Gestione servizio Idrico- Bollette – Servizio depurazione.
La questione è indubbiamente complessa e vorremo ricordare che il nostro circolo ha evidenziato fin dallo scorso anno una serie di problematiche, che in parte sembravano essere state accolte ma in gran parte erano comunque ancora oggetto di discussione. Sintetizzando riteniamo che esistano tre grosse tematiche:
1. La questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria, non per inadempienza, ma per problemi tecnici.
2. Il problema della qualità del servizio e del rapporto con gli utenti.
3. Le prospettive aperte dalla legge 133/2008 e la possibile privatizzazione.
Per quanto riguarda la questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla fognatura ricordiamo che abbiamo sollevato la questione fin dallo scorso anno, ritenendo scorretto che si facesse pagare un servizio a chi di questo servizio non usufruiva. Rispetto ai recenti sviluppi, è evidente che di fronte ad una sentenza della corte costituzionale che stabilisce l’illegittimità di una tariffa comunque incassata per tutto il 2007 e parte del 2008, per cui le autorità competenti auspicano un chiarimento normativo, un intervento come quello di annullare di fatto la sentenza della corte costitzionale è l’equivalente di un fallo a gamba tesa che azzera le legittime richieste dei consumatori. Tra l’altro si continua nella discutibile pratica di intervenire in modo legislativo per azzerare delle sentenze.
Sulla qualità del servizio ricordiamo che abbiamo più volte segnalato diversi problemi e abbiamo chiesto di intervenire per risolvere le situazioni in adempienza alla carta dei servizi che prevede requisiti minimi di qualità che in diversi casi riteniamo non siano rispettati.
Si era detto che l’obbiettivo della società era pervenire ad una fatturazione quadrimestrale o al limite semestrale mentre siamo di fronte ad una bolletta che è ancora calcolata su dieci mesi.
Si era anche parlato di garantire una maggiore informazione verso gli utenti. Nell’ultima bolletta viene allegato un modulo di richiesta di informazioni certamente di non facile compilazione e da parte del gestore locale Idrablu non si mette a disposizione quasi nulla, ne un sito ne un numero verde, per dare maggiore informazione agli utenti e anche la questione degli allacci multipli è ancora da approfondire e risolvere.
Tra l’altro ricordiamo l’elemento di novità portato in campo dalla legge 133 del 2008 che introducendo l’obbligo alla procedura di “evidenza pubblica” rischia di rimettere in discussione tutto il sistema attuale prima ancora che queste problematiche vengano risolte.
Le nostre proposte sono:
Chiediamo l’impegno dei parlamentari locali affinché l’emendamento sull’obbligo della tariffa di depurazione non venga ratificato dalla camera e si eviti cosi la sua definitiva conversione in legge.
Crediamo che questa vicenda sia comunque complessa e vada affrontata in un modo organico: la legge attuale andrebbe rivista in quanto non tiene conto delle particolari morfologie ed urbanizzazioni di zone di montagna come la nostra e pertanto risulta penalizzante per i cittadini.
Chiediamo che il confronto fra le autorità competenti non si ferma al problema depurazione ma sia esteso anche alla ricerca di soluzioni alle lamentele riguardo le criticità gestionali rispetto alla qualità del servizio; con l’ovvio scopo del miglioramento del servizio e se possibile dell’abbattimento dei costi superflui.
Miglioramento del sistema di informazioni agli utenti con un numero verde, uno sportello a Domodossola con personale addestrato che possa aiutare gli utenti ed un miglioramento dei servizi internet offerti.
La valutazione della possibilità di realizzare bollette su un periodo di tempo inferiore all’attuale per limitarne gli importi e/o la possibilità di pagamenti rateali.