Pubblichiamo i comunicati stampa di Enrico Borghi e Aldo Reschigna sul tema.
Sulla vicenda dell’Ufficio delle Entrate di Domodossola, il sindaco di Vogogna e candidato Pd alla Camera interviene come segue:
“Va innanzitutto verificato attraverso un incontro col Prefetto se i criteri di riorganizzazione degli uffici periferici, seguiti dall’Agenzia delle Entrate, siano stati oggettivi su tutto il territorio nazionale. Non si comprende, infatti, per quale motivo tali provvedimenti riguardino solo realta’ piemontesi e venete.
In secondo luogo, a mio avviso e’ possibile coinvolgere la neonata Unione Montana dei Comuni delle Valli Ossolane, affinche’ si possa studiare un meccanismo analogo a quello che abbiamo messo in pratica in occasione della paventata soppressione del servizio del Giudice di Pace. Dobbiamo infatti garantire la permanenza del servizio, soprattutto a sostegno delle fasce più’ deboli della cittadinanza che ricorrono a tali uffici per risolvere numerose problematiche connesse con le problematiche di natura finanziaria”.
Enrico Borghi
In relazione all’informazione della direzione centrale dell’agenzia delle entrate, che prevede la chiusura di sei uffici territoriali in Piemonte nella prossima primavera, questa mattina ho incontrato la direttrice regionale dell’agenzia dell’entrate in merito alla chiusura dell’ufficio di Domodossola, prevista per il 4 marzo prossimo.
Nel corso dell’incontro ho manifestato la forte preoccupazione per il progetto di chiusura di sei uffici territoriali delle entrate in tutto il Piemonte. Su questo tema torneremo la prossima settimana in Consiglio regionale con un apposito ordine del giorno. Non c’è stata disponibilità a riguardo.
Nel caso specifico di Domodossola, è stata confermata la chiusura di tutte le attività di back office (controllo e gestione attività) ed è stata manifestata la disponibilità a garantire attraverso un accordo con le amministrazioni locali tutti i servizi di front office direttamente rivolti alla popolazione.
Su questo tema ritengo opportuno che gli amministratori locali si facciano promotori di una iniziativa con la direzione regionale, anche perché la vicenda dell’ufficio di Domodossola ripropone l’esigenza di ritornare a lavorare nel VCO attorno al mantenimento degli uffici statali, in questo momento assolutamente incerto.
La mancata approvazione da parte del Parlamento dei provvedimenti tesi alla riorganizzazione delle Province non può determinare una interruzione del confronto nel VCO, cosa che purtroppo è invece avvenuta in sede di amministrazione provinciale a partire dai mesi scorsi.
Non possiamo aspettare che il nuovo Parlamento riprenda a discutere di riorganizzazione delle Province per poi magari scoprire conseguenze fortemente negative sul mantenimento degli uffici statali a livello locale. Non possiamo arrivare a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Da qui il mio forte appello alla Provincia del VCO perché riprenda il lavoro incautamente interrotto.
Aldo Reschigna