”Non possiamo pensare di superare il gap digitale con misure inadeguate, soprattutto in certe aree marginali del nostro Paese. E mi riferisco in particolare all’idea dell’insegnante che, a distanza, faccia lezione a pochi bambini accuditi da un bidello. Nei piccoli comuni montani l’insegnante elettronico non puo’ costituire una soluzione al problema della scuola. Un’azione di questo tipo, anzi, certificherebbe una didattica di serie B”.
Cosi’ il presidente della commissione montagna Anci Enrico Borghi commenta alcuni passaggi del decreto sviluppo bis che contiene la cosiddetta agenda digitale. ”Il computer – aggiunge Borghi – non puo’ sostituire l’insegnante, eventualmente integrarlo. E non e’ cosi’ che si ”trasforma l’Italia”.
Apprezziamo lo sforzo del Governo per colmare il gap tecnologico e infrastrutturale ma chiediamo maggiore attenzione per le necessita’ del territorio e in particolare per quei servizi, come la scuola, su cui non possono essere applicate fumose sperimentazioni”.
Archivi giornalieri: 5 Ottobre 2012
Verso un comune unico della Valle Antona? Dibattito a Viganella lunedì 8 otobre
L’Amministrazione Comunale di Viganella organizza per lunedì 8 ottobre alle ore 21 presso “CASA VANNI” una serata di approfondimento sul futuro dei Comuni della valle. Serata aperta a tutta la cittadinanza e gli Amministratori Locali.
Invito promosso dal sindaco di Viganella Peppino Colombo. Hanno assicurato la loro presenza Enrico Borghi (Vice Presidente ANCI), Sen. Valter Zanetta e Aldo Reschigna (Capogruppo Regionale Pd)
“Dopo la decisione di accorpare le province il dibattito si allarga ai piccoli comuni.
In valle Antrona, i comuni di Antrona Schieranco, Viganella, Seppiana, Montescheno, assieme, superano di poco 1200 abitanti.
E proprio da Viganella arriva l’invito a discutere su quale sia la soluzione migliore per il futuro:un solo comune di valle o puntare decisamente
sull’unione dei comuni?
Il «sasso nello stagno» lo lancia Giuseppe Colombo, il sindaco del paese dello specchio, che ha organizzato per lunedì a Casa Vanni (ore 21)
un dibattito. «Non possiamo aspettare che le decisioni ci arrivino dall’alto. E’ giusto che i comuni decidano cos’è meglio per loro – spiega Colombo
– . Tenendo conto che avere un comune superiore ai mille abitanti potrebbe garantirsi una miglior struttura comunale ma anche avere maggiori trasferimenti».
Da La Stampa di venerdì 5 ottobre 2011