La decisione sulla data del referendum sulla caccia segna un punto di certezza in una vicenda in cui l’assessore Sacchetto e il presidente Cota hanno brillato per pochezza politica e propaganda.
Prima non sono stati in grado di risolvere la vicenda politicamente, trovando una soluzione legislativa che andasse nel senso delle richieste dei referendari, e hanno reso così necessaria la consultazione.
Poi hanno attaccato il referendum sostenendo che costava troppo per le casse in crisi, salvo rifiutare la proposta di accorparlo alle elezioni amministrative nel timore di facilitare l’afflusso ai seggi, e hanno fissato una data successiva, facendo così spendere alla Regione 25 milioni di euro che potevano essere risparmiati. Un capolavoro politico e amministrativo.
PD VCO
Ufficio stampa