OMEGNA – E’ in programma lunedì 16 maggio, alle 21 presso la sala Santa Marta di via Cavallotti, il secondo appuntamento delle assemblee promosse dal Pd omegnese guidato da Marco Travaglini per “Ascoltare la città”. Nell’occasione sarà affrontato il tema delle scuole e dell’offerta formativa nel capoluogo cusiano. Ad introdurre l’argomento due relazioni di Nadia Gallarotti, già presidente del Ciss Cusio, e di Claudia Fortis, storica dirigente del Pd locale.
Spiega Travaglini: «La città di Omegna ha una lunga tradizione nel campo formativo ed in passato si è lavorato molto in questa direzione con l’istituzione del liceo artistico che si è affiancato a quello scientifico, poi culminato con la costruzione in corso della nuova sede, il tempo pieno e l’indirizzo musicale nella scuola primaria e lo sviluppo di attività legate alla formazione professionale, l’Università della terza età, la nascita della “Fondazione museo arti e industria” e della ludoteca legata a Gianni Rodari.
Proseguire su questa strada, diversamente dallo scadimento di questi ultimi tempi, è assolutamente fondamentale
per il Pd ma si tratta anche di lavorare per migliorare strutture e organizzazione». Aggiunge il segretario del Pd Omegna- Cusio: «La città deve promuovere il benessere delle persone, la qualità della vita di tutti i cittadini, la possibilità dei giovani a livelli culturali sempre ampi e variamente strutturati. Il governo del territorio è quindi strettamente legato al tema della scuola sul quale ed in questi anni in città si è aperto un vivace confronto. L’iniziativa promossa dai democratici omegnesi tesa a raccogliere idee e proposte, oltre a rendere noto il proprio punto di vista, è quanto mai puntuale.
L’incontro proposto vuole essere una riflessione più puntuale sulla situazione scolastica cittadina che è buona per
quanto concerne la scuola primaria, mentre per quanto riguarda le superiori rispetto a Domodossola, ma soprattutto a Verbania, presenta un’offerta formativa dignitosa ma meno completa.
Ciò è dovuto in buona misura a una questione di bacino di utenza che, solo per il liceo artistico, è ampio, mentre per quasi tutte le altre scuole ha numeri relativamente modesti».
Tratto dal settimanale Eco Risveglio