“Una Giunta regionale già traballante, che resta in bilico almeno fino al 2013, Cota pensi al Piemonte, si dimetta prima”: in estrema sintesi, così si esprimono, dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulle elezioni regionali 2010, il segretario del Pd piemontese, Gianfranco Morgando, e il capogruppo in Regione, Aldo Reschigna.
“La sentenza del Consiglio di Stato – rimarcano i due dirigenti del Pd – esprime un elemento di novità e di chiarezza riconoscendo l’equivalenza tra processo penale e civile. In questo modo riconsegna al Tar del Piemonte la decisione sulla validità delle elezioni regionali del 2010, fornendogli anche una interpretazione in grado di far superare lo stallo”.
“La tempistica – aggiungono – non sembra essere in grado di garantire una sentenza definitiva nei prossimi mesi, sebbene sulla base del processo penale l’esito appaia prevedibile”. “Tutto ciò – osservano – porta alla Giunta Cota un elemento di forte instabilità, che potrebbe protrarsi per tutto il 2013.
Nella grave situazione che sta attraversando, il Piemonte non ha certo bisogno di un esecutivo già debole per i forti contrasti interni, reso ancora più fragile dalla spada di Damocle di un futuro pronunciamento amministrativo ad esso sfavorevole, e quindi più interessato alla prossima campagna elettorale che ad affrontare i problemi della Regione”. “Cota – concludono – prenda atto della situazione e per una volta si faccia davvero carico degli interessi del Piemonte, dimettendosi”.
PD VCO
Ufficio Stampa