La Maggioranza governativa ha deciso di accelerare i tempi per introdurre una serie di modifiche alle funzioni e all’organizzazione degli Enti Locali.
Se la riduzione del numero dei Consiglieri e degli Assessori nelle Province e nei grandi Comuni può rientrare in un condivisibile criterio di risparmio dei costi per gli Enti, lo svuotamento delle funzioni e la riduzione a numeri tanto bassi da non consentire più alcun tipo di rappresentanza democratica nei piccoli Comuni, è inaccettabile.
Gli amministratori dei piccoli Comuni svolgono il loro incarico gratuitamente o con costi davvero minimi e rappresentano la prima forma di volontariato a favore della comunità. Ridurre a sei i Consiglieri nei Comuni con popolazione inferiore a 3.000 abitanti ed accentrare, addirittura, tutti i compiti del Sindaco e della Giunta in una sola persona – come si propone per i Comuni con meno di 1.000 residenti – rappresenta soltanto un’immotivata riduzione dell’operatività e della partecipazione democratica nella gestione degli Enti e prelude all’eliminazione o all’accorpamento dei piccoli Comuni.
Questo provvedimento inciderà pesantemente sul territorio della nostra Provincia, formato in gran parte da piccoli Comuni che subiranno uno svuotamento delle funzioni ed una riduzione dell’attività e della partecipazione dei cittadini alla gestione della comunità locale.
Aldo Reschigna e Marco Travaglini, Consiglieri regionali del Partito Democratico