Il modo in cui Cota ha liquidato la vergognosa uscita del vicepresidente del senato Calderoli dimostra la sua insensibilità ai valori fondamentali della convivenza civile, come il rispetto delle persone.
Il clamore costruito intorno alla manifestazione nazionale della Lega nord del 7 settembre contro lo ius soli, e la rivendicazione del suo svolgimento a Torino, città che ha nel profondo del suo Dna il senso del vivere civile, dimostrano come la Lega nord e Cota, di fronte al crollo della loro credibilità politica, sono alla disperata ricerca di occasioni per dimostrare che esistono.
Condurre una dura battaglia contro il legittimo diritto di essere riconosciuti come cittadini italiani da parte di persone che nascono sul territorio italiano è la dimostrazione del livello di confusione che hanno raggiunto e di quanto alta sia la loro incapacità di comprendere i reali problemi che attraversano la società piemontese e italiana.
Oggi è difficile trovare persone ragionevoli che non riconoscano che questo problema deve essere affrontato e che non rappresenta alcun pericolo per l’Italia e i suoi cittadini.