Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione, primo firmatario il capogruppo PD Aldo Reschigna, sul ripristino dell’indennità speciale di cui godono i transfrontalieri che perdono il lavoro in Svizzera. La mozione è stata sottoscritta anche dai colleghi Cattaneo, Marinello e De Magistris.
“Sono oltre 6.000 i lavoratori piemontesi, i cosiddetti “transfrontalieri”, che ogni giorno varcano i confini della nostra regione per andare a lavorare in Svizzera”, spiega Reschigna. “Un numero cresciuto notevolmente negli ultimi anni, ma che oggi sono i primi ad essere espulsi da un mercato del lavoro, quello svizzero, estremamente flessibile, che risente della crisi internazionale”.
“Proprio a tutela di queste situazioni, un accordo italo-svizzero diventato legge nel 1997, permetteva il pagamento di una indennità di disoccupazione speciale, da parte dello stato italiano, con risorse fornite dalla Svizzera. Una condizione importante per tutti i lavoratori transfrontalieri che sono soggetti alle forti fluttuazioni del mercato del lavoro svizzero”.
“L’anno scorso la legge Fornero sul mercato del lavoro congelò la disoccupazione speciale per i transfrontalieri, assegnando loro quella ordinaria, ma il fondo speciale costituito dai trasferimenti del governo svizzero venne congelato e non può essere utilizzato per altri scopi. Il risultato è che i transfrontalieri attualmente hanno un trattamento peggiore rispetto alla disoccupazione speciale e gravano totalmente sull’Inps, che non può utilizzare i fondi svizzeri.Una situazione paradossale, che deve essere sanata”.
“Per questo”, conclude Reschigna, “la mozione impegna la Giunta regionale affinché intervenga presso il Ministero del Lavoro perché garantisca la piena applicazione della legge che concede i trattamenti speciali di disoccupazione ai lavoratori transfrontalieri rimasti disoccupati e separi il fondo destinato al trattamento speciale di disoccupazione per i transfrontalieri”.