Marco Travaglini presenta il suo ultimo libro

imageSegnaliamo DOMENICA 3 MAGGIO ALLE ORE 17.00, in occasione della manifestazione "La Fabbrica di Carta, a Villadossola la presentazione del libro: "Quando la notte si mangia le stelle" di Marco Travaglini. di cui vi proponiamo una recensione: Si tratta di una “carrellata” di personaggi che animano – con le loro stravaganze ed i loro caratteri, sempre con grande umanità – la realtà dei paesi che s’affacciano sul lago Maggiore. Infatti, quasi tutte le 45 storie di questo libro si svolgono a Baveno o nei paesi limitrofi, sulla sponda piemontese del Verbano,con delle "puntate" sull’altra sponda, quella "magra" in terra lombarda, ed il confine svizzero. E’ il lago, da una sponda all’altra, che ha fatto da "levatrice" ai racconti, riflettendo – nel suo specchio d’acqua – volti e parole. (segue)l’io narrante, il ragionier Lucciconi, bancario in pensione, accompagna il lettore alla scoperta di ambienti e storie, attingendo ai suoi ricordi, alle avventure, ai "sentito dire" che – nel tempo – si trasformano in qualcosa di proprio, di personale. Quasi fosse una seconda pelle. Le storie raccontare da questo improbabile (o, forse, molto comune) "impiegato a riposo" sono delle vere e proprie manipolazioni di fatti in parte vissuti ed in parte conosciuti, direttamente o indirettamente. Il fabbro e gli avventori dell’osteria, la signora che ha fatto "la vita" per tutta la vita, i ragazzini che pescano con le canne di bambù e sfidano le doppiette caricate a sale per una manciata di ciliegie, i pescatori ed i contrabbandieri, il “Carosello” che viveva come nelle pubblicità e le atmosfere delle osterie o del vecchio cinema, disvelano – pagina dopo pagina – un "inventario" di gente, di luoghi e di vicende di lago. Il lago è quello che viene risalito per tutta la sua lunghezza dall’inverna, il vento che nella buona stagione si alza ogni giorno dalla pianura piemontese e lombarda e "migra" in Svizzera, nel canton Ticino. E’ il lago delle onde vagabonde che arrivano così, senza preavviso: è l’acqua che scappa e che ritorna indietro. Succhiano i remi delle barche e le accarezzano sotto il ventre, affidando l’odore del lago all’aria che soffia. I luoghi (reali) ed i personaggi (spesso reali, seppur camuffati, a volte inventati di sana pianta) di questo libro rappresentano il fondale del piccolo teatro dove si è svolta una parte della vita dell’autore. E Travaglini, con il suo “Quando la notte si mangia le stelle”, intende in qualche modo “risarcire” questi personaggi che meritano grande rispetto e, perché no?, affetto e riconoscenza.
 

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