In merito alle poco serie accuse dell’onorevole Zacchera sul tema delle circoscrizioni mi preme fare alcune precisazioni. Adesso tutti si professano difensori dei Consigli Circoscrizionali, ma mi chiedo dov’erano fino a qualche mese fa. Si dice che l’Amministrazione Comunale “ha ucciso” le circoscrizioni ma mi chiedo cosa abbia fatto il nostro parlamentare “principe” per difenderle, se non fare una semplice interrogazione alla Camera dei Deputati che, a tutt’oggi, non ha ancora ricevuto una risposta dal governo che lui sostiene (alla faccia delle amicizie e degli accordi verbali di cui, ogni giorno, millanta sulle colonne dei giornali). Ma torniamo alle cose serie e non alla mera polemica politica che non mi si addice. Personalmente penso che le circoscrizioni siano un riferimento importante per i cittadini. Un luogo dove si possono esporre i problemi spiccioli che giornalmente si incontrano nella nostra città. Quindi è doveroso che ci si impegni tutti, DAVVERO, perchéquesti organismi vengano mantenuti. È circa un anno che faccio delle proposte su come può essere continuata la positiva esperienza dei consigli circoscrizionale.La norma della legge finanziaria 2008 non vieta ai comuni di dotarsi di organismi di decentramento. Semplicemente non è più possibile eleggerle con un’elezione organizzata da ministero e prefettura. Lo statuto della nostra città prevede la suddivisione della città in circoscrizioni e nulla vieta all’Amministrazione di continuare su questa strada. In questo caso il problema non è più se farle o non farle (o peggio ancora, come sostiene qualcuno “che nome dargli” per non chiamarle circoscrizioni e quindi “gabbare” la legge), ma come nominarne i componenti. Il sottoscritto ha più volte detto pubblicamente che il Partito Democratico vuole che i consigli circoscrizionali siano espressione dei cittadini quindi eletti direttamente dalla gente. Pensiamo che l’Amministrazione possa autonomamente organizzare delle elezioni a livello comunale in modo da eleggere tali organismi (dato che abbiamo la facoltà di organizzare referendum cittadini – vi ricordate quelli su acetati e l’ospedale? – non vedo perchénon si possano organizzare elezioni per eleggere i Consigli Circoscrizionali). Elezioni dove, magari, i Consiglieri Comunali sono chiamati a presiedere gratuitamente alle operazioni dei seggi. Certo queste elezioni non avranno la stessa investitura di quelle organizzate dal ministero, ma dato che a livello centrale nessuno di quelli che aveva il “potere” – soprattutto quelli che, spesso solo a parole, si professano difensori del decentramento e del federalismo – si è speso per cambiare le cose, almeno permetteranno ai cittadini di indicare le persone di cui si ha fiducia. Inoltre, abbiamo proposto di: • suddividere maggiormente il nostro territorio in modo da caratterizzare più proficuamente l’impegno dei cittadini e la loro partecipazione (ad esempio i problemi di Fondotoce non sono gli stessi di Cavandone). • Mantenere in carica gli attuali consigli circoscrizionali fino alla nuova elezione dei componenti che, non potendo essere, per legge, contestuale alle elezioni comunali, potrebbe essere prevista per il prossimo autunno. Queste proposte sono sul tavolo da diverso tempo. Purtroppo qualcuno invece che usare il tempo per risolvere i problemi ha preferito usarlo per starnazzare e dare colpe. A questo punto è giunta l’ora in cui le maschere cadano davvero e i cittadini di Verbania sappiano davvero chi difende la Città e i suoi organismi e chi, per recuperare consenso, “gioca” con il torbido della demagogia.
Gian Maria Giani Capogruppo PD città di Verbania
Archivi giornalieri: 13 Marzo 2009
Solidarietà alla redazione de La Prealpina
La notizia del piano di ristrutturazione del quotidiano La Prelpina che ipotizza la chiusura della redazione di Verbania e dieci esuberi fra i giornalisti di tutte le sedi, quasi un terzo dell’intero organico, è preoccupante.
Non solo per il dato semplicemente occupazionale che si aggiunge ai molti segnali di crisi, ma soprattutto per la possibilità che una voce della stampa locale della nostra comunità del VCO, venga ridimensionata o chiusa.
Il lavoro della redazione de La Prealpina del VCO, come per tutte le altre realtà editoriali e televise locali, si è dimostrata importante per far conoscere meglio ai cittadini del Vco i fatti e le realtà del nostro territorio.
Nel dare il massimo di solidarietà e di sostegno alla redazione locale, ed ai giornalisti che hanno indetto tre giorni di sciopero, il Partito Democratico del Vco in stretto contatto con il coordinamento provinciale del PD di Varese darà il suo contributo per evitare un drastico ridimensionamento di questa realtà editoriale.
PD Esecutivo Vco