Nessun nuovo ospedale nel VCO! Dalla destra in Regione Piemonte la condanna a una sanità senza qualità e futuro.
Da quanto emerge dall’incontro di ieri, tra i vertici regionali e la rappresentanza ASL dei Sindaci del VCO, possiamo dire di essere stati facili profeti nei giorni scorsi nel prevedere quanto sarebbe accaduto.
Attendiamo di poter leggere la documentazione, ma a quanto si apprende che la Regione Piemonte voglia affossare l’unica soluzione in grado di tenere in piedi una sanità di qualità, e cioè l’ospedale nuovo unico e baricentrico.
Del resto, la Giunta del presidente Alberto Cirio è stata protagonista, in questi anni di governo, di una mancanza totale di ascolto degli operatori, dei Sindaci e dei cittadini (da ultimo lo testimonia la posizione dell’ordine dei Medici, anche questa inascoltata), preferendo sempre decisioni di parte dettate più da posizionamento politico e propaganda, che da reali intenzioni di ascolto e capacità di unire i territori.
Ora ci dicono, ancora una volta, che deve essere il territorio a decidere, spostando irrimediabilmente le lancette indietro di dieci anni.
Segnaliamo, piaccia o no a Cirio, a Icardi e Preioni, come il territorio con i suoi Sindaci avesse già preso questa decisione, non senza fatica, già anni fa, e cioè quella di fare un Ospedale nuovo, unico e moderno ad Ornavasso. Un progetto finanziato e depositato ancora presso il Ministero, con le conseguenti autorizzazioni, fondi, progetti.
I fatti evidenziano, quindi, che le difficoltà a decidere non siano del territorio del VCO, ma della Regione Piemonte stessa, che infilatasi da sola in un labirinto senza uscita, pensa di divincolarsi dando la colpa al VCO.
Inoltre, Cirio, Icardi e Preioni hanno ripetuto (ancora!) l’ormai stanca litania, tutta ancora da dimostrare e verificare coi fatti, per cui i parametri nazionali per il mantenimento dei due dea sarebbero cambiati, permettendo il loro mantenimento.
Si tratta di un argomento di decisiva importanza a supporto del quale non abbiamo visto un atto concreto, perché la qualità del servizio sanitario si misura con la quantità di prestazioni ospedaliere fornite che, al di sotto di un certo numero, non garantiscono la sicurezza dei pazienti.
Questo è il motivo per cui la posizione di Cirio e Icardi e Preioni, di un paventato potenziamento dei due ospedali (che di fatto sono già un unico ospedale plurisede) è poco lungimirante e non sta in piedi perché condannerebbe il territorio ad avere sempre due mezzi ospedali, che pur con qualche (ipotetico) investimento non sarebbero in grado di raggiungere gli standard qualitativi e le prestazioni di un ospedale nuovo con il rischio che un domani qualcuno imponga comunque una scelta sul declassamento di uno dei due DEA.
Ribadiamo con forza che l’attuale gestione regionale ci sta condannando ad un servizio la cui qualità è in evidente caduta libera, con evidenti sprechi di risorse, dove i concorsi vanno deserti e già oggi è necessario rivolgersi a strutture fuori provincia anche per banali interventi.
Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria Provinciale