Stiamo ai fatti: il sindaco Pizzi vuole vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero. Nel merito non risponde, scappa e butta fango.
La stizzita risposta del sindaco di Domodossola Lucio Pizzi alle nostre osservazioni sulla vendita della Farmacia Comunale e sulla privatizzazione dei servizi del Cimitero voluta dalla sua Amministrazione, evocando la macchina del fango e parlando a vanvera di “pali non piantati” (che ci azzecca?), evidenzia la volontà di scappare a gambe levate dal problema e dal merito da noi sollevato. La questione è chiara: il sindaco Pizzi vuole vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero. La prima domanda da porsi è: cosa ha fatto in questi cinque anni l’Amministrazione per facilitare il funzionamento della Farmacia e per risolvere il problema dei servizi cimiteriali? E la seconda domanda a cui non può girarci in giro è: “cui prodest”? Chi se ne avvantaggia? Per noi non sono certo i cittadini di Domo ad avvantaggiarsi, certamente non la Comunità nel suo insieme che dalla vendita della Farmacia Comunale e dalla privatizzazione dei servizi del Cimitero avrà solo da perderci (anche economicamente). Pizzi dimostri il contrario.
Gruppo Consiliare e Segreteria Partito Democratico Domodossola
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Le preoccupazioni della pandemia rischiano di nascondere agli occhi dei cittadini due sciagurate iniziative che l’Amministrazione comunale di Domodossola sta mettendo in piedi nell’ultimo scorcio di mandato. La prima è l’ipotesi di vendita della Farmacia Comunale, per la quale il sindaco Lucio Pizzi ha già dato un incarico da ottomila (!) euro ad un legale milanese, che sarebbe giustificata secondo il Sindaco, da tre bilanci negativi. Il Presidente della Farmacia Pasquali ha già dato ampi chiarimenti sulle iniziative che, realisticamente, sono in grado di riportare l’Azienda in attivo tramite una significativa riduzione dei costi. Inoltre, la nomina di una nuova direttrice, motivata, giovane e di provenienza interna alla farmacia, non potrà che portare energie fresche e nuove idee per l’ulteriore rilancio delle attività con il supporto di tutto il personale. Vale la pena ricordare che l’Azienda pluriservizi “Farmacia Comunale” è costituita dal negozio farmacia, che comunque non limita la propria attività alla mera vendita di farmaci ma eroga, a beneficio della comunità, servizi quali la consegna a domicilio di medicinali e presidi sanitari (così prezioso in tempo di pandemia) e dall’attività di supporto per una serie di attività sociali – tra cui Università della Terza Età e il trasporto alunni – che dalle entrate del negozio sono sostenute. Una volta venduto il negozio – che, comunque, tornerà in utile a seguito delle iniziative già avviate – con quali soldi e con quali forze lavoro si sosterranno le attività sociali ora collegate? Ma, soprattutto, cosa ha in mente di fare il sindaco Pizzi con i soldi incassati dalla vendita del negozio farmacia? Comprare dai soliti noti altri cubi di pietra nera? Se l’Amministrazione Cattrini del centro sinistra lasciò bilanci attivi, non dovrebbe essere così difficile tornare ad un sano equilibrio economico. A ciò si aggiunge la proposta di privatizzare i servizi del Cimitero: viene da dire che i morti si rivolteranno nelle tombe. Al di là del giudizio, è certo che il tutto – magari non subito, ma certamente su tempi più lunghi – si risolverebbe in un aumento delle tariffe a carico dei cittadini. L’idea di fondo che sta alla base di queste due iniziative – vendere la Farmacia e privatizzare i servizi del Cimitero- è che il Pubblico non sa amministrare e quindi è meglio consegnarlo ai Privati. In subordine viene la considerazione che, quando la gestione pubblica presenta qualche complicazione, me ne devo disfare. Noi del Partito Democratico siamo ancora convinti che amministrare la Città vuol dire anche salvaguardare le ricchezze ereditate dalla saggezza di chi è venuto prima di noi, come nel caso della Farmacia Comunale, ed impegnarsi per far funzionare e mantenere il giusto costo dei servizi essenziali, come è quello del Cimitero, senza ricorrere a sciagurate scorciatoie.
La Segreteria ed il Gruppo Consiliare del Partito Democratico Domodossola
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Dopo la grancassa estiva sui migranti, con la vergognosa chiusura del parchetto di piazza Matteotti accompagnata dai soliti sproloqui muscolari, le risse durante le “movide” settembrine, così come quelle di inizio anno, hanno trovato il Sindaco Lucio Pizzi sorprendentemente timoroso ed inattivo.
E’ vero che qui il lockdown c’entra poco perché il profondo malessere che va avanti da lungo tempo nasce da una cultura individualista che, togliendo il senso di appartenenza sociale – il senso di “Comunità”- ha posto al centro del mondo, non solo giovanile, l’egoismo dell’“io”.
Ma si sa che affrontare questioni così “alte” non paga elettoralmente ed allora il nostro Sindaco si guarda bene da metterci mano. Tuttavia, ci sono cose semplici e doverose che il Primo Cittadino dovrebbe comunque fare.
Per esempio, verificare l’efficacia dei controlli sulla vendita di alcolici ai minorenni attraverso la necessaria interlocuzione con le locali Organizzazioni Commerciali e dei Pubblici Esercizi, come è importante definire e concordare le specifiche modalità di intervento delle Forze dell’Ordine rispetto al problema dei distanziamenti, con particolare riferimento all’azione di consiglio, ammonimento e dissuasione.
Ora, è anche possibile che il sindaco Pizzi abbia comunque svolto questi suoi doveri, ma di tutto ciò al Consiglio Comunale non giunge alcuna informazione e, men che meno, nessun invito viene indirizzato ai Consiglieri per una comune discussione.
L’interpellanza (in allegato ) che il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato in questi giorni sull’argomento ha lo scopo di stimolare la doverosa presa di coscienza di questa Amministrazione e di ottenere qualche risposta per i cittadini che sono rimasti impotenti di fronte a questi preoccupanti episodi.
Partito Democratico Segreteria e Gruppo Consiliare Domodossola
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Ancora una volta, il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte Alberto Preioni ha pensato di speculare politicamente sulla vicenda alluvioni, attaccando il governo perchè a suo dire non avrebbe stanziato le risorse sufficienti per i danni e i privati non avrebbero ottenuto risposte. Giova ricordare al consigliere Preioni che nella pubblica amministrazione si agisce per atti, e non per sparate sui social. Pertanto:
1) la cifra di 1 miliardo che lui e altri parlamentari leghisti continuano a sparare come un refrain propagandistico NON E’ STATA MAI CERTIFICATA DALLA REGIONE PIEMONTE. Ripetiamo: MAI CERTIFICATA DALLA REGIONE PIEMONTE!
2) Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in una nota ufficiale del 12 ottobre 2020 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha definito una stima di danni ammontante a 231.512.000 €.
3) Con l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in data 9 novembre si è provveduto a nominare Commissario per la ricostruzione alluvionale IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO. Perchè Preioni non si rivolge a Cirio per chiedere informazioni?Nel frattempo che cerca il numero di telefono, gliele forniamo noi. Nella medesima ordinanza,si è previsto che la Regione Piemonte deve trasmettere alla Protezione Civile nazionale ENTRO IL 14 GENNAIO il quadro completo dei danni privati e pubblici. Questo per far scattare l’erogazione dei primi contributi per i danni, che per i privati consistono in 5.000 € per i singoli cittadini danneggiati e € 20.000 per le attività produttive per far fronte ai danni urgenti da inondazione, mentre per i danni più consistenti scatteranno le procedure previste dal Codice della Protezione Civile. AD OGGI LA REGIONE PIEMONTE NON HA ANCORA PROVVEDUTO ALLA TRASMISSIONE DI QUESTI DATI AL GOVERNO. Domanda semplice alla quale anche Preioni potrebbe rispondere: come fa il Governo ad erogare i fondi se la Regione Piemonte non glieli chiede?
4) Per iniziativa del Partito Democratico, nella legge di bilancio 2021 sono stati stanziati 100 milioni per rimpinguare il Fondo Emergenze Nazionali per gli eventi alluvionale degli anni 2019-2020. Anche in questo caso, la procedura prevede che tali fondi vengano ripartiti sulla base delle richieste delle REGIONI. Domanda ancora più semplice, alla quale però non sappiamo se il consigliere Preioni è in grado di rispondere: cara Regione Piemonte, quando trasmetterete a Roma la richiesta per la ripartizione dei fondi?
Da subito, il Partito Democratico ha improntato l’azione sulla ricostruzione alluvionale con spirito fattivo ed istituzionale. Ne è la riprova la nomina del Presidente della Regione Piemonte a commissario straordinario. A fronte di ciò, continuiamo a vedere dalla maggioranza regionale speculazioni politiche, fake news e sparate propagandistiche per alzare una cortina fumogena sull’azione regionale. Anche per finirla con questo balletto di cifre e con queste polemiche sterili, i nostri parlamentari Enrico Borghi e Chiara Gribaudo -promotori dello stanziamento in legge di bilancio- hanno chiesto un incontro al Presidente Cirio, e stanno ancora attendendo una risposta in tal senso. E’ il caso che tutti si mettano a lavorare e fare la propria parte, mettendo la parola fine a una inutile speculazione politica su una vicenda come l’alluvione che deve unire gli sforzi e non diventare motivo di ribalta mediatica, perchè i cittadini e le amministrazioni attendono -giustamente- da chi fa politica risposte, e non parole vane.
La Segreteria Regionale Le Segretarie e i Segretari Provinciali del Piemonte
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segnaliamo che è in svolgimento la raccolta firme per sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare, inerente a “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”.
Un’iniziativa che vi invitiamo a sostenere andando a firmare nella segreteria del vostro Comune, per evitare che “si riaffacciano simboli, parole, atteggiamenti, gesti ed ideologie che dovrebbero appartenere al passato, e si facciano largo sentimenti generalizzati di sfiducia, insofferenza, rabbia, che si traducono in atteggiamenti e azioni di intolleranza, discriminazione, violenza verbale”. La legge è proposta dal primo cittadino del Comune di Stazzema.
Grazie, cordiali saluti Alice De Ambrogi Segretaria Provinciale PD VCO
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Il gruppo consiliare di minoranza in Provincia, Progetto VCO, ha inviato una nota al Presidente della Provincia Arturo Lincio in merito alla questione del Sempione e all’asse ferroviario Genova -Rotterdam, contestando l’attacco al Governo e la richiesta per una commissione sul tema che, in realtà, già c’è stata e ha preso importanti decisioni in merito. Ecco il testo.
“Siamo venuti a conoscenza dai mass media della lettera inviata a fine dicembre da Lei al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in cui richiede l’attivazione di una “Commissione Intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti nelle Alpi del Nord” denunciando la dimenticanza dall’agenda di Governo del corridoio “TEN 24”, asse ferroviario Genova -Rotterdam e chiedendo a quale livello di attuazione si trovino i lavori . Ci sembra alquanto improbabile che Lei abbia dimenticato l’Accordo che è stato siglato a Locarno il 3 settembre 2020 tra il rappresentante del Consiglio federale svizzero ed il Ministro dei Trasporti De Micheli come rappresentante del Governo italiano, per lo sviluppo delle infrastrutture della rete ferroviaria di collegamento tra la Svizzera e l’Italia sull’asse del Lotschberg-Sempione. Questo Accordo ha concluso e ratificato gli impegni presi in precedenza sulla collaborazione bilaterale Italia -Svizzeri, e definito sia i tempi di attuazione che le modalità di finanziamento degli importanti interventi su questo asse ferroviario strategico per il nostro territorio. La invitiamo a leggere attentamente anche gli allegati tecnici e le suggeriamo di mettersi in contatto con i rappresentanti governativi e ministeriali con cui approfondire questo importante progetto, rapportandosi al contempo con i parlamentari del territorio sia su questo che su altri temi di rilevante importanza.
Gruppo consiliare Progetto VCO
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