Il comunicato stampa piuttosto criptico con cui l’Asl del VCO annuncia “un importante progetto di revisione dei servizi dell’emergenza nel territorio provinciale”, parlando di “profonda riorganizzazione”, della necessità “di recuperare risorse umane” e di “carenza di personale ulteriormente acuitasi per il recente blocco del turn over”, in realtà vuol dire una cosa molto precisa: se non cambia qualcosa è a fortissimo rischio, direi a quasi certezza di chiusura, il DEA plurisede che coinvolge gli ospedali di Verbania e quello di Domossola.
Questo significa per il VCO un unico DEA e quindi un declassamento forte di uno dei due ospedali e la fine dell’ospedale unico plurisede.
Mi pare una prospettiva inaccettabile per chi come me si occupa della cosa pubblica e per tutti i cittadini del VCO che dovranno pagarne le conseguenze. E’ ancora una volta il segno dell’incapacità della Giunta regionale di gestire in modo efficace un sistema delicato e fondamentale come quello sanitario.
A tre anni dal suo insediamento viene certificata l’incapacità di Cota di riformare seriamente la sanità garantendo il sistema dei servizi. Il blocco del turn over del personale sanitario, applicato in questo modo generalizzato e indiscriminato, produce guasti irreparabili come quelli che coinvolgono il DEA plurisede.
A questo punto occorre che contro l’ipotesi di chiusura il VCO esprima con molta nettezza e forza la propria contrarietà. Una soluzione c’è, occorre però che la Giunta regionale, gli assessori al personale e alla sanità, si rendano conto della gravità di quanto sta succedendo al DEA e, di fronte a una ipotesi inaccettabile, concedano come è previsto la deroga per le assunzioni di nuovo personale in grado di garantire il funzionamento del servizio sulle due sedi di Verbania e Domodossola.
Noi faremo tutto il necessario perché questa deroga venga concessa.
Nell’immediato chiedo che il Direttore generale, prima di ogni atto, convochi le rappresentanze dei sindaci, i consiglieri regionali e il parlamentare del VCO perché il confronto non sia chiuso in una stanza.
Aldo Reschigna, capogruppo PD in consiglio regionale