Giustizia: Presidio del PD al tribunale di Verbania martedì 5 aprile dalle ore 17.00

Il Partito Democratico sta attuando una grande mobilitazione nazionale sul tema della giustizia e del processo breve.
Nei prossimi giorni centinaia saranno le iniziative in tutto il paese contro questa norma parlamentare che permetterebbe di ridurre i tempi di prescrizione per evitare al Premier Berlusconi i processi,  a partire da quello Milss attualmente in atto.
Con questa norma per salvarne UNO verranno cancellati migliaia di processi e le vittime di questi processi non riceveranno giustizia. Grazie alla Lega di Bossi che appoggia questa porcata.

Il presidio si svolgerà martedì 5 aprile dalle 17.00 alle ore 19.00 ed aperto a tutte le forze politiche, sociali e sindacali.
Tutti i cittadini che hanno a cuore le regole e le leggi devono partecipare.
Vi aspettiamo,
Antonella Trapani
segretario provinciale

 

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E adesso tocca all’ospedale Castelli

Dopo aver ascoltato le roboanti promesse del Presidente della Regione Piemonte in fatto di sanità (per chi lo avesse dimenticato, ricordiamo lo slogan “meno sprechi e più servizi”), stiamo adesso facendo i conti con l’amara realtà che si presenta.
Dopo aver pasticciato sul “Pronto soccorso impeccabile” , il Presidente Cota è corso a Domodossola una sera di domenica per tranquillizzare tutti, promettendo che, invece a Domo come a Verbania, il DEA ci sarà.
Dopo aver sconfessato, a parole, le tabelle della riorganizzazione ospedaliera, da lui stesso approvate a fine febbraio, i suoi sodali al Governo regionale promettono improbabili “deroghe”, quando sarebbe stato forse meglio azzerarle, ricominciando seriamente con un’analisi epidemiologica del territorio, a supporto di questi numeri che non hanno fondamento oggettivo.
Dopo aver bloccato il turn-over del personale, lasciando aperta una porticina solo a partire dal 2011, la qual cosa si traduce in una riduzione di personale di oltre 1600 unità lavorative in Piemonte.
Dopo aver bloccato da mesi l’utilizzo di posti letto liberi per il ricovero degli anziani, facendo lievitare ignobilmente le liste di attesa.
Dopo avere colpevolmente trascurato di predisporre un’alternativa allo scioglimento dei Consorzi socio assistenziali.

ADESSO TOCCA ALL’OSPEDALE CASTELLI DI VERBANIA!!

Sì, perche la novità è che il Castelli di Verbania sarà privatizzato come quello di Omegna.
E’ bene che i nostri cittadini sappiano a cosa andranno incontro.
Stabilito che non è pensabile una gestione mista, perderanno:
–    Il DEA
–    Medicina, Chirurgia, Ortopedia  e Traumatologia di emergenza
–    Pediatria, Ginecologia, Ostetricia, Cardiologia, Rianimazione, Nefrologia …
Il Privato gestirà la Chirurgia programmata e la Diagnostica, ovvero la polpa. L’osso, come sempre, resta alla Sanità pubblica con buona pace di chi si illudeva del contrario. Facciamo i complimenti a chi ha lavorato per dividere il territorio. La pari dignità fra i due Ospedali è ormai una chimera e Domodossola avrà ben poco da festeggiare.
Comunicato dal Comitato Salute VCO

Salvaguardare la direzione enel green power.

Qui di seguito pubblichiamo l’interrogazione parlamentare presentata dal vice segretario nazionale del Partito Democratico on. Enrico Letta sulla questione Enel Green Power Domodossola, ed una dichiarazione di Enrico Borghi in merito.
Il vicepresidente Anci e presidente Uncem Enrico Borghi interviene, all’indomani della denuncia avanzata dai sindacati dell’annunciata volontà di Enel Green Power di chiudere la direzione dell’Unità Territoriale di Business di Domodossola e trasferirla a Torino nell’ambito della riorganizzazione aziendale.
“Ancora una volta si tenta di effettuare uno scippo ai danni dei territori montani che producono la ricchezza energetica sostenibile del paese -commenta Enrico Borghi- realizzando un’operazione che sgancia l’azienda dal suo territorio di riferimento e configura un futuro si sostanziale colonizzazione. Nel territorio del Verbano Cusio Ossola Enel Green Power produce energia idroelettrica come in tutta la Lombardia,e quasi il doppio di quella prodotta in tutto il Veneto.
Per di più, gli enti territoriali stanno realizzando importanti investimenti nel campo delle energie rinnovabili che vedono proprio Enel Green Power coinvolto, come nel caso del più grande parco fotovoltaico provinciale realizzato dal Parco Tecnologico del Lago Maggiore a Verbania con una potenza installata di 904 KW e un investimento di circa 3 milioni di euro. In risposta a ciò, si immagina di spostare la direzione dal naturale distretto dell’energia piemontese al capoluogo di regione. Una soluzione in controtendenza, che va assolutamente evitata”.

INTERROGAZIONE

–    Al Ministro dell’Economia
–    Al Ministro dello Sviluppo Economico

PREMESSO CHE

*) a seguito della costituzione della società “Enel Green Power” numerosi assets produttivi originariamente presenti all’interno di Enel Produzione sono confluiti all’interno della nuova realtà aziendale, per la quale si è proceduto anche ad un collocamento azionario presso la Borsa Valori di Milano
*) in funzione di ciò la società medesima sta approntando i primi interventi organizzativi necessari ad assicurare continuità operativa e a porre le basi per i programmi di sviluppo, centrati da un lato su una logica di razionalizzazione e integrazione delle strutture e dall’altro sulla “catena del valore” del business in maniera tale da favorire la realizzazione di importanti piani di sviluppo della capacità produttiva in Italia e all’estero
*) sulla scorta di ciò è intenzione della società modificare l’attuale articolazione territoriale nazionale centrata su tre Unità Territoriali di Business (Bergamo, Domodossola e Napoli) mediante la creazione di sei Unità Territoriali (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna-Toscana-Marche, Lazio-Abruzzo, Centro Sud)
*) nella determinazione delle future sedi delle Unità Territoriali la società sta procedendo alla conferma per quanto attiene alle sedi di Bergamo e di Napoli, alla individuazione delle sedi di Feltre per il Veneto, di Parma per il comparto Emilia Toscana Marche, di Roma Acquoria per quanto attiene al Lazio Abruzzo, mentre per quanto riguarda il Piemonte prevede lo spostamento della sede dall’attuale collocazione di Domodossola a Torino
*) non si comprendono le ragioni dello spostamento della direzione dal luogo principale di business aziendale, se si considera che a fronte di una potenza installata nella Regione Piemonte di 492 MW e una producibilità annua di 1.900 Gwh, il distretto di Domodossola, ovvero l’area territoriale compresa nella Provincia VCO, contribuisce con una potenza installata di 250 MW ed una producibilità di circa 900 Gwh, ovvero il 50% del valore complessivo della produzione Enel Green Power in Piemonte. In valore assoluto la potenza installata di EGP in tale area, è pari quasi a quella della Regione Lombardia (264 MW) e addirittura di gran lunga superiore a quella della Regione Veneto (145 MW).
*) le motivazioni di uno spostamento della sede dell’Unità Territoriale dalla provincia del Verbano Cusio Ossola sono ulteriormente incomprensibili alla luce delle scelte compiute dalla Regione Piemonte e dagli enti territoriali, che hanno configurato il territorio montano del VCO come il “distretto dell’energia” e Polo dell’Innovazione per le energie rinnovabili piemontese, sul quale si stanno realizzando importanti interventi di pianificazione e sviluppo nel settore delle rinnovabili e di investimenti nel business del settore che coinvolgono la stessa Enel Green Power (come ad esempio la realizzazione a cura del Parco Tecnologico del Lago Maggiore del più importante parco fotovoltaico provinciale che avrà una potenza installata di 904 KW su una superficie di circa 10.000 mq, per un valore di circa 3 milioni di € investimenti)
*) uno spostamento di tale sede determinerebbe una regressione sotto il profilo della capacità di governo aziendale e un impoverimento del know how aziendale e territoriale, circostanza che induce a riflettere con grande attenzione in vista delle future scadenze delle concessioni idroelettriche e della necessità della società di attrezzarsi al fine della partecipazione alle future gare;
Tutto ciò premesso, lo scrivente interroga le S.V.per sapere
–    quali iniziative intendano adottare per evitare lo spostamento della sede dell’Unità Territoriale del Piemonte della società “Enel Green Power spa” dalla attuale sede di Domodossola

Roma, 1 aprile 2011

On. Enrico Letta

COTA: UN ALTRO ANNUNCIO DEVASTANTE PER LA SANITÀ DEL VCO: I PRIVATI ALL’OSPEDALE DI VERBANIA.

Antonella Trapani

Siamo stati dei fomentatori di allarmi e protesta? No.
Siamo stati invece attenti ed abbiamo da subito capito che il fine ultimo da raggiungere per l’amministrazione Lega Nord- Pdl in regione nel campo della sanità locale è lo smantellamento della struttura pubblica in favore di interessi privati. Diciamo questo a seguito delle dichiarazioni fatte oggi sui mass media (copertina su un settimanale locale cliccate qui per vederla) del governatore Cota che interrogato sulla possibile entrata di un privato nella gestione dell’Ospedale Castelli di Verbania così risponde: “credo che l’ipotesi, sul modello del Coq di Omegna, di una gestione mista pubblica e privata non sia affatto da scartare”.
Insomma si defila un ennesimo durissimo colpo alla sanità Pubblica con la possibile privatizzazione dell’Ospedale di Verbania. Un fatto inaccettabile.
Tra l’altro la privatizzazione di Verbania  non coinciderà nemmeno con un potenziamento dell’ospedale San Biagio di Domodossola o con un aumento dei servizi, ma è solo l’ennesimo progressivo smantellamento dei reparti e dei servizi offerti. Insomma  avremmo una sanità pubblica nel VCO ridotta ai minimi termini e quelli che rimarranno saranno degli “ospedalucchi” da serie “C”, con l’unico vero ospedale del territorio che sarà Novara!
Ricordiamo che sulla sanità pubblica i cittadini e le amministrazioni locali hanno un potere, se pur limitato, di contrattazione.
Nello sviluppo privatistico della sanità, invece, non conta il servizio offerto ma i numeri ed i guadagni che la prestazione porta nelle casse del finanziatore privato!
In tutto questo schema ci sembra, e lo ribadiamo con forza, quanto mai inopportuna la nomina del presidente della provincia Nobili, esponente Pdl, nel c.d.a. del Coq di Omegna perché è evidente che sia a favore dell’ingresso dei privati al Castelli. Oltretutto in considerazione del fatto che la sua è una nomina regionale!
Sulla legittimità di tale scelta, non entriamo perché non è una verifica che spetta ad un partito politico, ma chiediamo al suo datore di lavoro, il commissario Cattrini di esprimersi pubblicamente.
Sono mesi che veniamo bombardati da dichiarazioni contrastanti, da atteggiamenti deboli dei rappresentanti di Lega Nord e Pdl in regione su questo argomento.
Sul territorio difendono la sanità e dichiarano di portare strumenti e servizi ma di fatto a Torino prendono altre decisioni, con il loro sostegno!
Ad oggi nessuna delle preoccupazioni, smantellamento del DEA, riduzione dei reparti e delle attrezzature, riduzione posti letto per la degenza, ecc…sono state smentite nei fatti!
Non vogliamo più garanzie solo a parole ma nei fatti.
La Lega Nord, con i consiglieri Marinello e De Magistris, e il Pdl con il presidente del consiglio regionale Cattaneo devono con atti deliberativi del Consiglio Regionale garantire i servizi sul territorio del VCO. Non privatizzare!
Non lo chiediamo per rivendicazione politica ma per i cittadini della provincia che progressivamente hanno assistito, ed assistono ancora, allo svuotamento dei servizi alla persona.

Vogliamo fatti, non manifesti ed anunci!

Antonella Trapani
segretario provinciale pD VCO