La serata di ieri, “VERBANIA : niente paura”, racconta l’unica possibilità per la politica: l’apertura è la chiave di ogni possibile percorso di successo.

La serata di ieri sera,VERBANIA:Niente paura!, racconta l’unica possibilità per la politica: l’apertura è la chiave di ogni possibile percorso di successo.

Partecipazione alta e di livello, contenuti interessanti, voglia di fare e passione sono stati gli elementi che hanno contraddistinto l’iniziativa di ieri a Villa Olimpia.

Il Partito Democratico di Verbania in vista delle amministrative2014 hascelto di condividere, aprire, studiare proposte al di fuori delle solite quattro mura.

E ieri sera lo si è fatto: incontrando persone, idee, tastando il polso di una società che preferisce esserci anziché soccombere.
Infatti, non c’è stato il tempo per i lunghi silenzi, subito Stefano, ingegnere, ci porta nel vivo di proposte per una città attenta all’energia, alla mobilità sostenibile, alla cultura e all’Europa; Giacomo richiama il valore dell’integrazione tra le amministrazioni pubbliche ed il vivo tessuto sociale di Verbania con un occhio di riguardo al lavoro per i giovani; poi Angelica che vuole più responsabilità del singolo come ingrediente fondamentale per rinnovare l’orgoglio di appartenenza ad un progetto; così Alessandra, giovane che con l’incertezza della sua età propone un rivoluzionario e certo progetto, fare pagare tutti i parcheggi in cambio di un biglietto giornaliero dell’autobus; Stefania che giustamente ricorda la gravità di una politica troppo attenta agli antagonismi e poco attenta ai giovani; Eugenio che vuole qualità nei candidati prima ancora della capacità di raccogliere voti; Alberto che rilancia il valore delle “nuove facce” e della necessità di una nuova visione del futuro per Verbania; Gianmaria che guarda al metodo come prezioso strumento rivoluzionario perché ti concede di dedicarti al sogno; Luca che ha lasciato Roma in cambio di Verbania vent’anni fa poiché la piccola città dava grandi vantaggi che ora sono andati perduti e bisogna sapere ricreare un buon vivere; Silvia che richiama all’importanza del lavoro nei quartieri per riprendersi con energia e voglia l’amministrazione di una città abbandonata a se stessa; Antonella che vuole rivedere Verbania dare senso al Territorio; Cristiana e Katia, milanesi di nascita e Verbanesi per scelta che discutono delle mille identità di Verbania e Marco che ricorda come i giovani siano sempre troppo spesso lasciati a se stessi, come successo con il caffè delle Rose mentre un’amministrazione deve sapere stare dalla parte dei giovani; Fabrizio che ricorda di imparare a battere i pugni sul tavolo e pretendere di avere ciò che si ritiene giusto.

Ripartiamo da questa certezza: il futuro di Verbania ci sta a cuore. E in quest’ottica lavoreremo nei prossimi mesi. Creando altri momenti d’incontro e di lavoro, durante la Festa Democratica(dal 11 al 21 luglio) e dopo nei quartieri, nei comuni vicini. Vogliamo e dobbiamo generare e raccogliere passione!

Pensiamo che la sfida sia alta, ma c’è in gioco Verbania e vale la pena raccoglierla.

PD, Circolo di Verbania

BORGHI E RESCHIGNA REPLICANO A COTA: “IL PRESIDENTE LETTA NON STA GIOCANDO”

“Il Presidente Letta non sta giocando: oggi presiede il Consiglio dei Ministri, poi partira’ per Gerusalemme per una delicata missione internazionale e di seguito sara’ a Bruxelles per il Consiglio Europeo.
Nel frattempo, i suoi collaboratori e i parlamentari piemontesi democratici lavorano concretamente per risolvere i problemi dell’amministrazione regionale da lui presieduta. Per cui la sua polemica e’ del tutto fuori luogo, oltre che poco rispettosa degli assetti istituzionali.
Che il governo Letta sia attento e concreto alle istanze piemontesi lo dimostrano due fatti concreti: lo stanziamento di 150 milioni di euro per pagare i debiti piemontesi sul trasporto pubblico locale, fatto nella legge di conversione del decreto “paga debiti P.A.”, e l’anticipazione di liquidita’ di 200 milioni per la sanita’ piemontese fatta con decreto la scorsa settimana. Cota pensi a spendere meglio i fondi che gli sono stati messi a disposizione, e se possibile a non fare altri debiti, anziche’ innescare polemiche sterili. E magari concepisca in modo piu’ rispettoso anche la delegazione parlamentare piemontese, che non e’ chiamata a ratificare notarilmente le scelte da lui compiute”.
Cosi’ Enrico Borghi, deputato piemontese democratico, replica al Presidente della Regione Piemonte on. Roberto Cota che sulle pagine dei giornali piemontesi oggi polemizza con il Presidente del Consiglio in merito ad una richiesta di incontro.
Cota, oltre a essere un presidente inesistente, è anche un presidente ingrato e come tale incapace di garantire gli interessi del Piemonte. I parlamentari piemontesi del PD, sulla vicenda sanità, hanno deciso di tutelare gli interessi dei piemontesi piuttosto che trasformarla in una battaglia politica contro Cota.
Cota, con la sua risposta, dimostra di non saper mettere al centro della propria azione gli interessi della comunità piemontese, ma di pensare solo agli interessi politici del suo partito.
Ce lo ricordiamo supino al governo Berlusconi-Bossi, incapace di rialzare la testa. Oggi, nel momento in cui la Lega nord non è più nel governo nazionale, diventa falsamente portatore degli interessi del Piemonte contro Roma.
Quando poi parla di debito della Regione, Cota si ricordi che lui, in tre anni, è riuscito a produrre disavanzi per oltre 1150 milioni di euro, come dimostrano i dati del rendiconto 2012 approvato dalla sua Giunta. Un risultato di cui ci si può proprio vantare.
Dichiariazione di Aldo Reschigna, capogruppo PD in consiglio regionale