Enrico Borghi incontrera’ venerdì la comunita’ islamica del VCO

Enrico Borghi, candidato del Partito Democratico alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Piemonte, nell’ambito della sua campagna di ascolto e incontro con le realtà del Verbano Cusio Ossola, incontrerà domani ad Omegna la comunità islamica del VCO, alle ore 19 di venerdì 1 febbraio presso la sede del Centro Culturale Islamico di Via De Angelis, 67.
“Ho accolto molto volentieri l’invito al confronto pervenuto dalla comunità islamica –commenta Enrico Borghi- e sono convinto che sia l’occasione per rinsaldare i fondamentali della nostra Carta Costituzionale, che all’articolo 3 sancisce come tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Il nostro compito è quello di costruire ponti e allacciare fili, e nel confronto tra le culture costruire insieme l’avvenire dell’Italia di oggi e di domani, nella quale molti cittadini italiani sono legati alla cultura e all’ispirazione islamica. Credo che il compito della politica sia quello di agevolare una migliore comprensione reciproca tra le culture e le religioni presenti sul territorio nazionale, così da concepire il confronto tra loro in una logica di collaborazione, e non di opposizione, per la costruzione del bene comune dell’Italia, ad iniziare dal grande obiettivo della pace ”.

Enrico Borghi
candidato alla camera dei Deputati elezioni 24 e 25 febbraio 2013

Ufficio Stampa Pd VCO

Calma e gesso

Un fantasma si aggira per i mercati (quelli paesani e rionali, gli unici che frequento, visto che gli altri li lascio volentieri ai candidati liberisti), negli incontri alle Case del Popolo, nelle serate coi cittadini nelle valli. E’ il fantasma della “rimonta” berlusconiana, alimentato con grande sapienza mediatica sia dagli agit prop televisivi del Cavaliere che dalla batteria dei quotidiani del capitalismo italiano, tutta impegnata nella trafelata operazione di rianimare Mario Monti dai suoi livelli asfittici.

Sulla base di questa ennesima narrazione che sostituisce alla realtà effettiva quella virtuale, il centrosinistra sarebbe un’armata ormai allo sbando, mentre il Cavaliere avrebbe innescato la freccia pronto a tagliare primo il traguardo del 25 febbraio.

E sulla scorta di questo, giù articoloni di autorevoli editorialisti che già non ci avevano azzeccato nulla sulle previsioni della crisi economica, ispirati commenti sulla lettera della rimonta scritta dal marketing berlusconiano presentata come se fosse il proclama della vittoria del generale Diaz, e ovvie salaci battute dei comici di cabaret che sembrano essere diventati (probabilmente per l’insipienza dei maitre-à-penser) i guru mediatici che ispirano le folle! Tutti a discettare sulla “sindrome Dorando Petri” del centrosinistra.

Peccato che la realtà sia un’altra! E non solo perché scarpinando in questi giorni –per la verità senza grandi compagnie della destra e dei grillini- non colgo una folla di elettori invocare il ritorno di Berlusconi, anzi nell’elettorato di destra col quale mi confronto si avverte la sensazione di un fastidio per l’eterno ritorno del sempre uguale anziché la proposizione di una candidatura diversa e giovane dopo vent’anni di monopolio assoluto.

Ma anche perché –lo ha fatto acutamente osservare Stefano Menichini su Europa- le circostanze di questa campagna elettorale sono profondamente diverse sia dal 1994 che dal 2006 (le due campagne su cui si è inventata la narrazione propagandistica della rimonta). La presenza sul campo di almeno tre competitor aggiuntivi a “Italia Bene Comune” e alla destra berlusconiana, se non quattro se ci vogliamo aggiungere Giannino, spariglia tutta l’operazione rimonta, la quale per funzionare aveva bisogno di uno schema totalmente bipolare nel quale il recupero degli elettori indecisi o delusi dovesse convogliarsi esclusivamente sul Cavaliere.

Oggi, invece, a questo elettore si propongono anche Monti, Ingroia, Grillo e Giannino, determinando una diluizione di consensi tale da rendere impervia –se non impossibile- l’operazione sorpasso. E levando pure dal tavolo Ingroia, nel serbatoio dove in passato Berlusconi attingeva a piene mani oggi pescano almeno in tre.

Elezioni vinte per noi, dunque? Nemmeno per sogno. Sarà bene che non ci caliamo mai, neppure per un istante, nella boria supponente di chi pensa di aver già regolato tutti i conti. Anzi, al contrario, serve un lavoro capillare, costante e quotidiano proprio per smentire le interessate bufale mediatiche che in queste ore stanno circolando.

Però calma e gesso, e andiamo avanti. Perché queste elezioni significano anche l’emancipazione definitiva dal modello culturale e politico berlusconiano, che per noi significa anche la capacità di scrollarci di dosso ogni complesso nei confronti di questo Dorian Gray della politica, lasciarlo definitivamente al suo destino e acquisire fino in fondo la fiducia di essere capaci di cambiare in meglio l’Italia.

Il punto politico vero, oggi, è la quantificazione della nostra maggioranza al Senato, ed è proprio per evitare l’autosufficienza del centrosinistra che è stata lanciata questa campagna mediatica, funzionare a far ritornare a galla i professionisti dell’inciucio e dei papocchi che nell’Italia del gattopardo da sempre prosperano (ed è davvero clamoroso che un europeista convinto come Mario Monti stia dando sponda a questa operazione che vuole riportare indietro le lancette della storia italica, quando invece servirebbe finalmente un bipolarismo mite e compiuto).

Avanti, allora. Con serenità e determinazione. Facciamo in modo che alle favole, alla fine di questa storia, ci credano soltanto i favolieri.

Enrico Borghi
candidato alla camera dei Deputati elezioni 24 e 25 febbraio 2013

Ufficio Stampa

Pronto il depliant Pd del VCO per il voto del 24 e 25 febbraio

Potete scaricare, cliccando qui, il depliant elettorale prodotto dal Partito Democratico del VCO.
Otto pagine agili e semplici (e speriamo che vi piaccia) con alcune indicazioni di programma per il nostro territorio, i nostri due candidati con il loro curriculum  e le semplici istruzioni su come votare il 24 e 25 febbraio.
Il depliant sarà distribuito attraverso per il porta a porta dei volontari Pd che, dalle prossime settimane, busseranno alla casa di molti cittadini del VCO. 

Il Ministro e l’ambulanza

Tra le perle di questa campagna elettorale mediatica entrerà certamente di diritto la “gita” ossolana del ministro della sanità Renato Balduzzi, salito in Val d’Ossola con un ambulanza del Movimento 5 Stelle per annunciare al mondo che si sta interessando del futuro del Punto Nascita dell’Ospedale San Biagio di Domodossola.
L’espediente mediatico del ministro, forse reso obbligatorio dall’assenza di folle plaudenti al suo arrivo, induce ad un paio di riflessioni.

La prima di carattere politico. Per quale motivo un esponente di governo, capolista della “Lista Monti” in questa circoscrizione, partecipa ad una iniziativa politica di un movimento a lui alternativo e concorrente come i grillini? Se fossi un elettore di Monti, mi chiederei se il mio consenso è correttamente depositato nelle mani di chi è pronto a questi strani inciuci con un movimento che è decisamente agli antipodi rispetto all’impostazione di “Scelta Civica”. Se fossi un elettore di Grillo, mi chiederei il motivo per il quale il movimento è giù pronto ai compromessi e agli accordi senza neanche essere entrato in Parlamento, e per di più con chi viene fieramente avversato in ogni dove. Oppure Balduzzi e Monti non fanno parte di quella “casta” che i grillini con grande veemenza sostengono di voler spazzare via?
La seconda è di merito.
Un ministro che ha avuto un anno di tempo per accorgersi del problema, e che tra un mese non avrà più questa responsabilità, improvvisamente scopre l’esigenza di “approfondire l’istruttoria sul problema delle nascite in montagna”. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Sappiamo che prima non poteva accorgersene, immerso com’era nei tagli operati da lui e dal governo di cui fa parte al sociale e alla sanità pubblica. Ma se vuole dare un seguito alle parole, e non trasformarsi da tecnico in mestierante della politica, il ministro sul punto specifico può fare solo una cosa. Anziché utilizzare la Prefettura di Novara (Novara? Informatelo che il VCO è ancora provincia, per cui può utilizzare Villa Taranto così risparmiamo tutti sulla benzina) per la sua campagna elettorale, faccia un decreto con il quale modifica i parametri minimi dei parti nei territori montani italiani, adeguando i conseguenti protocolli medici, e convochi subito le commissioni sanità del parlamento per farlo ratificare. Così avremo risolto strutturalmente il problema di Domodossola, di Susa, di Cuorgnè e Borgosesia. Altrimenti non prenda in giro gli ossolani e i piemontesi , i quali sulla sanità ne hanno viste di tutte le specie e non sono gonzi per abboccare alle lenze dell’ultima ora.
Il tema della sanità è troppo delicato e serio per essere oggetto di speculazioni di questo tipo. Proprio per questo, come Partito Democratico, dedicheremo a questo argomento una giornata intera della nostra campagna elettorale il prossimo 9 febbraio nel VCO con il senatore Ignazio Marino. Con lui daremo risposte di sistema coerenti e serie ai problemi della sanità (nazionale, piemontese e locale), mettendoci in ascolto di tutti gli operatori e protagonisti del comparto a livello territoriale, e proponendo il nostro modello di sanità pubblica basato sull’universalità delle prestazioni e sulla sostenibilità economica di medio periodo, in alternativa al modello delle destre che smantella il pubblico per aprire la porta al meccanismo americano pre-Obama delle polizze assicurative e dei privati e che sta alla radice anche dei problemi del VCO.

Enrico Borghi
candidato alla camera per il PD

Borghi 2013: il tour comincia dalla valle Antrona.

Inizierà lunedì 28 gennaio, con una serie di iniziative in Valle Antrona, il ‘tour’ del candidato democratico alla Camera Enrico Borghi, in vista delle elezioni politiche del prossimo 24 febbraio.
La Valle Antrona è la più piccola delle vallate ossolane, e per la sua particolare condizione di rarefazione socio-economica e di esiguità demografica è stata ribattezzata la “Cenerentola” delle valli dell’Ossola.
E proprio per questo motivo Enrico Borghi l’ha scelta come prima tappa. “La partenza in valle Antrona – commenta Enrico Borghi – vuole essere esemplificativa della nostra politica, che parte dai più lontani, da quelli che vengono considerati marginali e da quelli che stanno fuori dalle rotte della politica-spettacolo. Partiamo da qui, perché per noi la politica è questo: parlare con la nostra gente all’altezza degli occhi, e far passare il messaggio che ora possiamo cambiare, iniziando proprio da quelle realtà che in passato erano state illuse dal messaggio leghista e ora hanno bisogno di una nuova offerta politica che noi siamo pronti a mettere sul campo con concretezza e senso di prospettiva”.
Il programma delle iniziative prevede alle ore 18 un aperitivo con Enrico Borghi al circolo di Rivera, e poi una serata pubblica aperta a tutta la popolazione alle 21 presso la sala consiliare del municipio di Antrona Schieranco, alla quale Enrico Borghi parteciperà insieme con il capogruppo Pd in regione Piemonte, Aldo Reschigna, il sindaco di Viganella Giuseppe Colombo e il responsabile provinciale enti locali e montagna del Pd, Moreno Minacci.

Ufficio Stampa