Archivio mensile:Dicembre 2015
Buone feste: non perdiamo la nostra passione.
Carissima / carissimo,
siamo alla conclusione di un anno in cui abbiamo sistemato molti mattoni finalizzati alla costruzione di una politica all’altezza di una società “complessa”, ovvero una società al cui interno devono convivere differenti e numerose culture con dottrine filosofiche ,religiose e morali non omogenee. Abbiamo avviato una fase di riforme che ha reso il nostro elettorato inquieto, per la natura certo di alcuni provvedimenti, ma soprattutto per la velocità con la quale sono state votate e trasformate in leggi.
Dopo un lungo periodo di tira-e-molla politico in cui tutto andava cambiato ma poco o nulla cambiava siamo di fronte all’incertezza del cambiamento, reale, che abbiamo contribuito fortemente a realizzare e, questo, lo comprendo bene ci interroga, ci rende incerti.
Sarà la ricerca di nuove certezze, di risposte e di nuove domande, la forza che metteremo in campo per il 2016 perchè la nostra sfida più grande rimane il progresso sociale. Lo otterremo restituendo la passione di fare politica, un compito già di per sé laborioso, e reso ulteriormente difficile dal clima e dalle espressioni di accentuata e preoccupante antipolitica che caratterizzano questo nostro tempo.
La sfiducia e il distacco che non pochi cittadini vivono nei confronti delle istituzioni pubbliche ci devono stimolare nel tentativo quotidiano di rinsaldare un rapporto, che continua invece – si direbbe – a scucirsi e ad allargarsi.
“Politica” è una nobile parola, che racconta un compito alto, ma rischia di non essere più riconosciuta tale, e anzi vituperata, perché identificata con una “casta” o “addirittura con la sete di profitto” o il “guadagno di una posizione di potere”.
In questo anno che sta per chiudersi voi, iscritti ed elettori del Partito Democratico, avete invece mostrato quanto la nostra a comunità sia importante e l’impegno che mettete nel rappresentare e nel trasmetter agli altri le riforme, le leggi, i regolamenti e quant’altro sia legato all’azione politica del Pd e dei suoi rappresentanti, è un bellissimo regalo di Natale e un biglietto di auguri di buon lavoro per il prossimo anno.
Non perdiamo la nostra passione.
Buona Natale e Buon Anno da tutta la comunità del Partito Democratico del VCO
Antonella Trapani
Segr. Pd VCO
25 dicembre 1914: il giorno in cui la guerra si fermò per la “tregua di Natale”
Venerdì 25 dicembre 1914, Belgio, settore settentrionale del fronte occidentale, trincee delle Fiandre, sud di Ypres: fa freddo ed è il primo Natale della Grande guerra.
Nelle trincee contrapposte si affrontano tedeschi da una parte, francesi e inglesi dall’altra. La guerra è iniziata da cinque mesi e i combattimenti si sono rapidamente trasformati in una logorante guerra di posizione, anche se molti sperano ancora che il conflitto si possa risolvere in pochi mesi.
Le cose andarono diversamente e intorno alla città belga di Ypres si combatté ininterrottamente per tutti i cinque anni della Prima Guerra mondiale.
Soltanto in questo luogo al confine con la Francia, tra il 1914 e il 1918, persero la vita 500 mila inglesi e altrettanti tedeschi. Una gran parte dei caduti di quella guerra che portò alla morte oltre 9 milioni di combattenti, a cui vanno aggiunte oltre 7 milioni di vittime civili. Nel pieno di questo orrore, nella notte di Natale del 1914, avvenne qualcosa di impensabile: ci fu una tregua.
Non fu ordinata per un accordo tra i comandi dei due schieramenti, fu una tregua spontanea dichiarata dai soldati francesi, inglesi e tedeschi.
La notte di Natale qualcuno nelle trincee si mise a intonare canti della tradizione natalizia e i soldati scoprirono che, pur con parole diverse, si trattava delle stesse melodie. Le luci delle candele furono poste sui bordi delle trincee.
Qualcun altro propose di smettere di sparare.
Sorprendentemente la proposta fu accettata, e i soldati sui due fronti uscirono allo scoperto e si incontrarono nella “terra di nessuno”.
Si parlarono, si strinsero la mano, si abbracciarono, fu celebrata una Messa. La mattina di Natale seppellirono i caduti delle due parti e ci fu una funzione funebre. I soldati fumarono e cantarono insieme, talvolta si scambiarono auguri e doni, capi di vestiario e bottoni delle divise, cibo, tabacco, fotografie degli amici, delle famiglie e ricordi del tempo di pace.
Quanto fu ampia la tregua? Difficile dirlo ma è certo che parecchie centinaia di soldati nella zona intorno a Ypres vi presero parte. Quello che accadde il giorno di Natale non fu il diffondersi rapido di un sentimento di buona volontà lungo le linee, ma piuttosto una serie di iniziative individuali intraprese in luoghi e tempi diversi. In altre parti del fronte occidentale non ci fu alcuna tregua.
E nella maggior parte dei casi il “cessate il fuoco” durò soltanto due o tre giorni, mentre in altri casi proseguì fino al nuovo anno. Le lettere arrivate fino a noi raccontano, ad esempio, che fu più facile per i soldati inglesi entrare in contatto con i reggimenti composti da soldati sassoni o bavaresi.
I prussiani furono più restii ad accettare la tregua, e talvolta non la rispettarono, aprendo il fuoco sui soldati nemici .
Un caporale tedesco,con il compito di staffetta porta ordini, che aveva passato la notte nei sotterranei di un’abbazia vicino a Ypres, quando seppe che alcuni dei compagni avevano stretto la mano agli inglesi, scrisse nel suo diario: «Dove è andato a finire l’onore dei tedeschi?».
Il diario sarebbe stato pubblicato alcuni anni dopo, con il titolo Mein Kampf, e il nome del suo autore era Adolf Hitler.
La reazione dei comandi superiori fu furiosa.
Avevano previsto tutto, eccetto l’imponderabile, e cioè il fattore umano. Il nemico, l’uomo che quei soldati avevano davanti, e che in quella mattina di Natale guardavano negli occhi, era in tutto e per tutto riconosciuto come uno di loro.
Così si svolse un episodio di umanità in mezzo agli orrori della guerra, fonte di meraviglia e di ispirazione per molti.
Ma tra questi non figurava il caporale Adolf.
Marco Travaglini
Ritorna lo sconto fiscale alla pompa per le zone di confine
Il provvedimento, votato ieri pomeriggio, rifinanzia il provvedimento originario (che si allega alla presente) con il quale lo Stato concedeva alle zone di confine con la Svizzera- sulla base di specifiche leggi regionali che regolano le modalità- uno sconto fiscale alla pompa al fine di rendere competitive le stazioni di frontiera ed evitare in tal modo una perdita di gettito fiscale derivante dalla scelta degli automobilisti di usufruire delle stazioni di servizio svizzere.
La particolarità dell’emendamento, che ora entrerà nel testo finale della legge che sarà votata entro Natale dal Parlamento, consiste nella stabilizzazione del contributo per lo sconto alla pompa, che diventa di 3 milioni fissi all’anno a decorrere dal 2016.
Spettera’ poi alle Regioni stabilire le modalità operative del nuovo provvedimento, destinato ad essere applicabile nelle zone di confine dell’Ossola e del Verbano.
Soddisfazione viene espressa dall’on. Enrico Borghi, uno dei presentatori dell’emendamento: “stiamo lavorando intensamente in queste ore alla legge di stabilità -commenta Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera- e siamo in seduta fiume da quattro giorni, e all’interno di questo lavoro stiamo dando corpo a importanti provvedimenti, fra i quali anche questo che ripristina condizioni di equità per i territori di confine che assicura peraltro un maggior gettito fiscale per lo Stato. Mi auguro che le Regioni si attivino celermente per dare attuazione alla normativa, non appena sarà diventato legge”
Licenziamenti alla Lagostina e il futuro industriale ad Omegna
Credo che le ultime notizie sulla Ditta Lagostina impongano riflessioni più ampie, su quanto sta accadendo da anni, al tessuto industriale della Nostra Città.
Partendo dalla questione dei 4 licenziamenti individuali portati avanti dalla Lagostina, il Partito Democratico, consapevole della delicatezza della situazione, auspica un costante dialogo tra le parti sociali e l’azienda, oggi e in futuro, detto questo, il vero interrogativo che ci dobbiamo porre tutti, è cosa succederà all’industria Omegnese?
Ritengo che le dichiarazioni della Ditta Lagostina a supporto della loro scelta di ristrutturazione, siano molto preoccupanti, perché ancora una volta sentiamo parlare di difficoltà, calo produttivo e riduzione dei costi, omettendo qualsiasi riferimento al futuro dell’azienda, o peggio, a futuri investimenti per la stessa.
Consapevoli del fatto che anche grandi marchi Omegnesi come Alessi, stanno usufruendo della Cassa integrazione da molto tempo, credo sia fondamentale, che l’amministrazione mantenga un contatto diretto e costante con le realtà industriali della Città, al fine di capire fino in fondo, quale sviluppo produttivo potrà avere Omegna.
Ricordo che per quanto sia giusto investire le proprie risorse sulla trasformazione della Nostra Città, da industriale a turistica, non dobbiamo dimenticare le Nostre origini e combattere fino in fondo per mantenere le realtà industriali esistenti, aiutandole e convincendole a investire a Omegna, quindi, anche se consapevole del fatto che il Comune ha un raggio d’azione limitato, il dialogo e la collaborazione tra chi amministra e chi porta valore aggiunto in Città, restano fondamentali.
Il Segretario PD – Omegna e Cusio,
Alessandro Rondinelli
Aperitivo natalizio del PD
Cari democratici del VCO,
siete invitati, con le vs. famiglie, a partecipare ad un momento conviviale prima delle festività Natalizie.
L’occasione per ritrovarci e farci gli auguri è per Venerdì 18 dicembre presso la Canottieri di Intra (via Ticino 4) alle ore 18’00 per una apericena/merenda sinoira.
Saranno con noi l’on.Enrico Borghi, il segretario del circolo Riccardo Brezza, il presidente della provincia Stefano Costa, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, il vice presidente della regione Aldo Reschigna ed il segretario provinciale Antonella Trapani.
E’ necessario prenotarsi entro giovedi mattina del 17 dicembre: o con una mail a info (chiocciola) partitodemocratico.vb.it oppure ai numeri: 0323 401272 (solo pomeriggio dal lunedì al venerdì), Nicolò 3486841722 o a Riccardo 3481380144.
Costo 10 euro (comprensivo di una piccola quota di autofinanziamento). Organizza il circolo PD di Verbania.
Vi aspettiamo.