Alle 15, 29 di ieri i consiglieri della maggioranza hanno firmato la presenza nell’aula del Consiglio regionale, ma alle 15.30 a votare erano solo 23.
Nei giorni dello scandalo in lazio, un’altra giornata nera per il Consiglio, con una maggioranza latitante anche nella discussione della nuova legge sugli enti locali, che deve essere approvata entro il 30 settembre, pena l’entrata in vigore della normativa nazionale.
“E’ una vergogna, un fatto immorale, che firmino in 29 e solo 23 siano presenti”, ha commentato in aula il capogruppo PD Aldo Reschigna. “Dalla maggioranza scrivono comunicati di tagli dei costi della politica, poi si comportano così. Proprio per l’importanza della legge e per senso di responsabilità abbiamo garantito il numero legale come PD fino alla votazione del primo articolo del provvedimento”.
Con la votazione del primo emendamento del secondo articolo è mancato nuovamente il numero legale, e il presidente Cattaneo ha chiuso la seduta.
“Che la maggioranza sia in profonda crisi è evidente”, commenta Reschigna. “Questo però non può giustificare comportamenti lesivi del ruolo e della dignità del Consiglio regionale. Quando si firma la presenza bisogna poi essere davvero presenti. Come occorre fare al tavolo di concertazione sui costi della politica, da noi voluto e dove registriamo assenze importanti, che non aiutano il confronto sulle misure da assumere”
PD VCO Ufficio Stampa