I quesiti referendari: si vota domenica 21 e lunedì22

Si vota domenica 21 (dalle 07 alle 22) e lunedì 22 giugno (dalle 07.00 alle 15.00) per i tre refeferendum sui quesiti elettorali.
Di seguito riportiamo i contenuti dei tre quesiti.
Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento.
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione è notevolmente aumentata.
Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi.
 Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioé, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato.
In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata,
All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale.
Gli effetti politico-istituzionali del 1° e del 2° quesito
Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione.
Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza.
Le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, si sono presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza. Lo scioglimento del Parlamento una volta che è entrata in crisi una maggioranza votata compattamente dagli elettori potrebbe essere politicamente molto probabile.
l’eliminazione di composite e rissose coalizioni imporrà al sistema politico una sterzata esattamente opposta all’attuale. Piuttosto che l’inarrestabile frammentazione in liste e listine, minacce di scissioni e continue trattative tra i partiti, il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento.

Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica
Un terzo quesito referendario colpisce un altro aspetto di scandalo. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione!
E’ inevitabile che una tale disciplina induca inevitabilmente ad atteggiamenti di sudditanza e di disponibilità alla subordinazione dei cooptandi, atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare. Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo.
Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.

Omegna: luna park nel parco della Fantasia ad Omegna?

image Riceviamo e pubblichiamo questa nota.
Omegna da circa un decennio possiede un tesoro prezioso: è la Città dei Bambini.
Nella città dei bambini si trova un parco letterario – IL PARCO DELLA FANTASIA – dove ogni anno molti studenti possono sperimentare interessanti attività ludico-esperienziali volte a far conoscere il fantastico mondo del lavoro di Gianni Rodari.
L’ANFITEATRO e la PIAZZA DEGLI ARCOBALENI sono spazi utilizzati a corredo delle attività del parco letterario ma anche destinati ad eventi inseriti nel calendario delle manifestazioni cittadine:nei prossimi fine settimana di giugno e luglio per esempio si svolgeranno alcuni incontri dedicati alla divulgazione delle scienze tramite alcuni divertenti esperimenti.
Ultimamente però in città si mormora dell’incredibile decisione che l’Amministrazione Comunale di Omegna avrebbe assunto, di utilizzare il Parco della Fantasia come area destinata al Luna Park nel periodo delle festività di San Vito. Ciò vuol dire che per consentire le movimentazioni dei mezzi e la posa delle giostre il Parco della Fantasia dovrà essere quasi totalmente smontato (leggi distrutto). Si dice anche che la distruzione e si spera ricostruzione del parco sarà a spese dei giostrai (nessuno però è a conoscenza delle tempistiche e delle modalità). Immaginiamo lo scenario: la Piazza degli Arcobaleni viene completamente rasa al suolo, rimane in piedi l’anfiteatro. I Tir forse passando dall’area di cantiere delle scuole in costruzione, che per l’occasione potrebbe essere modificata, entrano nel prato del parco della fantasia che non è in piano ma in pendenza e le giostre vengono montate dopo aver realizzato i terrapieni per garantire la sicurezza e la stabilità delle strutture. In caso di pioggia il prato, già sufficientemente violato dai pesanti mezzi e dalle stesse giostre, si trasformerebbe in un tremendo pantano.
Molti cittadini si chiedono per quale ragione si sia scelta l’area del parco della fantasia e non per esempio quella del vicino campo sportivo della Verta, di più facile accesso, pianeggiante e non direttamente confinante con la strada. Qualcuno dice che sia perchéil campo viene seminato per essere pronto per il campionato.
Forse questo vuol dire che il parco della fantasia non verrà più ripristinato a verde? Oppure vuol dire che un grande sforzo economico che è stato assunto da precedenti amministrazioni sarà vanificato per soli dieci giorni di luna park?
È incredibile come spesso i nostri amministratori parlino di rilancio di Omegna, di ricerca di nuove opportunità e, per contro, non facciano una piega nel prendere decisioni suicide come questa.
Io, purtroppo da semplice cittadino in una scelta del genere leggo un’assurda volontà di distruggere ciò che altri hanno creato e in cui hanno investito risorse economiche e progettuali quali la promozione della città attraverso attività culturali.
Mi chiedo inoltre se questa amministazione faccia l’interesse economico dei suoi cittadini, smantellando e, speriamo bene, ricostruendo una struttura che è nuova e soprattutto utilizzata dalla popolazione e quando sarà nuovamente disponibile.
Mi viene inoltre da pensare come mai l’amministrazione comunale, che da anni sa di dover mettere in cantiere il polo liceale, non abbia mai pensato ad un’alternativa valida per le aree destinate alle giostre e debba ad un mese e mezzo da San Vito adottare scelte dettate solo dalla fretta, e quindi poco ponderate, come questa.
Distruggere ed occupare irrispettosamente uno spazio tutto dedicato ai bambini mi preoccupa e mi fa riflettere: chissà quale filastrocca avrebbe scritto in questo caso Gianni Rodari?
Cordiali saluti
LETTERA FIRMATA da un lettore del blog buarotti.it

65°Anniversario dell’Eccidio dei 42 Martiri di Fondotoce e dei 17 Martiri di Baveno

image Organizzato dalla Città di Verbania, Provincia del Verbano Cusio Ossola, Città di Baveno e Associazione Casa della Resistenza, ricordiamo le iniziative per il 65°Anniversario dell’Eccidio dei 42 Martiri di Fondotoce e dei 17 Martiri di Baveno
Sabato 13 giugno 2009 ore 21.30 Casa della Resistenza, Proiezione del film “Trarego, memoria ritrovata”, di Lorenzo Camocardi
ore 21.45, VILLA CARAMORA Partenza della fiaccolata commemorativa diretta al Sacrario di Fondotoce
Ore 22,30 arrivo della fiaccolata a Fondotoce
a Baveno ore 20.30, Deposizione corona al Cippo dei 17 Martiri sul lungolago. Orazioni Ufficiali delle autorità;partenza della fiaccolata dal Cippo per Fondotoce Domenica 14 Giugno
ore 9,30, S.Messa nella Chiesa Parrocchiale “Beata Vergine Addolorata” di Fondotoce
ore 10.30, da Piazza Adua: partenza del Corteo con l’accompagnamento dell’Ente Musicale Verbania.
ore 10.45, Arrivo al Sacrario, Parco della Memoria e della Pace. Saluto del Presidente della Provincia del V.C.O. Massimo Nobili e del Sindaco di Verbania Marco Zacchera, orazione ufficiale tenuta da Maria Grazia Medali, presidente Anpi VCO.
ore 12.15, Casa della Resistenza, Sala delle conferenze, Presentazione della nuova edizione del libro "Partigiani nel Verbano" di Mario Manzoni, con Gianmaria Ottolini, Arialdo Catenazzi, Paola Manzoni e Claudio Zanotti

da domenica 14 a domenica 21 giugno
“IL SENTIERO CHIOVINI”
XI edizione della camminata popolare transfrontaliera a tappe lungo i sentieri dei partigiani in Valgrande nel giugno ’44. Arrivo al Sacrario di Fondotoce alle ore 11,00 di domenica 21 giugno
Sabato 20 e domenica 21 giugno – Stadio comunale, Intra
26a ed. della Manifestazione podistica 24x1ora – Trofeo ”42 Martiri”
Domenica 6 luglio
A Pogallo: Commemorazione dei caduti

Un grazie a tutti: guardare avanti da protagonisti.

image Voglio ringraziare le cittadine ed i cittadini che hanno sostenuto con il loro voto il Partito Democratico nelle elezioni del 6 e 7 giugno.
Voglio ringraziare le persone che si sono candidate nelle liste del Partito Democratico ed i tanti militanti e simpatizzanti che hanno lavorato con passione, intelligenza ed entusiasmo durante questa difficile campagna elettorale.
Speravamo di raccogliere di più soprattutto nel voto amministrativo, consapevoli che gli amministratori uscenti in Provincia e nei Comuni avevano dedicato cinque anni ad affrontare i problemi delle nostre comunità locali: a loro va il mio grazie perchéhanno saputo dimostrare competenza, onestà e rispetto delle comunità locali che hanno guidato.
Ha pesato certamente sul voto amministrativo il fatto che per la prima volta dalle elezioni dirette dei Sindaci e del Presidente della Provincia non vi è stato una differenza di voto consistente tra il voto politico espresso nele elezioni europee ed il voto amministrativo per la Provincia e per i Comuni.
Certamente nel voto amministrativo abbiamo ottenuto dei risultati complessivamente migliori ma non tali da colmare una distanza molto forte. Siamo chiamati però a guardare avanti, certamente ad analizzare con molta attenzione e scrupolo il voto nella sua complessità e nella specificità dei singoli Comuni, ma guardando avanti.
Sapendo rafforzare la presenza del Partito democratico nelle singole reatà territoriali, sapendo costrruire un Partito aperto, facendo conoscere e riconoscere il Partito Democratico per la qualità delle sue idee e delle sue proposte e per la vicinanza che è in grado di esprimere alle comunità locali.
Il Verbano-Cusio-Ossola sta attraversando un momento di grandi difficoltà con una crisi economica che sta creando incertezza in molte persone e minando il tessuto produttivo di grandi e piccole aziende.
In questa difficoltà per il nostro territorio il Partito Democratico deve continuare ad immergersi dimostrando vicinananza a chi è in difficoltà e capacità di portare avanti quelle proposte in grado di far uscire il nostro territorio dalla crisi economica.
Dovremo essere capaci di attuare, anche stando all’opposizione, il programma con cui ci siamo presentati al giudizio degli elettori.
Si apre certamente una nuova fase per il Partito Democratico anche nella nostra Provincia: un fase fatta di analisi, anche spietate .
Viviamo però questo momento con la consapevolezza di chi non crede di dovere ricominciare tutto dall’inizio ma di chi sente di volere continuare un lavoro .
Abbiamo di fronte un congresso che dovrà essere un momento vero di partecipazione e di confronto, che dovrà esprimere una nuova classe dirigente, che dovrà precisare profilo, identità del nostro partito nella dimensione locale e nella dimensione nazionale e che dovrà in Piemonte anche concretamente dare peso e forza ai diversi territori che caratterizzano la nostra regione.
Un grazie di cuore a tutti Voi ed un invito a guardare avanti da protagonisti.

Aldo Reschigna
Coordinatore PD VCO

Gli eletti al comune di Verbania e in Provincia

image Composizione Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola
Presidente: Massimo Nobili. Maggioranza, centrodestra: 14
Popolo della libertà 9: Claudio Cottini 44,13%, Valerio Cattaneo 42,39%, Angelo Minini 39,33%, Lidia Carazzoni 38,86%, Giulio Lapidari 38,42%, Sebastiano Gallina 38%, Matteo Marcovicchio 36,47%, Rino Porini 36,17%, Paolo Marchesa Grandi 35,14%.
Lega Nord 4: Alberto Preioni 28,98%, Germano Bendotti 26,46%, Michele Marinello 26,06%, Luigi Airoldi 22,81%,
Nuove prospettive 1, Antonio Lillo 19,48%
Opposizione, centrosinistra: 9 + Paolo Ravaioli.
Partito Democratico 6, Giuseppe Grieco 28,37%, Francesco Pesce 27,57%, Silvia Magistrini 25,06%, Diego Brignoli 24,63%, Stefano Costa 24,31%, Lilliana Graziobelli 24,28%.
Per il Vco con Ravaioli 1, Giuseppe Sterpone 14,29%
Italia dei valori 1, Vittoria Albertini 9,37%
Rifondazione-Comunisti italiani 1, Christian Scatamacchia 8,56%. (segue)Ecco la composizione del nuovo consiglio comunale di Verbania:
Alla coalizione di centro destra (PDL, Lega Nord, UDC e la lista civica Per Verbania) spetteranno 24 seggi. 17 andranno al Popolo delle Libertà, 4 per il carroccio e alla lista civica che ha sostenuto Zacchera andranno 2 posti, infine all’UDC andrà un consigliere.
All’opposizione spetteranno 16 consiglieri: 10 al PD (fra di loro, oltre al sindaco uscente Claudio Zanotti, Aldo Reschigna 303, Stefania Montarone 249, Michele Rago 206, Fabrizio Caretti 176, Angelo Rolla 157, Giovanni De Benedetti 89, Corrado De Ambrogi 88, Silvia Magistrini 88, Donata Idi 86, Piergiorgio Varini 86.
Alla lista civica Cittadini con Zanotti spetteranno 3 posti: fra di loro anche il vice comandante dei Vigili del Fuoco del VCO Felice Iracà. All’Italia dei Valori un consigliere così come a Rifondazione – Comunisti Italiani.