480 mila euro la strada provinciale Valle Strona deliberati dalla giunta regionale del Piemonte

480 mila euro per sistemare la strada provinciale della Valle Strona: è quanto ha deliberato la giunta regionale negli scorsi giorni. Dopo i 270mila euro messi per la 51 delle Quarne, su esplicita richiesta del vicepresidente regionale Aldo Reschigna verrà impiegato quasi mezzo milione per la 52 della Valle Strona.
Come si legge dalla delibera di giunta, i soldi serviranno per la ricostruzione di alcuni muri di sostegno, per l’adeguamento degli attraversamenti pedonali e per il rafforzamento della pavimentazione bituminosa.
I problemi per l’arteria si susseguono da svariati anni. Gli ultimi, in ordine cronologico, si sono verificati durante l’ondata di maltempo delle scorse settimane. Molte piante in mezzo alla strada che conduce a Chesio, frazione del comune di Loreglia, e poi un masso sulla carreggiata vicino all’abitato di Forno. “L’intervento più importante dovrà essere effettuato in zona Prelo perchè nel corso degli anni ci sono stati più smottamenti” sottolinea il sindaco di Valstrona Luca Capotosti. Il più antico cedimento strutturale dei muretti disposti lungo la strada risale al 2013 ed è sito in zona Martinelli, ma già più a valle ci sono problematiche simili, ad esempio all’ingresso dell’abitato di Strona. “Ringraziamo sicuramente la regione per i 480mila euro, ma abbiamo urgentemente bisogno dei lavori perchè è da troppi anni che viviano in una situazione di pericolo – aggiunge Capostosti –. L’inverno è ormai alle porte e i problemi si potrebbero moltiplicare. Ogni giorno centinaia di cittadini percorrono la strada per andare sul posto di lavoro, quindi non possiamo non garantirli la sicurezza necessaria”.

Da vcoazzurratv.it

Gioco d’azzardo patologico: con la legge regionale ridotti soldi spesi e perdite

L’applicazione della legge regionale n.9/2016 sul contrasto al gioco d’azzardo patologico ha prodotto negli ultimi due anni effetti indubbiamente positivi.

I risultati

I dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli elaborati da Ires Piemonte su incarico della Regione, presentati durante la seduta congiunta della Terza e Quarta commissione del Consiglio regionale alla presenza degli assessori alla Sanità, Antonio Saitta, e all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale, Gianna Pentenero, rilevano che il volume di gioco in Piemonte si è ridotto di oltre mezzo miliardo di euro, passando dai 5,1 miliardi nel 2016 ad una stima di 4,6 miliardi nel 2018, mentre nei tre anni precedenti era in costante crescita (+ 4,6% tra il 2013 e il 2016). Le perdite dei giocatori piemontesi sono così diminuite del 17%, passando da 1 miliardo e 250 milioni nel 2016 a una stima di un miliardo e 30 milioni nel 2018 (-220 milioni in due anni).

In particolare, confrontando il primo semestre 2018, in cui le norme sulle distanze erano ormai in vigore, con il primo semestre 2017, quando non erano ancora efficaci, si osserva una riduzione del volume di gioco complessivo di 119 milioni, per una proiezione di 238 milioni sull’intero anno. Se si considera invece il solo volume di gioco relativo a slot machine e video lottery, la riduzione è ancora maggiore: 228 milioni in sei mesi, 456 milioni nell’intero anno. Allo stesso modo, le perdite legate al gioco su slot machine e video lottery sono diminuite nel primo semestre 2018 di circa 106 milioni (-28% rispetto al primo semestre 2017).

Nel confronto tra il primo semestre 2018 e lo stesso periodo del 2017, si nota una lieve crescita delle perdite del gioco online: 7,5 milioni di euro che salirebbero a circa 15 milioni nel 2018 se il dato del primo semestre venisse confermato. Va ricordato che questo tipo gioco, in forte crescita a livello nazionale (solo nel 2017 è aumentato del 34%), occupa una porzione minoritaria del gioco d’azzardo: si pensi che ben il 72% del gioco complessivo in Piemonte è riconducibile a slot e video lottery. Guarda le slide

Cifre che hanno portato l’assessore Saitta a dichiarare che “la legge ha avuto un effetto positivo ed ha già raggiunto alcuni obiettivi che ci eravamo posti al momento della sua approvazione, cioè la diminuzione dei numeri del gioco in Piemonte. Voglio sottolineare l’impegno della sanità pubblica in tutte le Asl del Piemonte, grazie al lavoro dei Dipartimenti contro le dipendenze, che curano ogni giorno centinaia di pazienti affetti dai danni del gioco compulsivo. Il nostro impegno ora prosegue con azioni di prevenzione e di informazione su tutto il territorio: siamo convinti che l’efficacia della legge sarà ancora più rilevante nell’immediato futuro. Ridurre il numero dei giocatori patologici, al di là degli aspetti economici che già si sono manifestati nel primo semestre del 2018, significa un risparmio consistente anche per la sanità che può essere investito in altri ambiti”.

L’assessora Pentenero ha posto l’accento sul fatto che “la legge ha contribuito in maniera significativa a ridurre i volumi, ma soprattutto, le perdite legate al gioco d’azzardo. Sebbene i suoi effetti dovranno essere necessariamente valutati in un arco temporale più ampio, le prime risultanze indicano una generale riduzione del rischio di esposizione al gioco d’azzardo, che era proprio una delle finalità”.

Le nuove iniziative

La riunione è stata inoltre l’occasione per fare il punto sull’avanzamento del piano delle attività di contrasto e prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Tra le molte azioni previste, sono stati illustrati i percorsi formativi rivolti ai gestori delle sale gioco e agli esercenti commerciali, con l’obiettivo prevenire il consumo eccessivo di prodotti da gioco in denaro e aumentare la consapevolezza sui fenomeni di dipendenza da gioco, e quelli indirizzati al personale della polizia locale, perché promuovano politiche di contrasto al gioco d’azzardo patologico (in partenza il primo corso a Torino, aperto agli operatori di tutto il Piemonte.

La conoscenza dei rischi del gioco patologico è al centro anche dei moduli formativi rivolti ai docenti e agli studenti delle scuole superiori piemontesi, dove è prevista la realizzazione di diverse attività di sensibilizzazione.

E’ stato inoltre ricordato il lavoro svolto dal gruppo inter-assessorile istituito subito dopo l’approvazione della legge, con l’obiettivo di aiutare amministrazioni locali, enti e privati cittadini a dirimere gli aspetti interpretativi della legge (oltre 1500 i quesiti a cui gli uffici hanno dato risposta).

Infine sono state illustrate le attività previste dal piano di comunicazione, che si propone di prevenire il gioco d’azzardo patologico aumentandone la conoscenza dei rischi, ed è stato presentato il progetto di software geografico libero che la Regione intende mettere a disposizione dei Comuni per favorire l’individuazione dei luoghi sensibili.

Gianni Gennaro

gianni.gennaro@regione.piemonte.it

Nomina di Spadone a vicepresidente della Provincia del VCO: ecco il primo mirabolante risultato del Referendum pro Lombardia

L’avevamo scritto, e il tempo ci sta dando -ahimè- ragione: il Referendum per la Lombardia, costato QUATTROCENTOMILA euro ai contribuenti del Vco, è stata solamente una operazione di potere interna al centro-destra.
Il primo mirabolante risultato non è tardato ad arrivare: la nomina a Vicepresidente della Provincia targata Arturo Lincio a Luigi Spadone, indefesso promotore del Comitato per il Sì al Referendum. 
Una operazione di potere dai contorni molto chiari, che ha visto sacrificare per le stesse logiche di partito la candidatura a Presidente della Provincia del Sindaco di Premosello Giuseppe Monti, reo di esprimere quella libertà di pensiero e di voto sul Referendum che alcuni partiti hanno applicato, altri solamente sbandierato per non correre il rischio di intestarsi una sconfitta.
Vecchia politica, insomma.

La sEGRETERIA

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Firmiamo l’appello per il Sì alla TAV e al Terzo Valico: per un Nord forte e connesso da Torino a Milano a Genova

SI ALLA TAV. SI AL TERZO VALICO. SI A UN NORD FORTE E CONNESSO. DA TORINO A MILANO A GENOVA.

Appello per un Piemonte apertoconnessomodernoeuropeo.

Anche il Partito Democratico del VCO sostiene le iniziative promosse in Piemonte a sostegno della TAV (la line ferroviaria ad alta velocità tra Lione e Torino) e del TERZO VALICO (la nuova linea ad alta capacità veloce che consente di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa); per un Nord forte e connesso da Torino a Milano a Genova.
Per quello invitiamo tutti a sostenere la raccolta firme (cliccando a questo link) in merito all’appello sottoscritto da 27 consiglieri regionali di maggioranza e opposizione.

Quel che è successo in Consiglio Comunale a Torino lo scorso 29 ottobre, a partire dal voto di un Ordine del Giorno contro la Torino Lione, è preoccupante. Una maggioranza politica sorda alle istanze non tanto di un altro partito o della propria opposizione, quanto al richiamo di un intero mondo economico, associativo e produttivo, che insiste nel suo disegno di isolamento del Piemonte e del Nord è fonte di inquietudine ed allarme per tutti noi, a partire dalle aree del Piemonte Orientale, baricentriche rispetto all’asse con la Lombardia e le altre regioni settentrionali.
La battaglia per il futuro della Tav e di quelle infrastrutture indispensabili a garantire futuro e progresso ai nostri territori, come ad esempio il Terzo Valico, non si gioca infatti solo a Torino.
Tutto il Piemonte, senza distinzione di colore e appartenenza politica deve mobilitarsi per fare salvi investimenti, progetti e decisioni che sono il frutto di anni di confronti e di vita democratica.
Ora è il momento di agire, insieme, per salvare il nostro futuro di Piemontesi, di Italiani e di Europei. E proprio a partire da questa consapevolezza vogliamo farci promotori, per la nostra parte, di un’iniziativa pubblica di sostegno alla Torino Lione e più generalmente ad una riaffermata idea di sviluppo infrastrutturale dell’intero Paese: un’iniziativa che immaginiamo il più possibile aperta, condivisa, inclusiva di tutte le realtà territoriali piemontesi (istituzionali, politiche, associative) e capace di creare sintesi, dal Piemonte, con le altre regioni del Nord e le principali aree metropolitane, a partire da Milano e Genova.

http://www.telt-sas.com/it/home-it/

https://www.terzovalico.it/progetto/focus-on.html

Manifestazione contro il decreto sicurezza Salvini, sabato 10 novembre a Verbania

Sabato 10 novembre alle 15.30 con partenza da piazza Ranzoni a Verbania Intra manifestazione “No al Decreto Legge Salvini / Noi siamo per accogliere”, organizzata da PD Verbania con Giovani Democratici, Leu, Pci, Arci, Anpi, ManiTese, NonSoloAiuto e altre associazioni. 
Il governo delle grandi promesse – dichiarano i promotori – è passato dalle parole ai misfatti: facendo condoni che agevolano evasione fiscale e abusi edilizi e prendendosela con i più deboli. Il decreto Salvini tutto farà meno che creare condizioni di sicurezza: attacca il diritto di protezione umanitaria e i centri Sprar dove i fenomeni migratori possono essere gestiti e realmente governati sui territorio.

La Segreteria di Circolo in collaborazione con altri partiti e associazioni ha organizzato una manifestazione pubblica peresprimere netta contrarietà rispetto al Decreto Salvini, il “decreto Sicurezza Immigrazione”.
Si tratta di una legge, dicono, nata per combattere l’illegalità che avrà però effetti opposti generando insicurezza e strumentalizzando il disagio dei cittadini.
Il decreto:
Abolisce in modo indiscriminato il diritto di protezione umanitaria, un diritto SACROSANTO, che tutela chi fugge da guerre e miseria; così facendo, invece, si trasforma l’immigrato in emarginato, manodopera a buon mercato per la criminalità organizzata.
Attacca il modello di accoglienza Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), considerato in tutta Europa un sistema efficiente di accoglienza e integrazione dei migranti sui territori, poiché gestito dai comuni e su piccoli numeri e con progetti di coesione sociale seria.
Prefigura l’apertura di grandi campi profughi, riproponendo la gestione di massa ed emergenziale del tema immigrazione, ciò che, abbiamo visto, genera il disagio nei cittadini e negli amministratori che nulla possono per programmare e gestire le presenze e non costruisce risposte serie al desiderio di inclusione delle persone giunte in Italia.
Inoltre la legge permetterà la vendita all’asta dei beni confiscati alle mafie, garantendo così il ritorno di quei beni a prestanomi di mafiosi generando uno storico passo indietro nella lotta contro il crimine organizzato.
Manifesteremo sabato 10 novembre a partire dalle 15.30 da Piazza RANZONI contro un governo che attacca i più deboli e dell’altra parte vuole far approvare leggi che aprono ai condoni edilizi e all’evasione fiscale, quelle sì, vere grandi emergenze dell’Italia.
Con la manifestazione di sabato vogliamo dire che esiste un’idea alternativa per il Paese, e che la nostra città crede che legalità, convivenza e rispetto dei diritti siano gli elementi essenziali per garantire un futuro più sicuro per tutti.
Sicuro nella partecipazione di tutti voi
Scalfi Nicolò
Segretario Circolo PD Verbania