Le Amministrazioni Locali pensino a risparmiare in consulenze, non sui bambini della scuola

image Pubblichiamo questo interessante Comunicato Stampa di Vittorio ORIGGI, Segretario della Funzione Pubblica CGIL VCO.
Alcune Amministrazioni Locali governate da Sindaci della Lega Nord hanno ormai aperto ufficialmente un nuovo fronte: caccia ai bambini che non pagano, dalla mensa scolastica al trasporto con il servizio di scuolabus.
Ad Adro, un comune della provincia di Brescia, ed a Montecchio Maggiore nel Vicentino, i bambini delle scuole elementari sono stati lasciati a digiuno, a Verona a 16 bambini è stato sospeso il servizio di scuolabus, e sempre a Verona è stato dato uno specifico ordine di servizio all’ autista di non riaccompagnare a casa due bambine di una scuola all’ infanzia che, al mattino, avevano regolarmente usufruito del servizio di trasporto scolastico. (segue)Ciò che è successo è ancora più grave, perché segna una sostanziale escalation in questa guerra che questi Amministratori comunali hanno deciso di scatenare contro bambini di cinque, sei anni: “ti allontano dalla scuola, ti sospendo il diritto alla formazione, cancello l’obbligo alla scuola”.
l’idea, poi, di utilizzare i servizi sociali per “accompagnare” i bambini a casa durante l’orario della mensa è il segnale di un agghiacciante e barbarico approccio istituzionale perché interpreta le responsabilità e le attività sociali affidate ai Comuni non in termini inclusivi, di accoglienza e sostegno alla cittadinanza, ma come braccio armato delle decisioni del Sindaco, anche quando tali decisioni hanno le caratteristiche dello stigma, dell’ intervento di polizia.
Quanto, infine, alle motivazioni economiche che sosterrebbero la necessità di espellere i bambini dalla scuola durante la pausa mensa o di lasciarli a piedi, negandoli il diritto al trasporto scolastico, basterebbe visitare i siti istituzionali di quei comuni per verificare quanto spendono in consulenze esterne ed incarichi di collaborazione a privati.
La Funzione Pubblica CGIL si schiera così senza ombra di dubbio a fianco degli insegnati e dei Presidi di quelle scuole che dichiarano l’intenzione di resistere a questa ennesima violenza nei confronti di bambin,i per la difesa dei loro diritti a prescindere dal censo, a prescindere dal colore della pelle.
Ed allora una considerazione:
di cosa si parla quando, con vanto, questo o quell’ altro esponente di questo Governo annuncia la decisione di aver ridotto i finanziamenti agli Enti Locali e di aver costretto Comuni, Province al rispetto rigidissimo di patti di stabilità, sempre meno sostenibili per l’ erogazione di servizi alla persona ???
Un paese civile, democratico deve essere rispettoso dei diritti di cittadinanza, anche di quelli di cui sono portatori le bambine ed i bambini, e che cosa vuole dire l’affermazione contenuta sempre nel Libro Bianco del Ministro Sacconi per la riforma del sistema del welfare che, i diritti di cittadinanza, costituzionalmente garantiti, possono essere soddisfatti indifferentemente da erogatori pubblici o privati ???
Il TG1 delle ore 20 del 3 febbraio u.s., ha mandato in onda un’ inchiesta, probabilmente sfuggita al controllo delle notizie secondo le quali il lavoro pubblico è sintomo di inefficienza e le lavoratrici ed i lavoratori pubblici sono il covo del fannullonismo, inchiesta effettuata sugli asilo nidi privati, una inchiesta molto interessante, nella quale si è delineato uno scenario inquietante: bambini parcheggiati in luoghi che non rispettano le garanzie minime di vivibilità e sicurezza, lavoratori e lavoratrici insufficienti, cioè che non garantiscono il rapporto educatore/bambini definiti dalle normative vigenti, e con tipologie contrattuali per lo più precarie o senza contratto.
Questo è un esempio plastico di come si trasformano i servizi connessi al welfare quando sono gestiti da chi si propone come obiettivo principale il profitto, da chi pensa unicamente di trarre guadagno da modelli sociali che subordinano la qualità della vita al processo produttivo, per cui non si praticano politiche di inclusione sociale, ma si pretende sempre più repressione.
Per questo la Funzione Pubblica CGIL del VCO ritiene che "Pubblico è meglio", perché in tutti questi settori fondamentali della vita, non ci sarà qualità per tutti i cittadini senza l’ efficacia e l’ efficienza del lavoro pubblico

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