Kantiere a Verbania: altro errore del sindaco di Verbania

In queste settimane la Giunta Zacchera sta scrivendo una nuova pagina – l’ennesima – del suo insensato corpo a corpo con le realtà associative della città.
La ritorsiva fucileria pdiellina si appresta a sparare ad alzo zero contro le associazioni giovanili che da molti anni si ritrovano intorno all’esperienza del Kantiere di Possaccio. Nato una decina di anni fa all’interno dello stabile dismesso della scuola materna della frazione, il Kantiere è gradualmente cresciuto come luogo di incontro di gruppi musicali giovanili (locali e non) e ha sostenuto numerosissime esperienze di creatività artistica grazie anche alla dotazione di impianti e di attrezzature di cui il locale si è arricchito con il sostegno continuo dell’Amministrazione Comunale e – nel quinquennio 2004-2009 – con la feconda sinergia tra le Giunte di Centrosinistra di Comune e Provincia.
Oggi, arrivato a scadenza l’affidamento all’Associazione “Cool”, il Comune ha deciso di mettere a gara l’utilizzo della struttura sulla base di un capitolato (leggi qui: il Kantiere e la profezia dei Maya) che azzera l’esperienza sin qui maturata e ne ridisegna la fruizione in termini sostanzialmente “imprenditoriali”. Mette cioè a disposizione del futuro gestore l’immobile e le attrezzature a condizioni economiche e gestionali che non possono essere sostenibili al di fuori di una logica di “mercato”, tesa a monetizzare lucrosamente ogni prestazione e ogni utilizzo di spazi e di attrezzature che in questi anni sono stati invece fruiti per soddisfare i bisogni di aggregazione e di creatività giovanile al di fuori di una logica meramente “remunerativa”.
In queste ore scadono i termini di presentazione delle offerte economiche da parte dei soggetti eventualmente interessati alla “nuova” (?) gestione imposta dal Comune. Dalle ultime notizie pare che il bando sia andato deserto.
Già sappiamo che il gestore uscente non si presenterà e molto probabilmente non si presenteranno neppure coloro che, riuniti nella rete di “Associazioni a Distinguere”, avrebbero potuto dare coerente continuità alla decennale esperienza del Kantiere.
Non ci resta che attendere e sperare che l’esito della gara possa consentire di non disperdere il patrimonio così ricco e così originale che il Kantiere dopo dieci anni consegna alla città.
Claudio Zanotti
Consigliere comunale PD Verbania

Anci: da Monti riconoscimento ai piccoli comuni montani, meercoledì incontro a Roma

Enrico Borghi

“Da anni in Italia non si assisteva più a un presidente del Consiglio che in un discorso ufficiale facesse esplicito riferimento alla montagna, al suo territorio e alla sua popolazione. E il fatto che lo abbia voluto fare in un passaggio in cui enumerava le qualità italiane è particolarmente significativo”.
Così Enrico Borghi, sindaco di Vogogna (Verbania) e responsabile Anci per le politiche della montagna esprime la sua soddisfazione per le parole del premier Mario Monti che, nel suo discorso del 7 gennaio a Reggio Emilia nell’ambito dei festeggiamenti del 215/mo anniversario della bandiera italiana, ha fatto riferimento alle montagne italiane affermando che “abbiamo un territorio presidiato in ogni punto del Paese, nonostante il 54% di esso sia montano e raccolga solo il 20% della popolazione”.
Il passaggio alle aree montane, ricorda Borghi, è intervenuto in un momento cruciale del discorso, quello dedicato alle capacità di adattamento e di rilancio dell’Italia: “il ‘gap’ di competitività dell’Italia rispetto al resto d’Europa esiste” ha affermato il Presidente Monti, aggiungendo che “esiste anche una forza e una vitalità della società e dell’economia italiana che hanno reso il nostro Paese molto flessibile, capace di adattamento”.
“Certamente – rileva Borghi – il fatto che il territorio italiano oggi sia presidiato nonostante la sua complessità è grazie al lavoro e all’abnegazione di tanti italiani, e grazie alla presenza capillare di tanti piccoli Comuni montani, nei quali lo spirito di sussidiarietà di migliaia di amministratori volontari consente di colmare il gap infrastrutturale e gli handicap geomorfologici permanenti.
Questi Comuni montani negli anni – prosegue l’esponente dell’Anci – si sono aggregati in Comunità Montane, e oggi sono pronti alla trasformazione nelle nuove Unioni Montane dei Comuni per essere al passo con la modernizzazione e la trasformazione istituzionale del Paese, e necessitano di politiche specifiche che ci auguriamo dopo le importanti parole del Presidente del Consiglio possano tornare nell’agenda del Governo, ad iniziare – auspica Borghi in conclusione – dalla prima riunione della Commissione Stato-Regioni-Enti Locali prevista per mercoledì a Roma”.