Il Tar del Piemonte ha respinto il ricorso contro la lista regionale “Chiamparino Presidente”, le liste provinciali del Partito Democratico a Cuneo e “Chiamparino per il Piemonte” a Torino perché hanno superato la prova di “resistenza“, la quale ha certificato che le firme per la presentazione di queste liste, al netto di quelle contestate, erano, a norma di legge, in numero sufficiente.
L’elezione di Chiamparino risulta, quindi, legittima anche dal punto di vista formale, oltre che da quello politico grazie ai 1.057.031 piemontesi che lo hanno votato.
Rimane aperta la vicenda sulle firme per la lista PD di Torino che speriamo sia presto chiarita ma che, anche nel caso estremo di un suo annullamento, lascerebbe intatta la legittimità dell’elezione di Chiamparino, visto che anche sottraendo i voti presi dalla lista Pd nella circoscrizione di Torino dal totale, Chiamparino avrebbe comunque vinto con un margine sul candidato Picchetto di 189.117 voti.
Fatta questa doverosa precisazione, per sgombrare il dubbio, non ci sono stati né brindisi né festeggiamenti.
Questa vicenda ci ha feriti. Ha ferito i tanti militanti che nel rispetto delle regole hanno raccolto e chiesto la sottoscrizione alle liste del PD del VCO e del “Listino”, hanno sostenuto le iniziative in campagna elettorale e seguito il primo faticoso anno di questa giunta regionale.
Siamo tuttavia felici di augurare al Presidente buon lavoro per i prossimi anni di legislatura.
Questo primo anno ha segnato una sostanziale discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti, necessaria per risanare nel profondo i conti di questa Regione, avviando le basi per un rilancio complessivo del Piemonte. Ora andremo avanti con l’obiettivo di chiudere alcune importanti riforme e avviare le basi di un concreto rilancio economico, senza sottovalutare le difficoltà ma riprendendo le parole di ieri del Presidente Chiamparino: “questo ci consente di guardare con serenità e fiducia al futuro”.
L’elezione di Chiamparino risulta, quindi, legittima anche dal punto di vista formale, oltre che da quello politico grazie ai 1.057.031 piemontesi che lo hanno votato.
Rimane aperta la vicenda sulle firme per la lista PD di Torino che speriamo sia presto chiarita ma che, anche nel caso estremo di un suo annullamento, lascerebbe intatta la legittimità dell’elezione di Chiamparino, visto che anche sottraendo i voti presi dalla lista Pd nella circoscrizione di Torino dal totale, Chiamparino avrebbe comunque vinto con un margine sul candidato Picchetto di 189.117 voti.
Fatta questa doverosa precisazione, per sgombrare il dubbio, non ci sono stati né brindisi né festeggiamenti.
Questa vicenda ci ha feriti. Ha ferito i tanti militanti che nel rispetto delle regole hanno raccolto e chiesto la sottoscrizione alle liste del PD del VCO e del “Listino”, hanno sostenuto le iniziative in campagna elettorale e seguito il primo faticoso anno di questa giunta regionale.
Siamo tuttavia felici di augurare al Presidente buon lavoro per i prossimi anni di legislatura.
Questo primo anno ha segnato una sostanziale discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti, necessaria per risanare nel profondo i conti di questa Regione, avviando le basi per un rilancio complessivo del Piemonte. Ora andremo avanti con l’obiettivo di chiudere alcune importanti riforme e avviare le basi di un concreto rilancio economico, senza sottovalutare le difficoltà ma riprendendo le parole di ieri del Presidente Chiamparino: “questo ci consente di guardare con serenità e fiducia al futuro”.
Antonella Trapani
Segretario provinciale PD
Segretario provinciale PD