A rappresentare la posizione del Partito Democratico sul tema “frontalieri e’ intervenuto, insieme con il deputato varesino on. Daniele Marantelli, il deputato ossolano on.Enrico Borghi (clicca qui per vedere il video).
L’aula di Montecitorio e’ infatti stata impegnata, nella mattinata di ieri, per l’avvio della discussione sulle mozioni che i vari gruppi parlamentari hanno presentato per sollevare di fronte al paese le problematiche dei lavoratori frontalieri e per impegnare il governo su una serie di provvedimenti.
“Ci sono due profili da considerare -ha detto in aula il parlamentare del VCO-. Il primo e’ quello relativo al lavoro trans frontaliero, sul quale il Pd ha una posizione chiara e dice “niente scherzi” sul fondo per l’indennità di disoccupazione, che deve esse assicurato al comparto nella sua totalita’ senza interpretazioni o giochi burocratici. Vanno poi considerate altre questioni, quali il tema del riconoscimento dei titoli di studio, lo status giuridico dei lavoratori, il problema del lavoro autonomo sottocosto, i collegamenti stradali e ferroviari con la Svizzera da sistemare e potenziare”.
“Il secondo profilo -ha continuato l’on.Borghi- e’ il tema politico piu’ generale che circoscrive il problema, e cioe’ la necessita’ della riapertura dei negoziati bilaterali Italia-Svizzera e il rischio che i diritti dei lavoratori e dei territori trans frontalieri vengano bruciati sull’altare della trattativa e della ragion di Stato. Ci sono questioni nodali sul tappe: la revisione della convenzione contro la doppia imposizione, la revisione dell’accordo bilaterale del 1973 con la richiesta del Canton Ticino di diminuire le rimesse fiscali e il perimetro dei comuni di confine, le strategie di sviluppo tra Italia e Svizzera nel quadro del nuovo periodo di programmazione comunitaria 2014/2020 e della Macroregione Alpina, fino ai corridoi TEN-T del Sempione e del Gottardo”.
“Per questo -ha concluso il deputato piemontese- chiediamo che la nostra mozione, che impegna tra l’altro il governo a realizzare lo Statuto dei Lavoratori frontalieri, venga approvata prevedendo anche l’inserimento dei rappresentanti dei territori nel comitato paritetico e stabilendo l’insediamento della sezione bilaterale di amicizia italo-elvetica in sede parlamentare.
Lavoratori e territori frontalieri non potranno e non dovranno essere usati come carne da cannone nel quadro della trattativa tra Stati, e il Parlamento italiano e la maggioranza che regge il governo Letta intende garantirli”.
La mozione, che dovrebbe trovare una convergenza anche della Lega Nord che ha presentato un proprio testo, dovrebbe essere approvata entro la fine della settimana.
Esprime soddisfazione anche Antonella Trapani, segretario Pd del Vco che sulla vicenda commenta:“Quanto avvenuto oggi in Parlamento è il primo concreto passo dell’impegno che il Partito Democratico del Vco, attraverso il deputato on. Borghi, porta avanti per garantire un equo trattamento ad una consistente risorsa economica rappresentata dai frontalieri per il nostro territorio.
Per questo riteniamo che la mozione portata in Parlamento nel suo complesso, ed in particolare la possibilità per i rappresentanti del territorio di partecipare agli incontri bilaterali, sia un passo avanti verso la risoluzione dei problemi” commenta il segretario Pd Vco Antonella Trapani, ed aggiunge“ Per consolidare l’attenzione che il PD Vco rivolge ai frontalieri organizzeremo un convegno, invitando i rappresentanti delle provincie lombarde e svizzere, e speriamo in quell’occasione di porre l’accento, non solo sulle questioni ancora irrisolte ma di mostrare anche gli effetti positivi dell’azione congiunta tra territorio e governo.”