Bando per la fornitura del gas ritirato dall’amministrazione domese: discussione accesa nei giorni scorsi in consiglio comunale; il pd cittadino è tornato sulla questione con una conferenza stampa.
<Grave inerzia dell’amministrazione di Domo nell’affidamento del gas: persi finora 2 milioni di euro>. Così ha tuonato il Partito Democratico domese. Hanno spiegato: si tratta di una situazione che si trascina dal 2005, da quando il capoluogo ossolano in base a nuove normative avrebbe potuto mettere a gara la concessione del gas per 8000 utenti, in cambio di un canone annuo stimato di 500 mila euro. <Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni l’amministrazione non si è mossa – hanno detto i democratici – fino al 2009. Il bando pero’ presentava forti lacune ed ora è stato ritirato>. <E’ un mancato introito che in una società per azioni porterebbe subito all’allontanamento del responsabile – spiega Antonio Leopardi della segreteria PD domese – tutti i cittadini sono azionisti del comune di Domodossola. Ci hanno promesso un nuovo bando per gennaio 2011 ma noi non sappiamo cosa pensare, i cittadini devono stare ai fatti>. Graziobelli ha parlato di <responsabilità politiche gravissime verso la città>. Un danno che – è stato aggiunto – va a sommarsi all’aumento del 25% della tassa sull’immondizia e alla discarica rinvenuta presso l’ex macello. Dal pd anche l’invito a verificare gli scarichi del depuratore domese. <Questo governo cittadino ha una grande capacità di presentare la propria immagine in modo efficace ma – ha concluso Leopardi- i fatti concreti sono che ha creato forti danni e non ha svolto il suo compito. Per stendere un bando corretto era sufficiente copiare quanto fatto da altre amministrazioni come Verbania e Crevoladossola>.