Con riferimento agli avvisi di garanzia recapitati ai consiglieri regionali piemontesi legati all’inchiesta sui rimborsi, il capogruppo regionale Aldo Reschigna ha annunciato che rimetterà il mandato.
Conosco, e non sono l’unico, la storia personale, amministrativa e politica di Aldo Reschigna, e ho avuto modo di constatare la sua personale correttezza e serietà che sono convinto riuscirà a dimostrare nella circostanza.
Auspico vivamente, in omaggio ai principi garantisti secondo i quali l’avviso di garanzia non è una condanna, ma una tutela dell’indagato, che questa vicenda non venga usata per regolamenti di conti politici interni.
Pertanto, nel pieno rispetto dei ruoli e dell’autonomia del gruppo regionale, invito il gruppo regionale e la segreteria regionale a respingere le dimissioni di Aldo Reschigna dal ruolo di capogruppo.
Nel contempo, esprimo a tutti i miei colleghi di partito che hanno ricevuto l’avviso di garanzia un sentimento di amicizia e vicinanza, nonchè la più totale e incondizionata fiducia nella Procura di Torino e nel procuratore dottor Giancarlo Caselli nella certezza che tutti i fatti saranno riportati nella giusta luce.
Enrico Borghi – deputato Pd
Ufficio stampa