La discussione avvenuta oggi in quarta Commissione sulla relazione della società Deloitte sulla riconciliazione tra i bilanci delle Asl e quelli della Regione, che evidenzierebbe un buco vicino ai 900 milioni di euro, è la dimostrazione di come, per precisa scelta della Giunta Cota, invece di far chiarezza si rigirano sempre gli stessi dati.
La riconciliazione tra i bilanci delle Asl e i crediti vantati verso la Regione e i bilanci della Regione, per mandato del centrodestra, non è avvenuta attraverso la certificazione dei singoli bilanci e dei singoli crediti vantati, ma prendendo per buoni i dati forniti dalle aziende sanitarie e dalla Regione.
Questo non aggiunge nulla a quanto si poteva discernere esaminando le cifre, né viene in alcun modo individuato il periodo di formazione del disallineamento tra i bilanci Asl e quelli regionali, anche se a detta dell’assessore Monferino risalirebbe agli anni dal 2004 al 2006. Quindi non interamente attribuibili alla passata amministrazione regionale, come continua a fare in tutte le salse il presidente Cota.
La cosa buffa è che, dopo aver parlato dei risultati della relazione ad organi di stampa e tv, oggi in Commissione è stato chiesto ai consiglieri regionali di firmare un documento che impegna alla riservatezza sulla relazione. Naturalmente non lo abbiamo firmato, la riservatezza è un nostro impegno sempre, dovrebbe esserlo anche per la Giunta. Ma nello status del Consigliere regionale è previsto l’accesso agli atti, e forse una concezione più trasparente dei conti pubblici non nuocerebbe alla amministrazione Cota.
Del resto sul bilancio il centrodestra non ne azzecca una. Ieri l’assessore Quaglia doveva portare in Commissione la spalmatura del cosiddetto fondino per il bilancio 2013. Naturalmente non ce l’aveva, e la Commissione ha discusso di temi minori. Oggi pomeriggio la replica, con l’assessore che non si è neanche presentato e ha fatto sapere di non essere ancora in grado di presentare la spalmatura del fondino. La prima stesura del bilancio risale a settembre, ancora oggi ci sono direzioni importanti (trasporti, istruzione e formazione professionale, politiche sociali) con risorse pressoché azzerate.
Come pensa il centrodestra di approvare entro gennaio il bilancio 2013, se a 20 giorni dalla scadenza non è in grado neanche di discuterlo in Commissione? E’ evidente che quando diciamo che questa maggioranza non è capace a governare, e che il primo responsabile è il presidente Cota, diciamo semplicemente la verità.
DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA, capogruppo Pd in consiglio regionale