AUTONOMIA DEL VCO: NESSUN AIUTO DA QUESTA PROVINCIA

imageRiguardo alla conferenza stampa del candidato Valerio Cattaneo e del coordinatore provinciale della Pdl, Massimo Nobili, rispetto alla mancata approvazione della legge sull’autonomia del Vco è utile fare le seguenti precisazioni:
Innanzitutto, il centro destra non ha votato a favore del disegno di legge nella commissione regionale competente.
Non solo, ma fino a quando c’era la precedente amministrazione provinciale, grazie al nostro impegno, all’impegno del Presidente Ravaioli e a quello del Presidente del Consiglio provinciale Giancarlo Zoppi, della legge sull’Autonomia del Vco almeno se ne parlava.
Dopo le elezioni provinciali del giugno scorso, vinte dal centro destra, c’è stato su questo tema un silenzio assordante da parte della Provincia del Vco. Domandiamoci perché non ci sono state forte sollecitazioni da parte del territorio e dell’amministrazione provinciale di centro destra per arrivare all’approvazione della legge. Ricordiamo che in un consiglio provinciale, il centro destra ha votato contro ad un ordine del giorno, presentato dal gruppo del Partito Democratico, con il quale si richiedeva una forte iniziativa della Provincia e dei Sindaci del Verbano Cusio Ossola nei confronti del Consiglio Regionale per avere l’approvazione della legge.
Dopo le elezioni provinciali, ripeto, sul tema dell’autonomia è calato il silenzio. Non si ottengono leggi di questa portata senza forti sollecitazioni da parte delle istituzioni del territorio interessato. Questo silenzio lo spiego solo con una ragione: quella di poter accusare la Presidente Bresso di torinocentrismo, favola a cui ormai nessuno più ci crede.
Occorreva non avere una legge per l’autonomia del Vco perché questa diventava un arma in mano ai candidati in Regione della Pdl per questa campagna elettorale. Ecco la vera ragione. Come al solito, hanno barattato interessi generali, quelli di tutta la provincia, per interessi di bottega.
Il nostro impegno continuerà in futuro, sperando di poter contare anche delle istituzioni del Vco e non del loro immobilismo.
Aldo Reschigna, consigliere regionale

Megolo: gli appuntamenti per ricordare

image VENERDI’ 12 FEBBRAIO 2010
PIEVE VERGONTE ore 21.00: Centro Culturale “M. Massari” rappresentazione di:“Un giorno del 1944 a Megolo – La Rivoluzione” di Gianni Cerri, Cinzia Canesi Regia di S.Manini ad opera di l’ALTROTEATRO di Domodossola
SABATO 13 FEBBRAIO 2010
A CIREGGIO ore 10.30 : Santa Messa in ricordo dei Caduti; ore 11.00: Omaggio floreale al Monumento del Cap. F.M. Beltrami
A MEGOLO ore 20.00 : Santa Messa in ricordo dei caduti, ore 21.00: Casa-Museo Proiezione del filmato “Novara millenovecentoventidue”con l’intervento del Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Novara“P.Fornara”, Mauro BEGOZZI e del Regista Nanni Vallino – Inaugurazione mostra dedicata a Enrico MASSARA
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2010
A OMEGNA ore 9.00: S. Messa nella Chiesa Parrocchiale di S. Ambrogio, ore 10.00: Partenza corteo da Piazza Beltrami ed omaggio floreale ai monumenti, ore11.00: presso il Cinema Teatro Sociale Orazione Ufficiale tenuta da Roberto Placido Vice-Presidente del Consiglio Regionale del PIemonte
MEGOLO Ore 14,30: ritrovo a Megolo e corteo presso il Cippo del Cortavolo e alla tomba della Famiglia Pajetta
Ore 15,00: MEGOLO, orazione ufficiale. Vi sarà la disponibilità del pulmino navetta per raggiungere il Cippo del Cortavolo per una visita

Tre leggi a favore della montagna approvate dal consiglio regionale

image Nella seduta del 10 febbraio 2010 il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità tre leggi regionali finalizzate alla valorizzazione dei territori montani ed alla promozione del turismo in queste aree logisticamente disagiate: “Recupero, tutela e valorizzazione dei percorsi escurionistici, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata del Piemonte”, “Ordinamento dei rifugi alpini e delle altre strutture ricettive alpinistiche”, “Iniziative per il recupero, il sostegno e la valorizzazione delle ex strade militari.
Il Consigliere regionale del Partito Democratico, Marco Travaglini, primo firmatario dei tre provvedimenti afferma: “Sono soddisfatto perché, prima del termine della legislatura, siamo riusciti a trasformare in legge proposte di grande importanza per la tutela ed il rilancio della montagna. Abbiamo lavorato bene e siamo riusciti a raggiungere un obiettivo importante”. “Il crescente interesse verso le attività escursionistiche – continua Marco Travaglini – e l’incremento del numero dei frequentatori del terrritorio montano piemontese, rappresentano, oggi, una risorsa sempre più importante per lo sviluppo socio-economico di vasti territori. Pertanto, abbiamo provveduto, attraverso opportune disposizioni normative, a regolamentare in modo adeguato, da un lato i percorsi escursionistici e la sentieristica e dall’altro i rifugi alpini e le strutture ricettive alpinistiche che costituiscono i punti di riferimento e di accoglienza per tutti coloro che frequentano la montagna. Inoltre, con la legge sulle ex strade militari, si potrà recuperare un’imponente struttura difensiva storica costruita durante la Prima Guerra Mondiale e che come la “Linea Cadorna” attraversa vasti territori della nostra Regione, oltre a provvedere al rilancio di questi percorsi che ancora oggi ospitano rievocazioni storiche come quelle dell’Assietta”.
Entrando nel merito dei provvedimenti, Marco Travaglini, afferma che: “la legge sull’escursionismo che il Consiglio ha approvato ha come obiettivo il sostegno del turista-escursionista, mediante la realizzazione, il recupero, la tutela e la valorizzazione dei percorsi escursionistici e l’allestimento di un’adeguata segnaletica che consenta un’agevole e sicura fruibilità dei percorsi. Ritengo, infatti, che la predisposizione di una rete sentieristica ben distribuita, ben organizzata e ben integrata possa rappresentare un primo importante passo per lo sviluppo di una moderna concezione di “prodotto turistico”  collegato all’escursionismo capace di interessare un target che, a livello europeo, coinvolge milioni di potenziali fruitori e che si mantiene in costante incremento”.
“Passando alla proposta di legge in materia di ordinamento dei rifugi – sostiene Travaglini – rilevo che il Piemonte ospita più di 200 strutture preposte all’accoglienza ed al ricovero di alpinisti ed escursionisti che rappresentano un luogo sicuro, una meta, un appoggio ed, al tempo stesso, anche un punto di partenza per una riscoperta del mondo alpino”.
“Per queste ragioni – afferma Marco Travaglini – abbiamo ritenuto non solo opportuno, ma necessario dotare le strutture ricettive alpinistiche di una nuova ed autonoma legislazione che le distingua dalle altre strutture ricettive extralberghiere e che tenga anche conto delle esigenze di rifugi situati in zone impervie, difficilmente raggiungibili, logisticamente disagiate, con aperture limitate, soltanto stagionali, ma con grandi potenzialità per incrementare il turismo del territorio montano”.
“La legge sulle ex strade militari – conclude Travaglini – infine, tutelerà un patrimonio di inestimabile valore architettonico, paesaggistico, escursionistico e turistico che finalmente il Piemonte, come ha fatto la Francia, potrà recuperare, valorizzare e promuovere”.

Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico