Nei prossimi giorni, in Regione, s’avvierà l’esame della proposta di legge sulla valorizzazione delle ex strade militari. l’idea è di intervenire finanziariamente per recuperare, sostenere e valorizzare le ex strade militari, comprendendo anche le opere di fortificazione che incrociano queste strade.
Sono previste azioni di valorizzazione e di promozione, interventi volti al ripristino, la posa di un’idonea cartellonistica e segnaletica e la creazione di un catasto delle ex strade militari.
l’arco alpino occidentale ospita una parte consistente di questo patrimonio non soltanto italiano, ma dell’Europa intera. E’ emerso da specifici studi che, tra la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria sono ubicati 2000 chilometri d’ex strade militari, tra camionabili, carrellabili, mulattiere, costruite in diverse fasi storiche, in un periodo compreso tra il 1700 ed il 1940, epoca nella quale fu portato a termine il compimento del cosiddetto “Vallo Alpino”, un’imponente serie di strade e d’opere di difesa che contrassegna tutto l’arco alpino occidentale senza soluzione di continuità.In questa parte delle Alpi si trovano, inoltre, le carrozzabili bianche a più alta quota: molte superano i 2000 metri d’altitudine, alcune come l’Assietta arrivano a 2500 metri, altre come lo Chamberton a 3000 metri. E’ di fondamentale importanza sottolineare come queste strade rappresentino un patrimonio d’inestimabile valore architettonico, paesaggistico, escursionistico e, quindi, turistico. Lungo questi percorsi si è svolta, infatti, la vita di generazioni di nostri antenati, per almeno tre secoli, in tempi di pace, ma soprattutto di guerra.
l’esempio più significativo di rete d’ex strade militari è rappresentato dalla “Linea Cadorna”, l’imponente struttura difensiva che nella terminologia burocratica militare dell’epoca, era definita come “Occupazione Avanzata Frontiera Nord”. La “linea Cadorna” fu costruita durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918) tra il Gran San Bernardo e la Valtellina e, nel Verbano e nell’Ossola, comprende un fitto reticolo di strade, mulattiere militari, trincee, postazioni d’artiglieria, luoghi d’avvistamento, ospedaletti, strutture logistiche e centri di comando.
La provincia del VCO ha già operato un meritorio intervento di recupero sulla “Cadorna” ma non c’è dubbio che l’approvazione di una legge regionale aiuterebbe il recupero, la tutela, la valorizzazione delle ex strade militari, accompagnandolo ad un piano organico di rilancio di questi percorsi.
Marco Travaglini, consigliere regionale Pd