Sacri Monti. La Lega vuole rompere il sistema di gestione

Sacro Monte Calvario Domodossola

C’è chi vuole rompere il sistema piemontese dei Sacri monti, in nome dell’autonomia di quello di Varallo a scapito degli altri.
La tentazione è emersa chiaramente già dall’avvio della discussione sulla nuova legge sulle aree protette. Dai banchi della Lega nord, in particolare, è venuta la richiesta di scorporare la gestione del Sacro Monte di Varallo da quella degli altri Sacri Monti.
Il tentativo, se dovesse riuscire, spezzerebbe un sistema importante come quello dei Sacri monti piemontesi, creando figli e figliastri e diversità di trattamento in un ambito che ha invece bisogno di coordinamento, di fare sistema, di scelte comuni e omogenee.
Contro questa ipotesi, osteggiata anche dalle comunità locali e dalle rappresentanze religiose ascoltate nelle audizioni, ci batteremo con forza.
Le aree protette, da un anno con gli organismi gestionali prorogati, hanno bisogno di nuove norme che diano equilibrio e rappresentanza nella loro
gestione.
Lo sforzo comune, durante i lavori di Commissione, è stato di trovare regole equilibrate che diano spazio alle esigenze regionali insieme a quelle delle
comunità locali. II blitz che viene ora preannunciato rischia di rompere un clima di confronto serio e di rendere tutto molto più difficile.
Aldo Reschigna
Capogruppo Consiliare Partito Democratico Regione Piemonte

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