Occorrerebbe riflettere sul dato che emerge dalla presentazione delle liste in ballo alle elezioni di Omegna del 6/7 maggio 2012. Infatti, alle 12 di oggi sono state ben 14 le liste che sostengono i 5 candidati a sindaco.
I calcoli son presto fatti: 14 liste per 16 candidati producono un totale di 224 cittadini in lizza per un posto da consigliere comunale. Se consideriamo che sono circa 16 mila i residenti si ottiene, con una semplice divisione, la “bellezza” di un candidato ogni 71 abitanti!
A stima un candidato ogni 60 aventi diritto al voto (togliendo quelli da zero a diciotto anni), addirittura uno ogni 45 circa se togliamo “forzatamente” quelli che non andranno a votare, i possibili astenuti (il 30% circa).
Otto liste sono dei partiti classici (Pd, Sel, Idv, Fed. della sinistra, Pdl, Fli, Udc, Lega Nord) e 5 sono liste civiche (qualcuna inventata all’ultimo minuto).
Di certo il dato un po’ stride con l’idea dell’antipolitica e dei sondaggi che danno la fiducia dei partiti al 4%.
In qualche candidato ci sarà anche un’idea vecchia della politica, con una partecipazione legata a un protagonismo personale nel voler diventare consigliere , o nel migliore dei casi, assessore; certo è che 224 cittadini che si candidano è un dato che lascia di stucco.
E senza fare troppi ragionamenti da sociologo (che non sono in grado di fare), prendiamo il lato migliore che può emergere da un dato come questo: una marea di cittadini (e in questo caso quasi nessuno “professionista” della politica) a disposizione per gestire la propria città.
Figuriamoci cosa potrebbe succedere se i partiti tornassero a essere uno strumento riconosciuto come utile al Paese. In questo senso di lavoro, come Partiti, ne abbiamo e la strada potrebbe essere meno impervia di quel che sembra.
Alberto Nobili
responsabile organizzazione Pd Vco