Anche nel VCO, da alcune settimane, è nato un comitato contro la riproposizione del nucleare in Italia. Comitato al quale ha aderito anche il Partito Democratico del VCO.
Una delle prime iniziative sarà la presentazione di un ordine del giorno nei consigi comunali del VCO. Di seguito ne proponiamo il testo.
Ordine del giorno A SOSTEGNO DEL PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE “SVILUPPO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLE FONTI RINNOVABILI PER LA SALVAGUARDIA DEL CLIMA”. PREMESSO CHE
• la Regione Piemonte ospita sul suo territorio più dell’85% dei rifiuti radioattivi, allocati nei Comuni di Saluggia, Trino e Bosco Marengo;
• a Ispra, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore a poca distanza da Verbania, si trova il deposito di scorie dell’ex centro Euratom;
• a Saluggia nel 2000 si ebbe a sfiorare la catastrofe nucleare planetaria quando la Dora Baltea e il Canale Farini allagarono l’area dei depositi di stoccaggio delle scorie delle ex centrali nucleari di Trino e Garigliano, rischiando di far arrivare al Po i rifiuti radioattivi liquidi;
• nel 1987 il popolo italiano ha scelto di bloccare la produzione di energia atomica nel nostro paese e ha chiaramente manifestato che lo Stato non deve obbligare gli enti territoriali a costruire una centrale nucleare nel proprio ambito geografico;
VALUTATO CHE
• il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall’estero e l’uranio è una fonte esauribile controllata dalle stesse multinazionali, che in regime di monopolio globale, vendono agli Stati le componenti per la costruzione dei reattori;
• il costo del nucleare sarà un costo pubblico dal momento che nessun privato, come dimostrato dall’esperienza inglese (gli imprenditori inglesi rifiutarono le centrali nucleari messe all’asta gratuitamente dalla Thatcher), ritiene ragionevole accollarsi gli esorbitanti costi di smaltimento di scorie e reattori;
• il nucleare non incrementa l’occupazione, al contrario della green economy (che ad oggi in Germania ha prodotto 250000 posti di lavoro);
• la tecnologia della fissione nucleare, a parità di produzione di energia elettrica, determina la formazioni di sostanze radioattive la cui tossicità e pericolosità sono incomparabilmente superiori a quelle determinate da qualsiasi altra tecnologia energetica sostenibile;
• l’Italia deve ancora pagare milioni di euro per il decomissioning delle centrali e lo stoccaggio delle scorie della precedente esperienza;
• il MIT di Boston ha dichiarato che né al momento, né in prospettiva esistono tecnologie capaci di risolvere il problema dello smaltimento delle scorie la cui radio tossicità perdura per un periodo che va dai 30mila a 1 milione di anni;
• nel mondo non risulta attiva alcuna centrale di terza generazione e quelle in fase di realizzazione hanno manifestato problemi progettuali e operativi forieri di un elevato aumento dei costi e dell’allungamento dei tempi di completamento;
• sulla sicurezza degli impianti, ancora oggi, a 22 anni dal terribile evento di Chernobyl, non esistono le garanzie necessarie per l’eliminazione del rischio di incidente nucleare e conseguente contaminazione radioattiva, come dimostrano vari episodi, tra cui la lunga serie di incidenti avvenuti in Francia nell’estate del 2008;
PRESO ATTO CHE IL GOVERNO
• puntando sul nucleare sta adottando misure contraddittorie con le politiche comunitarie in tema di energia ed espone il paese al rischio di nuove sanzioni;
• potrebbe destinare al nucleare investimenti invece utilizzabili per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili sostenibili e per realizzare efficaci misure di risparmio energetico e di efficienza;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI _______________
• per quanto di sua competenza, dichiara indisponibile il territorio comunale a qualunque tipo di attività (produzione di elettricità, stoccaggio, trasporto, trasformazione) legata all’energia nucleare e impegna il Consiglio Comunale ad esprimere parere negativo ogni qual volta consultato in materia;
• si impegna altresì ad incentivare in primis politiche di risparmio energetico e di efficienza, e contestualmente di autosufficienza energetica da fonti rinnovabili sostenibili;
• la presente delibera verrà trasmessa a: Presidente della Regione, Presidente della Camera, Presidente del Senato, Presidente del Consiglio, Presidente della Repubblica.