Buone notizie in materia di semplificazione e tassazione delle rendite percepite dai lavoratori frontalieri, grazie ad un emendamento presentato dal deputato ossolano Enrico Borghi, capogruppo del Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
La prima notizia riguarda la tassazione di tutte le prestazioni pensionistiche (LPP) -compreso quindi il cosidetto “secondo pilastro” , corrisposte da enti o istituti svizzeri: tali prestazioni saranno tassate nella misura del 5%, anziché secondo l’ordinaria tassazione IRPEF che prevede aliquote progressive per scaglioni di reddito, a partire dal 23% per arrivare al 43% sui redditi più elevati.
La seconda prevede l’esonero dall’obbligo di dichiarare in Italia i conti correnti detenuti all’estero esclusivamente per l’accredito degli stipendi o di altre competenze derivanti da attività lavorative ivi svolte.
L’esonero riguarda anche il coniuge e i famigliari di primo grado eventualmente cointestatari o titolari di deleghe sullo stesso conto.
Soddisfazione per l’esito dell’iter, che ora prevede l’inserimento della misura nel testo finale della manovrina che nelle prossime ore sarà votata dal Camera con probabile voto di fiducia, viene espressa dal presentatore dell’emendamento: “Si tratta di una misura -commenta l’on. Borghi- volta a dare concretezza alla mozione a mia prima firma approvata lo scorso 12 febbraio 2016, che su questo tema aveva detto chiaramente che i redditi da secondo pilastro dei frontalieri sono di natura previdenziale. Nel frattempo erano emerse diverse interpretazioni, e per evitare ingiusti ed impropri aggravi fiscali abbiamo risolto questo tema sotto il profilo legislativo con un lavoro congiunto fatto con il governo e il relatore, on.Mauro Guerra, che ringrazio. Da oggi i lavoratori frontalieri attivi e quelli pensionati hanno certezze in questo campo, e siamo arrivati a questo risultato anche grazie al confronto con le parti sociali e gli enti territoriali, ad iniziare dalla Provincia del VCO che ha ben esercitato la sua funzione riconosciutale dalla legge Delrio in materia di politiche transfrontaliere, a dimostrazione che non si tratta di una riforma fatta solo sulla carta ma di una norma che risponde ad esigenze concrete dei nostri concittadini“.
Archivio mensile:Maggio 2017
Riforma parchi: da pagamento delle royalties fondi in arrivo per i parchi
Sono in arrivo numerosi fondi per i Parchi, e per l’ente di gestione delle aree protette dell’Ossola in particolare, grazie ad un provvedimento votato nel pomeriggio di mercoledi 24 maggio dalla Camera dei Deputati.
Il Parlamento, infatti, nel dibattito attualmente in corso sulla riforma della legge nazionale sui Parchi e le Aree Protette ha introdotto due novità. Dapprima ha stabilito che i titolari di concessioni di derivazione d’acqua, esercitate attraverso impianti per la produzione di energia elettrica in esercizio, di potenza superiore a 100 kW, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, aventi le opere di presa collocate all’interno di aree protette, sono tenuti a versare una tantum all’ente gestore dell’area medesima una somma di ammontare pari, al 10 per cento del canone demaniale relativo alle concessioni medesime a titolo di concorso alle spese per il recupero ambientale e della naturalità” Successivamente ha deciso che il pagamento delle royalties non si applica “agli impianti di produzione energetiche di proprietà dei Comuni del Parco e alle società da essi controllate, alle Amministrazioni separate di usi civici (Asuc), nonché alle cooperative il cui statuto consente l’adesione a tutti i cittadini residenti nei territori interessati, in quanto titolari di concessioni, autorizzazioni o impianti”. L’emendamento aggiunge un comma all’articolo 8 del ddl, che istituisce una sorta di royalies sulle attività ambientalmente impattanti all’interno dei parchi, in particolare su quelle energetiche. Nella versione licenziata dalla commissione Ambiente della Camera le royaties saranno una tantum, il primo anno, per poi essere assorbite all’interno del sistema di pagamento dei servizi ecosistemici istituito dallo stesso provvedimento, attraverso una delega prevista all’articolo 28.
L’effetto sul territorio dei VCO sarà duplice. Un incremento secco di fondi per l’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Ossola, che al proprio interno ha numerose opere di presa sulle quali il concessionario Enel sarà chiamato a pagare a titolo di concorso per il recupero ambientale e della naturalità. Nei parchi regionali del Veglia, del Devero e dell’Alta Valle Antrona, infatti, l’ex monopolista elettrico è titolare delle concessioni di sfruttamento del Lago d’Avino, del Cingino, del Lago del Devero-Codelago, del Lago di Antrona, di Campiccioli e di Camposecco.
Effetto minore, invece per il Parco Nazionale della Valgrande, che potrà usufruirire delle royalties che Enel Green Power dovrà versare per l’opera di presa esistente in località Ponte Casletto, al confine tra i comuni di Cossogno e San Bernardino Verbano. L’altro concessionario valgrandino interessato -la Società Elettrica Cooperativa “Pro Colloro”- è stato invece esentata dal pagamento della royalties, grazie ad una iniziativa congiunta tra il relatore Borghi e il gruppo della Sudtiroler Volkspartei che ha portato all’emendamento presentato dal deputato laziale Oreste Pastorelli del gruppo misto che ha ricevuto il parere favorevole del relatore ed è stato poi votato dall’aula.
Su tali provvedimenti, il relatore della legge, l’onorevole Enrico Borghi, ha osservato: “la ratio della legge è quella di fare in modo che i soggetti che impiegano capitale naturale per finalità di impresa siano chiamati a corrispondere una percentuale del valore aggiunto generato dall’impiego delle risorse naturali, spesso di proprietà pubblica o collettiva, per la creazione di un fondo finalizzato alla tutela, salvaguardia e riproducibilità del bene medesimo. Abbiamo ritenuto di dover escludere da tale pagamento quei soggetti che svolgono tale produzione non con una finalità di impresa e di arricchimento, ma con una finalità di servizio a collettività locali come appunto le società comunali, comunitarie e le cooperative“.
Roma, 25 maggio 2017
Verbania Innova: convegno sull’agenda digitale il 26 e 27 maggio
Segnaliamo l’importante iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Verbania, “Verbania Innova“.
Convegno/workshop che si svolgerà venerdì 26 e sabato 27 maggio presso il centro eventi Il Maggiore.
Iniziativa fortemente voluta anche dal gruppo consigliare e dal Partito Democratico di Verbania per lavorare sulle questioni che interessano l’ Agenda Digitale, sviluppare idee e proposte con relatori di primo piano e avviare una discussione che coinvolga tutti i cittadini interessati.
A questo link (cliccare qui) potete trovare tutte le informazioni sui due giorni, i temi trattati, i relatori e tutte le indicazioni per poter partecipare.
Nicolò Scalfi
Segretario PD Verbania
La lista PD alle elezioni comunali di Omegna
Anche il Partito Democratico ha presentato nei giorni scorsi la propria lista in appoggio al candidato sindaco del centro sinistra per le amministrative omegnesi Maurizio Frisone.
La lista del Pd è formata da Alessandro Rondinelli, Giuseppe Boretti, (detto Zep), Asmae Bouchbika, Mario Cavigioli, Elisa Ciatti, Alessandra Cuoretti, Claudia Fortis, Dario Galizzi, Rosario Oliveri, Francesco Pesce, Sara Piemontesi, Giuseppe Pingitore, Carmen Tagliacarne (detta Nadia), vedova Racco, Marco Tagliaferri, Rosa Rita Varallo e Katia Viscardi.
La presentazione della lista è avvenuta al monte Zuoli con sfondo il lago d’Orta e le montagne del Cusio. Il tutto, è stato osservato, per significare come Omegna voglia essere una città che guarda a tutto il territorio. Ma non solo questo. Nella scelta dei candidati consiglieri comunali il Pd ha voluto inserire persone giovani e alla loro prima esperienza amministraiva affiancando altri nomi noti e dalla lunga militanza in consiglio comunale. Da rilevare anche la presenza di candidati consiglieri non iscritti al partito o, come in un caso, facenti parte del partito socialista. A ciò si aggiunge il fatto che nella scelta dei componenti si è puntato su persone provenienti da diverse esperienze sociali e culturali. Andare avanti, ma senza dimenticare il passato. Il tutto nell’ambito del nuovo percorso che il partito democratico sta facendo con l’obiettivo di portare volti nuovi nella politica locale e nazionale.