo e frequentatori di una moschea.
Insomma, se si facesso lo stesso ragionamento, per la Lega dovremmo chiudere tutte le chiese nel sud Italia, visto che la domenica a messa ci va qualche mafioso?
Dicono che non sono razzisti e che si oppongono solo perché creerebbero disagio ai cittadini della zona.
Una sola domanda: se quel privato avesse affittato per aprire una palestra, un negozio o un’altra attività qualcuno avrebbe protestato? La risposta è ovvia: probabilmente no!
Dicono che il luogo di culto andrebbe, eventualmente, aperto in uno spazio che non sia nel centro.
E già, come “sappiamo” i centri di culto cattolici (le chiese) sono tutte in periferia a Gravellona Toce, le sedi di partito anch’esse tutte in periferia (come quelle nuove del Pd o della Lega), la bibblioteca comunale è anch’essa in periferia, il centro sociale degli anziani è in periferia e così via.
Ovvio che non sia così, ovvio che la maggiorparte dei servizi sia nel centro, vicino ai cittadini.
E’ quindi ovvio che in periferia ci devono andare solo gli islamici. Mentre tutte le altre strutture per i cittadini sono in centro.
A noi sembra che queste forze politiche protestano perché sono mussulmani (dei diversi): questa è l’unica verità.
Anche se abitano da anni nella nostra città, anche se mandano i loro figli a scuola insieme ai nostri.
Pensano e sperano, le minoranze di Destra e della Lega Nord, che questa battaglia porti più voti alle prossime elezioni amministrative.
Questa è l’unica, amara, realtà.
D’altronde come dice il Senatore Montani i centri islamici “sono il ricettacolo di terroristi”.
Sarà. A noi l’idea che i terroristi organizzino le loro attività nei centri islamici ufficiali fa un po’ “sorridere”.
E’ come immaginare le Brigate Rosse in Italia che aprono sedi ufficiali dentro i circoli Arci o nelle fabbriche. Di solito i terroristi agiscono nell’ombra e non aprono sedi ufficiali con la scritta “siamo qui”, venite a prenderci.
Un conto è la giusta opera di prevenzione e di “intelligence” che la polizia deve mettere in campo (con chiunque) per prevenire crimini e attentati, anche al’interno di un centro islamico.
Un conto è usare questa scusa per vietare a dei cittadini residenti in Italia di fare quello che ad altri è permesso, ovvero aprire un centro culturale.
I responsabili della comunità islamica hanno annunciato che sono disponibili a mettere telecamere davanti all’ingresso per filmare chi entra: più trasparenti di cosi? Che si vuole di più?
Ci sembra che in questa vicenda parole come discussione, contatto, ascolto reciproco, solidarietà, dialogo rischiano di essere calpestate dalla certezza che alimentare il fuoco della diffidenza, della paura del diverso, possa trarre dei vantaggi elettorali.
A quei cittadini che ritengono che lo spazio non sia idoneo per problemi logistici, di parcheggio o altro diciamo che eventualmente si cerchino, insieme, soluzioni alternative (sempre in centro però).
Non si può dire no a prescindere.
Temiamo, però, che questa voglia di risolvere i problemi sino a giugno 2009, sino al giorno dopo le elezioni comunali rimarrà lettera morta.
D’altronde ad Omegna la Lega Nord non voleva il centro islamico.
Ci ha fatto una roboante campagna elettorale.
Hanno vinto.
Sono al governo da più di un anno e il centro islamico ad Omegna è, ovviamente, aperto e funzionante.
Come sempre, si predica “bene” e si razzola male.
Alberto Nobili
Consigliere provinciale, collegio Gravellona Toce
Roberto Birocco
Coordinatore PD Circolo Gravellona Toce