Disservizi alle poste nel Vco: interrogazione in regione

image I Consiglieri regionali del partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini hanno presentato un’interrogazione che ha come scopo quello di fare luce sui frequenti disservizi da parte delle Poste nella Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
“Abbiamo ricevuto segnalazioni dai cittadini di parecchi Comuni della nostra Provincia – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Aldo Reschigna e Marco Travaglini – che lamentano gravi e ripetuti ritardi nella consegna di lettere e bollette, ritardi che, naturalmente, si ripercuotono sugli utenti che non sono in grado di dare risposte ed effettuare pagamenti nei tempi corretti ”.
“Pertanto – sottolineano i Consiglieri Reschigna e Travaglini – abbiamo ritenuto opportuno presentare un’interrogazione per invitare la Giunta regionale ed, in particolare l’Assessore competente, a richiedere alle Poste spiegazioni per i disagi creati alla popolazione del VCO”.
“Comprendiamo perfettamente – concludono Reschigna e Travaglini – che si possono essere verificate momentanee riduzioni del personale delle Poste, dovute a malattia, periodi di ferie ed altri problemi che si presentano in ogni organizzazione ed azienda, ma d’altra parte riteniamo inspiegabile che non si sia provveduto a trovare, in tempi rapidi, una soluzione per ripristinare in modo corretto un servizio primario come quello della consegna della posta”.

Al via l’esame della legge che valorizza le ex strade militari

image Nei prossimi giorni, in Regione, s’avvierà l’esame della proposta di legge sulla valorizzazione delle ex strade militari. l’idea è di intervenire finanziariamente per recuperare, sostenere e valorizzare le ex strade militari, comprendendo anche le opere di fortificazione che incrociano queste strade.
Sono previste azioni di valorizzazione e di promozione, interventi volti al ripristino, la posa di un’idonea cartellonistica e segnaletica e la creazione di un catasto delle ex strade militari.
l’arco alpino occidentale ospita una parte consistente di questo patrimonio non soltanto italiano, ma dell’Europa intera. E’ emerso da specifici studi che, tra la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria sono ubicati 2000 chilometri d’ex strade militari, tra camionabili, carrellabili, mulattiere, costruite in diverse fasi storiche, in un periodo compreso tra il 1700 ed il 1940, epoca nella quale fu portato a termine il compimento del cosiddetto “Vallo Alpino”, un’imponente serie di strade e d’opere di difesa che contrassegna tutto l’arco alpino occidentale senza soluzione di continuità.In questa parte delle Alpi si trovano, inoltre, le carrozzabili bianche a più alta quota: molte superano i 2000 metri d’altitudine, alcune come l’Assietta arrivano a 2500 metri, altre come lo Chamberton a 3000 metri. E’ di fondamentale importanza sottolineare come queste strade rappresentino un patrimonio d’inestimabile valore architettonico, paesaggistico, escursionistico e, quindi, turistico. Lungo questi percorsi si è svolta, infatti, la vita di generazioni di nostri antenati, per almeno tre secoli, in tempi di pace, ma soprattutto di guerra.
l’esempio più significativo di rete d’ex strade militari è rappresentato dalla “Linea Cadorna”, l’imponente struttura difensiva che nella terminologia burocratica militare dell’epoca, era definita come “Occupazione Avanzata Frontiera Nord”. La “linea Cadorna” fu costruita durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918) tra il Gran San Bernardo e la Valtellina e, nel Verbano e nell’Ossola, comprende un fitto reticolo di strade, mulattiere militari, trincee, postazioni d’artiglieria, luoghi d’avvistamento, ospedaletti, strutture logistiche e centri di comando.
La provincia del VCO ha già operato un meritorio intervento di recupero sulla “Cadorna” ma non c’è dubbio che l’approvazione di una legge regionale aiuterebbe il recupero, la tutela, la valorizzazione delle ex strade militari, accompagnandolo ad un piano organico di rilancio di questi percorsi.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd

Acqua e bollette: le proposte del PD di Crevoladossola

image Gestione servizio Idrico- Bollette – Servizio depurazione.
La questione è indubbiamente complessa e vorremo ricordare che il nostro circolo ha evidenziato fin dallo scorso anno una serie di problematiche, che in parte sembravano essere state accolte ma in gran parte erano comunque ancora oggetto di discussione. Sintetizzando riteniamo che esistano tre grosse tematiche:
1. La questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla rete fognaria, non per inadempienza, ma per problemi tecnici.
2. Il problema della qualità del servizio e del rapporto con gli utenti.
3. Le prospettive aperte dalla legge 133/2008 e la possibile privatizzazione.
Per quanto riguarda la questione della depurazione per gli utenti non allacciati alla fognatura ricordiamo che abbiamo sollevato la questione fin dallo scorso anno, ritenendo scorretto che si facesse pagare un servizio a chi di questo servizio non usufruiva. Rispetto ai recenti sviluppi, è evidente che di fronte ad una sentenza della corte costituzionale che stabilisce l’illegittimità di una tariffa comunque incassata per tutto il 2007 e parte del 2008, per cui le autorità competenti auspicano un chiarimento normativo, un intervento come quello di annullare di fatto la sentenza della corte costitzionale è l’equivalente di un fallo a gamba tesa che azzera le legittime richieste dei consumatori. Tra l’altro si continua nella discutibile pratica di intervenire in modo legislativo per azzerare delle sentenze.
Sulla qualità del servizio ricordiamo che abbiamo più volte segnalato diversi problemi e abbiamo chiesto di intervenire per risolvere le situazioni in adempienza alla carta dei servizi che prevede requisiti minimi di qualità che in diversi casi riteniamo non siano rispettati.

Si era detto che l’obbiettivo della società era pervenire ad una fatturazione quadrimestrale o al limite semestrale mentre siamo di fronte ad una bolletta che è ancora calcolata su dieci mesi.

Si era anche parlato di garantire una maggiore informazione verso gli utenti. Nell’ultima bolletta viene allegato un modulo di richiesta di informazioni certamente di non facile compilazione e da parte del gestore locale Idrablu non si mette a disposizione quasi nulla, ne un sito ne un numero verde, per dare maggiore informazione agli utenti e anche la questione degli allacci multipli è ancora da approfondire e risolvere.

Tra l’altro ricordiamo l’elemento di novità portato in campo dalla legge 133 del 2008 che introducendo l’obbligo alla procedura di “evidenza pubblica” rischia di rimettere in discussione tutto il sistema attuale prima ancora che queste problematiche vengano risolte.

Le nostre proposte sono:

Chiediamo l’impegno dei parlamentari locali affinché l’emendamento sull’obbligo della tariffa di depurazione non venga ratificato dalla camera e si eviti cosi la sua definitiva conversione in legge.

Crediamo che questa vicenda sia comunque complessa e vada affrontata in un modo organico: la legge attuale andrebbe rivista in quanto non tiene conto delle particolari morfologie ed urbanizzazioni di zone di montagna come la nostra e pertanto risulta penalizzante per i cittadini.

Chiediamo che il confronto fra le autorità competenti non si ferma al problema depurazione ma sia esteso anche alla ricerca di soluzioni alle lamentele riguardo le criticità gestionali rispetto alla qualità del servizio; con l’ovvio scopo del miglioramento del servizio e se possibile dell’abbattimento dei costi superflui.

Miglioramento del sistema di informazioni agli utenti con un numero verde, uno sportello a Domodossola con personale addestrato che possa aiutare gli utenti ed un miglioramento dei servizi internet offerti.

La valutazione della possibilità di realizzare bollette su un periodo di tempo inferiore all’attuale per limitarne gli importi e/o la possibilità di pagamenti rateali.

Ronde

Tornano le ronde nei comuni.
E non ci riferiamo alle "rotonde" che velocizzano il flusso di traffico nelle nostre città. Parliamo di ronde notturne, di gente armata di buona volontà (ma non solo di quella) per difendere i bravi cittadini da "stupratori-islamici-romeni-negri-extracomunitari".
Già, proprio loro: i cattivi!!! Quelli che sono costretti a litigare per un permesso di soggiorno, quelli che vorrebbero lavorare e far crescere l’economia italiana ma non glielo permettiamo, chissà mai volessero portarci via quei lavori umili che noi italiani non vogliamo più fare.E chi sono i buoni a difesa del Suolo Natio?
Ex poliziotti, ex carabinieri, ex soldati ed ex camicie verdi (verde scuro scuro, più vicino al nero) Poco importa se tra di loro, senza divisa, ci saranno anche attualissimi delinquenti, xenofobi con cappucci, bastoni, coltelli e qualche boccetta d’olio rigorosamente di ricino. Chiunque vorrà scaricare le proprie tensioni sul comune capro espiatorio!

Sconcertante è tornare indietro nel tempo, nella storia di questo Paese: ai manganelli ed all’olio di ricino, alle leggi fascistissime, ai perseguitati ed al partito unico.
Questo è e sarà il vero governo eletto dal popolo, finché qualche innocente vittima collaterale italiana non prenderà qualche manganellata per errore o magari ci rimetterà la pelle in nome di quella giustizia sommaria legittimata dai prefetti. Ma a quel punto si troverà certo una scusa per rendere le vittime tutte uguali, per colpevolizzare anche quelli che hanno difeso gli indifesi, aiutato i più deboli.

Vergogna è la parola meno offensiva che ci viene in mente per descrivere tutto questo.
 
Marco Tartari
Giovani Democratici

Incontro dibattito sulla scuola a Gravellona Toce

image La scuola è il nostro futuro. Quale scuola per i nostri figli?
Genitori, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, amministratori locali e cittadini che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono invitati a partecipare MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 2009 – ore 21.00, presso la Biblioteca civica a Gravellona Toce, all’Incontro-dibattito sulla (contro)riforma del Ministro Gelmini.
Interverranno NICOLA FONZO, Dirigente scolastico, CLAUDIO MAULINI, Psicologo e psicoterapeuta.
Fare il punto e capire come andare avanti insieme
per promuovere una scuola pubblica di qualità
Organizza Comune di Gravellona Toce, con la collaborazione di coordinamento “Salviamo la scuola pubblica” Alto Novarese; Comitato Genitori, Insegnanti, Studenti Cusio; Coordinamento Genitori Docenti Verbania.

Sabato l’assemblea nazionale del PD

Con le dimissioni di Veltroni si apre una difficile fase per il Partito Democratico.
Il coordinamento nazionale del PD ha convocato a Roma i segretari provinciali e poi ha deciso di dare corso agli adempimenti statutari e, quindi, convocare per sabato l’assemblea costituente, che eleggerà un nuovo segretario, oppure aprirà il percorso congressuale, come previsto dallo statuto.