Sollecitati da cittadini e dalle associazioni dei malati di epilessia (anche locali, come l’AICE) il capogruppo provinciale del PD Paolo Ravaioli ha presentato un ordine del giorno relativo all’acquisto oneroso di medicinali contenenti Levetiracetam e Topiramato.
Con le recenti disposizioni sulla spesa sanitaria, per le persone con epilessia molte famiglie quando oggi vanno a comprare il farmaco per fermare le crisi, contenente appunto Levetiracetam o Topiramato, se non accettano di acquistare il famaco cosidetto “equivalente” devono pagare decine di eruo in più.
Per chi deve assumere quotidianamente e per tutta la vita questi farmaci, è una situazione devastante. Infatti per chi ha raggiunto il controllo delle crisi cambiare il farmaco è una violenza ingiustificata.
Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno nel quale invitiamo il Presidente della Provincia ad un sollecito intervento scritto all’assessorato regionale alla Tutela della Salute e Sanità per chiedere un cambio di indirizzo in materia, aderendo alla richiesta dell’AIFA. Per rettificare la circolare diramata agli associati da Federfarma Piemonte, nella quale si accoglieva la richiesta dell’Agenzia Italiana del Farmaco, con decisione che ha comportato l’applicazione del ticket sui farmaci in oggetto, con gravi conseguenze economiche per i pazienti che ne devono fare uso.
Paolo Ravaioli
Capogruppo Pd
Alla c.a.
Presidente del Consiglio provinciale
Ordine del giorno
OGGETTO: Differenza di prezzo tra i medicinali antiepilettici di marca e le equivalenti specialità generiche
Premesso che
· l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha recentemente inserito nella lista di trasparenza dei medicinali inseriti nell’elenco dei farmaci equivalenti le specialità medicinali antiepilettiche Levetiracetam (LEV) e Topiramato (TPM), presenti sul mercato italiano con il nome commerciale, rispettivamente, di Keppra e Topamax. La lista di trasparenza, aggiornata mensilmente dall’AIFA, riporta l’elenco dei principi attivi dei quali, scaduto il brevetto di proprietà della casa farmaceutica titolare della Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC),è possibile trovare in farmacia il farmaco generico, contenente lo stesso principio attivo, ad un costo di solito sensibilmente inferiore rispetto a quello “di marca”;
· i farmaci inseriti nella lista di trasparenza sono considerati dall’AIFA “equivalenti” a quelli di marca e, quindi, ad essi sostituibili senza rischi per le persone che li assumono, tuttavia, nel caso delle due specialità sopra citate, con comunicazione del 16 luglio 2012, approvata dalla Commissione Tecnico Scientifica, l’AIFA ha precisato che l’uso del farmaco generico equivalente può essere ritenuto sicuro ed efficace quando la sua assunzione avvenga già dalla prima prescrizione e raccomanda di non sostituire il farmaco a trattamento iniziato;
considerato che
· nella comunicazione del 16 luglio l’AIFA “raccomanda, nei casi in cui il medico decida la non sostituibilità del farmaco prescritto, che le autorità sanitarie territoriali non pongano a carico dell’assistito la differenza fra il prezzo più basso ed il prezzo del farmaco previsto”;
· tale raccomandazione, tuttavia, non è una disposizione normativa ed ha il valore di un mero “suggerimento” accogliendo il quale le Regioni assumerebbero a loro carico il costo della differenza di prezzo che, in base alle norme vigenti, dovrebbe gravare sull’assistito. Nel caso dei due medicinali citati tale differenza di prezzo è particolarmente elevata, ovvero circa 50 euro nel primo caso e quasi 100 euro nel secondo;
· Federfarma Piemonte il 19 settembre u.s. con un comunicato ufficiale ha già cercato di sensibilizzare l’Assessorato regionale in merito alla problematica esposta, ricordando che fino a quando la Regione non comunicherà la sua eventuale decisione di non richiedere all’assistito la differenza tra equivalente e farmaco di marca le farmacie saranno costrette a far pagare tale differenza ai cittadini;
constatato che
· viste le raccomandazioni espresse dall’AIFA, la scelta di molti pazienti in cura con farmaci antiepilettici di non ricorrere al farmaco generico ma di proseguire la terapia con le specialità di marca è di fatto una scelta obbligata che si traduce in un notevole aggravio di costi;
INVITA
il Presidente della Provincia
ad un sollecito intervento scritto all’assessorato regionale alla Tutela della Salute e Sanità per chiedere un cambio di indirizzo in materia, aderendo alla richiesta dell’AIFA, facendo rettificare la circolare diramata agli associati da Federfarma Piemonte, nella quale si accoglieva la richiesta dell’Agenzia Italiana dei Farmaco, con decisione che ha comportato l’applicazione del ticket sui farmaci in oggetto, con gravi conseguenze economiche per i pazienti che ne devono fare uso.