Sottrarsi volutamente al confronto è un segno di debolezza. Chi ha paura del confronto non ha idee alternative né strategia da opporre.
D’altra parte, sono mesi che aspettiamo e sollecitiamo una chiara illustrazione delle tesi sostenute da questo autorevole gruppo di dissidenti, ma sinora abbiamo ottenuto solo silenzio e i cittadini di cui si pretende il voto hanno diritto di sapere dal Sindaco di Cannobio, e “presunto” candidato Sindaco di Verbania (oltretutto “portavoce” del gruppo di Sindaci dissenzienti), le “vere” ragioni di tale posizione.
Ricordiamo la giravolta con il Si prima e poi il No all’ospedale unico e nuovo a Ornavasso dello stesso sindaco di Cannobio e poi la mancata partecipazione, di pochi giorni fa, al tavolo con la Regione Piemonte per discutere nel merito delle proposte in campo.
Si tratta della salute dei cittadini e la salute non ha colore politico. Richiede soluzioni tecniche che la tutelino al meglio, una strategia compatibile con le risorse a disposizione, una presa d’atto delle necessità sociosanitarie del territorio, non delle “sparate” senza senso e senza costrutto.
Dal 2012 abbiamo finalmente una legge che tutela il cittadino malato partendo dalla sua “presa in carico” sul territorio, definendo il suo percorso di assistenza e di cura come mai è successo prima. Percorso che si sta faticosamente realizzando in questi anni frenato da cervellotici ostacoli burocratici, veti incomprensibili e assenza di alternative.
Questi temi meritano dialogo, non fughe.
Circolo PD Verbania
Coordinamento Provinciale PD