Abbiamo la possibilità di ridisegnare l’offerta sanitaria del nostro territorio ma alcuni amministratori non la vogliono cogliere. Questo dovrebbe stupirmi? No, questo no.
Mi stupiscono invece le dichiarazioni del Sindaco Cattrini, primo porta voce di questo arroccamento difensivo, che basandosi sulla sua personale convinzione che qualcuno ha già preso la sua decisione sugli ospedali del Vco e indicando nel Pd il padrone cattivo che lo ha imbavagliato si esclude dalla discussione e più che un disobbediente oggi, posso dire che lo è stato fino a ieri.
Lo è stato quando il partito gli ha chiesto di non chiudersi alla discussione e di sedersi al tavolo, quando gli ha chiesto di adoperarsi per mantenere i contatti con i resto del Vco e in ultimo quando rifiuta di contribuire ad un progetto per il futuro della nostra medicina territoriale definendolo “solo chiacchere”.
Non mi sorprende che a seguirlo siano gli amministratori di centro destra dell’Ossola e che cerchino l’appoggio dell’opinione pubblica mettendo anche loro sul piatto delle inconsistenti dimissioni, mentre propongono di affidarsi alla Sanità privata lombarda e che tutto bisogna fare fuorché migliorare i servizi ai cittadini perché, se arrivassero dei risultati positivi poi come me la mettiamo con il consenso elettorale?
No. Quest’ultima parte non mi stupisce, anche perché siamo abituati alla contrapposizione politica misera e triste che si pratica in questo paese, la destra conservatrice si contrappone ad una forte volontà di riforma portata avanti in prima linea dal Partito Democratico. Parlando personalmente con il Presidente Chiamparino ho avuto rassicurazioni ulteriori, anche se non ne sentivo il bisogno, sul fatto che non c’è stata alcuna decisione sul Dea del Vco e che gli sforzi e le dolorose scelte fatte in questi mesi per rimettere i conti della sanità regionale in ordine stanno dando i primi frutti.
Mentre in questi mesi tutti si cimentavano nella pratica dell’attacco mezzo stampa il PD ha investito le sue energie nella stesura di un progetto sperimentale per il VCO riguardante l’assistenza integrata, per coprire e rispondere finalmente ad una grande richiesta di nuovi bisogni assistenziali, per dare risposte concrete alle piccole e grandi necessità sanitarie e non per forza ospedaliere che arrivano dai nostri cittadini.
Qualcuno dice che non si può affrontare questo argomento se non è definito prima dove sarà collocato il DEA. E qui commette il nostro stesso errore comunicativo iniziale. Noi già oggi parliamo impropriamente di DEA, perché non trovando risposte adeguate come cittadini andiamo in ospedale e magari ci lamentiamo per la lunga attesa, non immaginando che stiamo aspettando perché non siamo un’emergenza, perché avremmo bisogno di un pronto soccorso o di un punto sanitario intermedio.
Questi si definiscono accessi impropri!
Dai qui il ribaltamento, riduciamo gli accessi impropri, rispondiamo ai nuovi bisogni di salute ed emergerà con più chiarezza anche la soluzione per l’emergenza e la sua gestione in ospedale senza dare al cittadino, all’amministratore pubblico, quella infelice sensazione di esser abbandonato, di esser oggetto di ingiustizie e differenziazioni tra territori.
Abbiamo il tempo necessario per costruire un progetto su basi economiche stabili. A tal proposito è arrivata in questi giorni una lettera dell’Assessore Siatta indirizzata ai sindaci in cui si avvia la prima interlocuzione su questo argomento, un segnale importante, una attenzione che il Pd ha cercato con insistenza, senza minacce, ma con la forza e la determinazione di chi ha delle idee da proporre per costruire finalmente quel futuro di cui si è tanto sentito parlare, ma che non ha trovato una classe dirigente all’altezza della sua realizzazione.
Oggi bisogna scegliere: andiamo avanti con i vecchi metodi, con la debolezza delle rivendicazioni e dei ricatti istituzionali (se poi per dimissioni si intende che si andrà nel proprio consiglio rimettendo il mandato da sindaco… non si è neppure capaci di andare fino in fondo nella protesta!), delle divisioni territoriali o portiamo avanti in maniera compatta come Vco un progetto per i cittadini, per gli anziani affetti da malattie croniche, per traumatizzati che necessitano un percorso di cura post operatorio efficace, per i disabili mentali e le loro famiglie, per le madri che hanno bisogno di risposte a tutte le ore del giorno? Come si fa a dire che chi vuole discutere di questo è un succube del partito? Chi vuole discutere di questo è un amministratore che ha a cuore il futuro dei suoi cittadini senza distinzione di appartenenza politica. Certo per ottenere risultati positivi bisogna rimboccarsi le maniche, bisogna lasciare le sensazioni da parte e allargare la discussione, informare correttamente i cittadini perché nessuno di loro sarà lasciato solo.
Cambieremo la sanità del Vco grazie al lavoro di squadra, alla collaborazione di amministratori e operatori, e all’impegno di chi sa quanto sia importante lavorare per ottenere un risultato importante come quello che ci siamo dati.
Antonella Trapani
Segretario Provinciale