Vedo l’ incancrenirsi della situazione per l’assenza di risposte da parte di Berlusconi alla crisi e l’avvitamento di una crisi che pesa sulle spalle degli italiani”. Così Enrico Letta ha commentato il discorso del premier Berlusconi e il voto di fiducia alla Camera , alla conferenza stampa svolta oggi (venerdì 14.10), presso la sede del Pd di via Roma a Verbania, assieme al segretario provinciale del PD Antonella Trapani, Enrico Borghi vice peresidente Anci, Aldo Reschigna capogruppo regionale e Andrea Ballarè sindaco di Novara.
“Felice innanzitutto di essere a Verbania nel giorno che il PD compie esattamente 4 anni; una presenza per la campagna nazionale mille piazze che so che anche nl vco vede l’organizzazione di 10 banchetti nelle piazze dei vostri comuni, campagna che ci porterà il 5 novembre a Roma per una grande manifestazione del PD“.
“Quelle di Berlusconi – ha detto Letta – sono parole che confermano la volontà di non farsi carico di un problema, confermano che questo governo non ce la fa, perché la bocciatura del Rendiconto non è stato un incidente di percorso. Il problema è la quotidianità dell’azione di governo”.
“Berlusconi – ha proseguito – ha evocato solo degli spauracchi: ‘se non ci siamo noi c’è lo spauracchio delle opposizioni, c’è lo spauracchio della crisi’; non c’è stata la risposta alla crisi profonda che ha colpito l’Italia in questi mesi. A questa crisi lui risponde ‘io rimango qui’”.
“Ieri- ha detto Letta a proposito del cosiddetto ‘Aventino’ – abbiamo dato un messaggio chiaro all’Italia e al mondo, che guarda attonito: innanzi tutto che le opposizioni sono unite. Le opposizioni hanno fatto una scelta forte, e cioè lasciare l’Aula vuota per dimostrare che il premier è solo, solo con i suoi, e la legittimazione del popolo non c’è più”.
“Quella di oggi, il voto di fiducia è la testimonianza della disperazione e della sopravvivenza, mentre l’ Italia ha bisogno di risposte. Italia ha bisogno di questo e lui ha detto solo ‘io rimango qui”.
“Le cose successe in questo giorni chiamano però elezioni a marzo. Il governo, infatti, non è caduto solo sul Rendiconto, bensì ogni giorno e ogni settimana. Ha retto solo nei voti di fiducia, che sono votazioni particolari. Se la sua volontà è il voto a marzo, noi replichiamo che le opposizioni unite sono la base dell’alternativa anche a marzo”.
“Noi confermiamo la disponibilità ad un governo diverso. Bisogna vedere se emerge nel centrodestra qualcuno che ha coraggio o se prevale il chinare il capo”.