Non succede solo negli stadi. Non succede solo in Bulgaria. Ma anche nel Vco.
"Una vergogna quei cori. Bisognerebbe chiedere scusa alla Bulgaria. Se fossi stato lì mi sarei vergognato. Non c’è nessuna giustificazione storico-politica per questa gente” (dichiarazioni del ministro della Difesa, Ignazio La Russa).
”Non ci si può comportare così né dentro né fuori gli stadi” (Roberto Maroni, ministro degli Interni).
Sono le parole sui fatti successi sabato sera in Bulgaria durante la partita della nazionale Italiana. Parole che ci vedono pienamente concordi.
Ma quello che succede negli stadi non è così lontano.
Sabato 18 ottobre a Mergozzo, organizzato da casa Pound VCO, si profila un concerto dove a farla da padrona sarà, come sempre in questi casi, tutto l’armamentario legato all’esaltazione di valori che si rifanno al fascismo e al nazismo.
Basta guardare i siti che annunciano l’avvenimento, i forum di discussione, il blog della band in questione per capire quali sono i messaggi che vengono propinati: ovvero la solita accozzaglia di revisionismo e l’idea che il fascismo e il nazismo furono una cosa positiva.
D’altronde da una band musicale che incide per un’etichetta che si chiama "la musica dei vecchi uomini BIANCHI" che cosa ci si può aspettare? Concerti e iniziative varie che servono, come per le curve allo stadio, ad organizzare presenze per dare spazio, tra braccia tese, croci celtiche e svastiche, ad estremisti che arriveranno da molte parti d’Italia. Non si tratta solo della presenza casuale di frange o di gruppuscoli, ma dal calcio alla musica questo è lo specchio, in maniera lampante, di dinamiche preoccupanti in atto nella nostra società.
Ci troviamo di fronte ad un fenomeno davanti al quale non si può fare finta di nulla, e sul quale sono necessari interventi decisi.
Qui non ci si può appellare alla libertà d’espressione, ma è necessario evitare che gruppi organizzati sfruttino queste occasioni per dar sfogo alla violenza politica e xenofoba che anima i loro atti.
Ricordiamo che l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, anche detta "legge Scelba", che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque "pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".
Se da una parte ci auguriamo che le autorità preposte vigilino e impediscano qualsiasi violazione di questa legge, dall’altro invitiamo tutte le forze democratiche a non sottovalutare questi avvenimenti e a far sentire la propria voce.
Non è una polemica tra destra e sinistra.
Si tratta invece di unire tutte le forze democratiche per respingere chi pensa che quel passato, fatto di regimi totalitari e campi di sterminio, possa essere un esempio per i giovani del futuro.
ufficio stampa PD VCO