L’Amministrazione provinciale del Presidente Lana scompare all’incontro sul ridimensionamento scolastico

La Scuola fa spavento alla Provincia: dolcetto o scherzetto?
L’Amministrazione del Presidente Lana scompare all’incontro sul ridimensionamento scolastico. Mondo della scuola e Amministratori locali rimasti incredibilmente senza interlocutori nel corso di un incontro convocato dalla Provincia stessa.

Lunedì 28 ottobre, nel pomeriggio, presso la sede della Provincia erano presenti Sindaci, Assessori, Dirigenti Scolastici, il Dirigente dell’ufficio provinciale del Ministero dell’istruzione e del merito, Sindacati di categoria, insegnanti e dipendenti comunali all’istruzione. All’ordine del giorno l’importante discussione sul ridimensionamento scolastico.
Il Presidente Lana si è collegato on line per pochi minuti per un breve saluto per poi abbandonare la seduta.
Nessuno della maggioranza appena eletta in Provincia tra il Presidente, un Vice, due Consiglieri provinciali delegati era presente in aula. Della iper presenza durante la campagna elettorale sono rimaste le promesse mancate e soprattutto la totale mancanza di volontà di assumersi la responsabilità di guidare il territorio.
Con chi si sarebbero dovuti confrontare gli amministratori e il mondo della scuola se non proprio con l’Istituzione Provinciale?
L’incontro convocato dalla Provincia stessa, si è svolto sotto la guida dei funzionari che, tuttavia, dovrebbero eseguire le indicazioni politiche e non essere loro a tracciare le politiche scolastiche sul ridimensionamento durante una riunione. E’ del tutto evidente dunque che questi abbiano operato sotto mandato, ma i mandanti hanno preferito non metterci la faccia.
E’ questo l’ennesimo episodio che testimonia la debolezza di questa Amministrazione, incapace di elaborare proposte in merito, e che fugge al confronto e soprattutto alla responsabilità di governare, quando non si tratta di trasferire risorse o tagliare nastri.
Una vicenda grottesca. Potrebbe sembrare uno scherzo: mentre il consigliere provinciale delegato alla Scuola, il sindaco Carigi, porta il nome della Provincia sulla cronaca nazionale associando Halloween al demonio e proponendone l’abolizione, gli studenti per i quali dovrebbe operare, i loro docenti e tutto il personale della scuola pubblica sono abbandonati a se stessi.
Non è uno scherzetto, non c’è nemmeno il dolcetto… questa è l’amara realtà quotidiana dell’Amministrazione del centrodestra del VCO.
I Consiglieri Provinciali
Mimma Moscatiello – Emanuele Vitale
Gruppo Consigliare Progetto VCO
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Sanità: anche dal sindaco di Domodossola Pizzi, dopo i medici, un invito alla Regione Piemonte a cambiare scelte. Si ascolti il territorio!

Le parole del sindaco di Domodossola Pizzi contro la regione Piemonte “che ha passato cinque anni senza fare praticamente nulla in merito alla riorganizzazione sanitaria”, sono l’ennesima dimostrazione del fallimento delle politiche del centro destra nel nostro territorio.

Concordiamo, come già espresso da altri Sindaci, sul fatto che sia urgentissimo che la Regione Piemonte accetti il fatto che serve un nuovo e unico ospedale, e che non servono a nulla tutte le passerelle del mondo se pensano di convincerci che sia adeguata la loro proposta di spendere 200 milioni di euro per i due vecchi ospedali, con tempistiche di realizzazione (citando sempre Pizzi) “grottesche, altri dieci anni, forse quindici, forse mai”; anche se  sappiamo che con Pizzi è più complicato essere d’accordo sulla localizzazione (che per noi deve essere baricentrica).

Due ospedali plurisede che rimarranno con servizi diversi, poco funzionali quindi (basta vedere la situazione dei due DEA attuali), non in grado di essere attrattivi per i medici e più dispersivi e non rispondenti alla attuale carenza di personale sanitario.

Lo ricordiamo ogni volta: la Regione Piemonte ha commissionato, due anni fa, uno studio sul sistema sanitario nel VCO (on line sul sito della Regione.) che, da un semplice lettura dei dati e dalle indicazioni scritte, conferma l’utilità della scelta dell’ospedale nuovo come miglior risposta ai problemi del nostro territorio. Ed è scritto nero su bianco a pagina 55 dove testualmente recita: “la soluzione che vede la realizzazione di un unico presidio risulta essere, per le ragioni esposte nell’analisi, la soluzione tecnica più adatta e sostenibile”.

E, invece, la Giunta del Presidente Cirio, del neo assessore regionale alla sanità Riboldi e del consigliere regionale Preioni continua a proporre una strada che contraddice ciò che è scritto nell’analisi tecnica dello studio e ciò che continuano ad affermare i medici del territorio de molti Sindaci. Un enorme errore!

Tutto questo mentre i servizi ospedalieri sono in difficoltà, le liste d’attesa crescono, la sanità territoriale è in enorme difficoltà (senza che si sappia nulla del futuro delle Case della Salute finanziate dai soldi europei del PNR), e la carenza dei medici di base inizia ad essere pesante.

Si campi passo e marcia. Si ascolti il territorio!

Partito Democratico Verbano Cusio Ossola

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