Pd, la festa regionale va in provincia
I Dem scelgono di partire dalla val d’Ossola per il via al rilancio del partito Il segretario Furia: ” Ogni anno girerà in un zona diversa del Piemonte”
Una festa dell’ Unità che guardi fuori da Torino, in quelle aree del Piemonte dove la Lega doppia il Pd, dove i Dem devono fare i conti con la sconfitta più pesante, in una mappa amministrativa che in cinque anni ha cambiato quasi totalmente colore. Due soli capoluoghi sono amministrati dal centrosinistra: Cuneo, che non è andata al voto a maggio e Verbania dove Silvia Marchionini ha vinto di stretta misura.
L’ appuntamento è all’ inizio di agosto e la location sarà inedita per il partito abituato a festeggiarsi a Torino: dal 3 al 17 agosto i Dem si sposteranno a Villadossola, Comune di 6600 abitanti, che da sempre organizza una festa molto partecipata e un tempo anche molto corteggiata dalle figure nazionali del partito. Il titolo, emblematico per l’ invito a darsi una mossa, l’ ha voluto il segretario regionale Paolo Furia: « La nostra festa si chiamerà “Nessun dorma” e mi auto- denuncio subito per il plagio.
Era il nome voluto dai Giovani Democratici per un appuntamento del 2011, quando il segretario dei Gd era Fausto Raciti, ma ho chiesto l’ autorizzazione a usarlo. Me l’ hanno data e sono contento perché è un’ idea che mi piace».
Sarà ovviamente invitato Nicola Zingaretti, ci saranno rappresentanti del partito nazionale cooptati per lanciare un segnale proprio nella zona del Piemonte dove la sconfitta è stata più pesante. Soprattutto, racconta Furia «Vorremmo portare a Villadossola l’ intera rete dei nostri amministratori, tutti i sindaci del Pd, anche quelli del Torinese, per uno scambio di esperienze corale. Credo sia indispensabile uscire da Torino per andare a riconquistare la fiducia delle persone che hanno dato il loro voto alla Lega».
La festa non sarà un momento autoreferenziale in cui si parlerà del partito. La scelta è tematica: «Nessun Dorma sarà dedicata alla sostenibilità, in tutte e tre le sue declinazioni: economica, ecologica e sociale». Due settimane di dibattiti con esperti e con momenti ludici a intervallare le riflessioni: «Vorrei organizzare anche concerti, fare in modo che ci sia la possibilità di restare qualche giorno per godersi un posto dove in agosto si aprono le seconde case.
La struttura organizzativa c’ è già. L’ occasione era dunque ghiotta per un innesto per la festa del partito. Che nell’ idea dei vertici regionali d’ ora in avanti sarà itinerante, ogni anno un posto diverso in una diversa provincia del Piemonte.
Monica Canalis, vicesegretaria del partito, sottolinea la difficoltà del momento politico: « Qui non è tanto che c’ è un Piemonte 1 e un Piemonte 2. Piuttosto, il voto di maggio e dei ballottaggi ha confermato che c’ è una cesura netta fra i Comuni oltre i 15mila abitanti e quelli piccoli dove praticamente non esistiamo». La scelta tematica dovrebbe accendere l’ interesse: « Credo sia il caso di affrontare temi concreti: agricoltura biodinamica, green economy, tutela ambientale, anche diritti umani, Europa. Argomenti che possano appassionare più delle dinamiche interne sul futuro del nostro partito ».
Domani. alla prima direzione regionale dopo il voto, Paolo Furia porterà un documento ” per il rilancio” che è stato discusso ieri durante la segreteria regionale. Oggi invece in via Masserano è convocata la direzione provinciale. La prima occasione per affrontare il dibattito sul cantiere da avviare in vista delle elezioni del 2021, quando i torinesi andranno al voto per eleggere il sindaco/la sindaca della città. E al percorso da avviare in quella direzione, quando già si moltiplicano i candidati del centrosinistra, sarà dedicata la festa dell’ Unità provinciale in calendario a fine agosto.
Articolo la Repubblica Torino