Incontro pubblico a Baveno sulla questione pendolari

image Si svolgerà martedì 16 marzo alle ore 21,00 presso la sala consigliare del municipio, in piazza garibaldi, a Baveno, un incontro pubblico sulla tematica, tanto dibattuta in questi ultimi mesi, dei pendolari e delle enormi difficoltà che incontrano nell’avere un servizio efficente e garantito.
La serata cercherà di far parlare i protagonisti, dopo la proiezione del video "diario di viaggio: un giorno da pendolare", girato sui nostri treni provinciali.
Interverranno i candidati al consiglio regionale Aldo Reschigna e Marco Travaglini.

Il Pulman dei parlamentari del PD nel VCO

image Partiti tre giorni fa da Roma i due pulman elettorali organizzati dai parlamentari nazionali del PD. Uno verso sud e l’atro verso il nord Italia toccheranno tutte le regioni italiane.
Quello diretto a nord raggiungerà la nostra provincia questa domenica 14 marzo con due appuntamenti.
Alle ore 10.00 al lungolago di Pallanza Verbania (con un aperitivo offerto dal PD verbanese) mentre alle 11.30 arriverà ad Omegna presso i Portici del Municipio.
A rapprsenterae i parlamentari sarà l’onorevole Massimo Florio.

Dilettanti allo sbaraglio. L’iter della circonvallazione prosegue come deciso dal centrosinistra

image l’enfatizzato incontro tra ANAS di Torino, Provincia e Comune di Verbania sulla circonvallazione ha prodotto l’unico risultato razionale e possibile: si continua nella direzione già tracciata dalle Amministrazioni di Centrosinistra. Il resto è fuffa.
Bocciate immediatamente da Anas – e senza essere neppure messe in discussione, stante la loro assoluta inconsistenza tecnica e amministrativa – le tre lunari ipotesi della Giunta Zacchera: il tracciato alle spalle del Monterosso  (dovrebbero essere abbattute decine e decine di abitazioni!); la galleria unica Fondotoce-Plusc (costi incalcolabili perché supera i cinque chilometri, oltre a essere viabilisticamente irrazionale); gli investimenti di Anas sul tratto cittadino della SS 34 (Anas investe sulla lunga percorrenza e non sui percorsi urbani). Esito ovvio e scontato, per chi conosce la materia e ha seguito negli anni l’iter della circonvallazione; sgradita sorpresa per i dilettanti allo sbaraglio che siedono a Palazzo di Città. Ci chiediamo a questo punto cosa abbia fatto Zacchera in questi otto mesi. Aveva i soldi pronti  (di derivazione regionale e provinciale, grazie al lavoro delle Amministrazioni di Centrosinistra) per il progetto definitivo e il successivo appalto-concorso, ma non ha saputo fare altro che alimentare polemiche da un paio di mesi in qua, cercando di smontare tutto ciò che con cura ed efficacia in dieci anni era stato fatto dalle amministrazioni Reschigna e Zanotti, zittendo oltretutto con prepotenza la minoranza in Consiglio Comunale.
A cosa sia servito l’incontro del sindaco-parlamentare con i vertici di ANAS a Roma, da dove era arrivato con clamorose novità, nessuno lo ha capito. Semplicemente, bastava sentire i vertici di Torino, come sempre era stato fatto. E i vertici gli hanno ripetuto quello che il Pd locale va dicendo da tempo: i soldi sono disponibili e “pronta cassa”, sia per il progetto che per la realizzazione del primo lotto; il tracciato attuale è stato approvato dalla Conferenza Regionale dei Servizi nel 2007 ed è il risultato di un lungo e meticoloso studio tecnico-viabilistico, che soltanto la iattanza di spovveduti dilettanti poteva mettere in discussione dalla sera alla mattina; i tempi vanno rispettati, e dunque faccia il piacere il Comune di mettere a bando quanto prima  (i soldi sono già impegnati a Bilancio!) la gara per l’affidamento del progetto definitivo per l’appalto concorso.
A Roma Zacchera può continuare ad occuparsi per conto del PdL di candidature “alla Di Girolamo”, ma meno si occupa di questioni amministrative locali, meglio è, si rispiarmano tempo e faccia.
Confidiamo infine che la lezione della circonvallazione possa servire alla Maggioranza per evitare altri gravi errori su questioni delicatissime come il nuovo teatro e LiberoBuas.

Partito Democratico – Circolo di Verbania

Elezioni amministrative a Crevoladossola: l’occasione del cambiamento.

image Crediamo utile puntualizzare alcune questioni che ci hanno spinto a partecipare alla LISTA CIVICA “PER CREVOLADOSSOLA”.
I nostri candidati si occupano di politica ma anche e soprattutto sono cittadini crevolesi che hanno famiglia e che mandano i loro figli a scuola nelle scuole del comune e hanno magari i genitori che usufruiscono delle strutture sociali comunali.
Crediamo quindi per noi sia doveroso cercare di fornire una consistente possibilità di alternativa all’amministrazione uscente che non è riuscita ad intercettare le reali necessità dei nostri concittadini. Noi e le nostre famiglie viviamo sul territorio e vogliamo avere la concreta possibilità di scegliere come vengono impegnati i fondi e le strutture pubbliche.
Vogliamo dire la nostra sulla mensa di Villa Renzi e sulla struttura sociale che non è mai di fatto decollata e crediamo che si debba riorganizzare tutto l’impianto delle spesa sociale visto che finora non ha intercettato i reali bisogni delle fasce deboli.
Da genitori vogliamo lavorare per migliorare il sistema scolastico compreso il servizio mensa e il trasporto.
Da cittadini crediamo sia fondamentale che migliorino l’efficienza e la velocità dei tanti servizi che un comune deve erogare.
Da contribuenti aspiriamo che migliori il modo in cui i fondi pubblici vengono impiegati per garantire una miglior manutenzione delle strade, dell’illuminazione pubblica e dei servizi.
Per questi motivi entriamo in questo progetto senza timori unendo l’esperienza con un forte rinnovamento e con una buona rappresentanza femminile, mettendo in campo conoscenza del territorio e delle tematiche amministrative.
Al di la di tutte le questioni politiche nazionali, che spesso sono lontane della vita della gente comune, ribadiamo che in queste elezioni comunali l’unica vera questione che si pone è quella di dare un giudizio sull’amministrazione uscente, se i cittadini sono soddisfatti della gestione di questi ultimi dieci anni devono semplicemente ridare fiducia agli uscenti.
Se invece sentono il bisogno di rinnovamento e di novità possono darci fiducia e metterci alla prova.
Come gruppo del Partito Democratico intendiamo entrare in questo ambito da protagonisti, con le nostre idee e con i nostri progetti e crediamo di poter avere un ruolo decisivo nell’eventuale nuova amministrazione. Riprova ne è il fatto che due punti qualificanti del programma amministrativo della lista con cui i nostri consiglieri comunali si sono presentati cinque anni fa, asilo nido e struttura per le associazioni, sono diventati significativi del nuovo programma della lista civica “PER CREVOLADOSSOLA”.
Abbiamo anche coerentemente chiesto che uno spazio importante del programma fosse assegnato ai temi sociali ed ambientali, anche questo è stato realizzato.
{mosimage}Pertanto chiediamo ai nostri elettori di sostenere la LISTA CIVICA “PER CREVOLADOSSOLA”, ma anche e soprattutto di sostenere i nostri candidati con una preferenza personale che ci permetterà di essere autorevoli nel prossimo consiglio per sostenere con maggior entusiasmo quanto ci siamo prefissi in questi anni di minoranza.
PD Circolo Crevoladossola
 
 

Sabato 13 mobilitazione contro il decreto sulle liste elettorali

image Sabato 13 marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale, ci sarà una mobilitazione del PD contro il decreto sulle liste elettorali. Lo faremo con dei sit-in di tutto il centro sinistra:
sabato, mattina e pomeriggio, Centro Billa (ex Uni), Omegna
sabato, ore 10,00 Ipercoop Gravellona Toce,
sabato, ore 14.00 – Piazza Ranzoni, Verbania, a seguire ore 17 aperitivo offerto dal PD
sabato, ore 17 – P.zza Municipio a Domodossola.
Il PD annuncia la manifestazione con le altre forze di centrosinistra e l’ostruzionismo in Parlamento. Bersani: “La responsabilità è del Governo, non si attacchi il Quirinale”. I commenti del PD sul decreto Dopo le leggi ad personam per tutelare interessi privati del premier, ecco che si fanno le leggi su misura per le liste regionali del Pdl per sanare i pasticci provocati dai loro dirigenti locali.
Il trucco c’è e si vede. E il Quirinale non c’entra: “Lasciamo fuori il Presidente Napolitano. Non è il suo mestiere entrare nel merito dei decreti. Il governo ha la responsabilità di questo decreto. È a lui che bisogna rivolgersi” ha affermato Pier Luigi Bersani, a Genova per l’apertura dalla campagna elettorale.

Per questo i partiti di centrosinistra dopo le iniziative di oggi a Roma, Milano, Torino annunciano per sabato prossimo una manifestazione nazionale a Roma,(SCARICA IL MANIFESTO) mentre i capigruppo del PD al Senato e alla Camera annunciano l’ostruzionismo su tutti i provvedimenti governativi.
Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, nel primo pomeriggio annuncia la convocazione per domenica sera alle 20.30 del coordinamento politico presso la sede del partito in via Sant’Andrea delle Fratte. Intervistato in Liguria prima dell’intervento di apertura della campagna elettorale per le regionali spiega come “a partire da oggi faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale”. Ma nessun ritiro dalla competizione elettorale da parte del centro sinistra, come viene chiesto sul web e su alcuni giornali “perché con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente. Capisco la scossa e il turbamento, soprattutto nella situazione del Lazio perché la soluzione trovata è incredibile, tre volte incredibile. Detto questo, con l’Aventino non abbiamo mai risolto niente”.

Il decreto pubblicato in Gazzetta è un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole. Contro il decreto il Pd e l’intero centrosinistra promuovono una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgerà sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d’ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi.

Lo facciamo perché “il governo ha intera la responsabilità di aver consumato un ultima violazione delle regole democratiche – come ha dichiarato Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del Pd – si vogliono coprire le divisioni, i malumori, le inadeguatezze del centrodestra e si trucca la partita elettorale per vincere, costi quel che costi. Non accettiamo questa arroganza del potere che calpesta i principi della democrazia e mette a rischio i fondamenti della convivenza civile. Mobiliteremo tutti i democratici del Paese, e anche tra gli elettori del centrodestra sono tanti quelli che oggi sono le prime vittime di una classe dirigente di irresponsabili e di azzeccagarbugli. Il voto di marzo sarà anche l’occasione per far vedere che si sta allargando il divario tra il centrodestra e il sentire profondo degli italiani”.

Mentre in Parlamento sarà ostruzionismo su ogni provvedimento come annunciano in una lettera inviata dai presidenti dei Gruppi Pd di Senato e Camera , Anna Finocchiaro e Dario Franceschini a Schifani e Fini. Poche righe per annunciare la linea dura: “Signori Presidenti, è nostra opinione che il decreto legge ieri approvato dal Governo in materia elettorale rappresenti un gravissimo precedente nella storia repubblicana. è evidente che questo atto avrà immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare. Abbiamo ritenuto doveroso informarVi preventivamente”.
Sarà il blocco dell’attività parlamentare. Primo passo alla Camera, l’iscrizione a parlare di numerosi deputati nella discussione sull’Agenzia per i beni sequestrati alla mafia in calendario lunedì. Stesso discorso per il voto finale sulla conversione del decreto sugli Enti locali, per non parlare dello stesso decreto interpretativo sulle regionali il cui iter prenderà il via proprio da Montecitorio. A finire sotto la "tagliola" del blocco del Pd, invece, al Senato sarà primo tra tutti il legittimo impedimento, atteso a palazzo Madama da martedì prossimo

Floricoltura, agricoltura, zootecnia, se ne discute a Domodossola

imageFloricoltura, agricoltura, zootecnia, una risorsa per far crescere il Verbano Cusio Ossola”.
E questo il tema dell’incontro pubblico che si svolgerà Giovedì 11 marzo, alle ore 21.oo presso il salone della Comunità Montana delle valli dell’Ossola, in P.za Romita a Domodossola.
All’assemblea parteciperà Giorgio Ferrero, ex presidente regionale Coldiretti, ed attuale responsabile piemontese del Partito Democratico per il settore agricoltura.
Saranno presenti i consiglieri regionali Aldo Reschigna e Marco Travaglini, candidati alle prossime elezioni regionali, ed Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem.