PD VCO: si al referendum sulla depenalizzazione dei reati legati al consumo di Cannabis

L’Assemblea Provinciale del Partito Democratico del VCO, riunitasi lo scorso 25 ottobre 2021, in merito alla forte mobilitazione sui temi referendari proposti dall’Associazione Luca Coscioni, dopo una notevole, attenta ed approfondita discussione, si è espressa a favore di un sostegno, con un voto dell’assemblea (a maggioranza), alla  campagna referendaria in materia di depenalizzazione della Cannabis.

Il referendum è un’occasione per escludere dalla sfera della giustizia penale il consumo e la coltivazione per uso personale e darà l’occasione, al nostro Parlamento, di creare una legge seria sulla legalizzazione delle droghe leggere. Il consumo di cannabis da parte dei cittadini è già realtà, si tratta di togliere il consumatore dal mercato nero e portarlo in un mercato controllato e regolamentarizzato.
Si darebbe un duro colpo alla criminalità organizzata, con risorse in meno alla mafia da investire per i suoi loschi traffici e per inquinare le nostre istituzioni. Legalizzare vuol dire incrementare l’introito economico a favore dello Stato (si parla di un giro d’affari di 10 miliardi l’anno) che lo Stato potrebbe utilizzare, per esempio, per sviluppare un migliore sistema d’istruzione.
Inoltre, si darebbe maggiore spazio alla ricerca e alle cure con cannabinoidi e si faciliterebbe l’impiego terapeutico.
Inoltre sgraveremo le forze dell’ordine di un lavoro inutile e libereremo le aule di Giustizia: sono migliaia le persone che, per coltivazione o detenzione di cannabis, subiscono procedimenti penali o amministrativi praticamente inutili.

In merito all’altro quesito referendario sull’Eutanasia Legale, l’Assemblea Provinciale del PD  ha convenuto sulla necessità di raccomandare ai gruppi dirigenti nazionali e regionali l’assunzione di una posizione ufficiale che sappia trovare, considerata la delicatezza e la profonda complessità del tema, risoluzioni consapevoli ed importanti nel merito della questione, e a partire dalla struttura del quesito stesso .

Assemblea Provinciale 
Partito Democratico

 

Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

E’ stato diffuso in queste ore, a cura dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) l’aggiornamento dei dati del PNRR di interesse per il settore delle costruzioni.
Grazie al lavoro svolto dall’associazione di categoria, gli elenchi dei progetti regionali finanziati dal PNRR sono stati aggiornati con gli ultimi provvedimenti attuativi o in via di attuazione al 30 settembre, e sono stati arricchiti con una stima del valore totale degli investimenti cosiddetti “territorializzati”.
I progetti sono stati individuati nella documentazione trasmessa alla Commissione Europea il 30 aprile scorso, e dalla lettura del documento emerge la realtà che, come Partito Democratico, avevamo già annunciato: la totale assenza di programmazione da parte della Regione Piemonte, e la scomparsa della Provincia del Verbano Cusio Ossola come soggetto della programmazione locale, hanno provocato la pressochè totale esclusione del territorio del VCO dal PNRR, con l’unica positiva eccezione del riferimento all’area pilota della Val d’Ossola della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), come noto realizzata per la felice intuizione e determinazione del deputato democratico Enrico Borghi e per l’impegno dei Governi nei quali il PD ha fatto parte in questi ultimi anni.
Ricordiamo bene la visita pastorale del Presidente Cirio a Verbania, o le promesse fatte dal capogruppo leghista in consiglio regionale Preioni, che portarono nei mesi scorsi alla incredibile compilazione di una “lista dei sogni” che non ci stancammo mai di dire quanto fosse sganciata dalle programmazioni europee e dagli standard progettuali e programmatori richiesti per l’attuazione del PNRR.
Questo anche grazie alla colpevole assenza della Provincia guidata da Lincio e Albertella che hanno abdicato ad ogni funzione di programmazione, rappresentanza territoriale e coordinamento previste dalla legge oltre che ad una richiesta di intervento sulla base delle prerogative legate all’autonomia montana.
Incuranti dei nostri moniti in Regione Piemonte si è proceduto senza un minimo di programmazione, con l’ovvia conclusione che nel PNRR per la parte territoriale ritroviamo progetti che toccano molte altre parti del territorio piemontese ma non il VCO.
Ci sono ovviamente una serie di progetti generali ai quali – se debitamente coordinati da una Provincia che speriamo finalmente rinnovata e rivitalizzata dopo le elezioni – anche i Comuni dei VCO potranno partecipare: dal piano asili nido alla messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, dal piano investimenti Comuni alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Ma interventi specifici e puntuali per il Verbano Cusio Ossola, se si toglie l’area dell’Ossola per le aree interne, nessuno!
Tutte le chiacchiere e la confusione dei mesi scorsi hanno prodotto tutto questo.
Grazie Regione Piemonte, grazie Provincia del VCO, grazie centrodestra.

Alice De Ambrogi, Segretaria Provinciale PD
e Segreteria Provinciale PD

Documento PNRR e Territori-Ottobre 2021

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Richiesta dimissioni di Arturo Lincio da Presidente della Provincia

Rimaniamo quanto meno colpiti dalla scelta del Presidente Arturo Lincio, sostenuta dalla sua maggioranza in Provincia, di non dimettersi dal ruolo di Presidente a seguito della sconfitta elettorale riportata a Trasquera.
Abbiamo voluto attendere qualche giorno dopo le elezioni per capire se Lincio volesse fare un gesto che ci appariva e ci appare assolutamente opportuno, ma le sue dimissioni, con contestuale passaggio di consegne al Vice Presidente Porini, non sono arrivate.

Crediamo che, al netto di interpretazioni burocratiche e delle norme vigenti, l’eleganza politica e istituzionale, avrebbe dovuto far prendere questa scelta di buon senso al Presidente uscente.
Infatti, in questa direzione sono andate le scelte, a titolo d’esempio, del Presidente della Provincia di Biella e con lui di altri Presidenti di Provincia in Italia.

Invitiamo pertanto l’ex Sindaco Lincio a rassegnare le sue dimissioni lasciando che a guidare l’ente durante la campagna elettorale sia una figura di garanzia come il suo Vice.
Segreteria Provinciale
Partito Democratico
Coordinamento provinciale Verbano Cusio Ossola