Il PD fuori dalle mura: una prossima Verbania possibile

L’estate è nel suo pieno, eppure settembre è qui alle porte e la brace del lavoro che il Partito Democratico di Verbania sta producendo va mantenuta calda. Le Feste del partito in giro per la Provincia, gli incontri in sede e fuori sede, gli studi e le letture che ci siamo impegnati a fare mantengono in questo mese di agosto lo spirito di un percorso per il quale un rapido e sintetico ripasso torna utile.
Qui proviamo a descrivere il metodo che ne ha pervaso i singoli passaggi di questo percorso che sono, tutti nessuno escluso, improntati verso una totale apertura tesa ad una forte partecipazione e coinvolgimento di esterni

I “gruppi di lavoro”- questa primavera il PD, conscio dell’avvicinarsi delle amministrative quale appuntamento cui dovere giungere pronto e altresì desideroso di offrire spazi alle nuove persone che nell’ultimo anno si sono avvicinate, ha strutturato i gruppi di lavoro quale strumento per trasformare l’impegno di singoli in proposta, studio, sperimentazione di nuove visioni. Due le linee metodologiche seguite dai gruppi: da un lato affrontare le sfide riprendendo i percorsi di lavoro più frizzanti del partito (Prossima Verbania, convegno Laghi e Monti) ma provando a stravolgere i modelli di partenza con i quali la politica sino ad oggi ha gestito o, nel caso delle giunte Zacchera e Nobili, non gestito i processi riguardanti il Territorio; dall’altro aprirsi il più possibile ai portatori di interesse alle varie tematiche, mantenendo un profilo molto informale ed uscendo dalle quattro mura della sede.

Aspetto qualitativo ulteriore è la promozione di incontri con esperti e tecnici al fine di costruire un progetto innovativo e credibile, capace di esprimere cioè sogni effettivamente realizzabili. Ad oggi i diversi gruppi hanno già strutturato pezzi possibili di una visione globale strategica di partito.

“Verbania: niente paura” – è il brand con il quale il PD con l’inizio dell’estate ha accelerato l’apertura alla società civile per raccogliere idee ed energie, per effettuare il doveroso ricambio generazionale che è un percorso fatto di apertura del partito nel suo complesso e di passi concreti di persone da fuori il partito verso il partito.

Ispira il percorso la convinzione che è l’impegno di tutti l’arma di cambiamento, e la capacità di coinvolgere idee ed energie diffuse deve essere la nuova fonte con la quale rinvigorire la politica di questo Paese e del Partito Democratico.

I primi importanti frutti sono immediatamente arrivati: nuove persone, nuovi pezzi di visione!

Le primarie – attraverso il percorso delle primarie il PD intende, nel centro sinistra, contribuire a scegliere il nome che chiude il cerchio del percorso sopra descritto. Un nome importante che esprima serietà e vicinanza, ma che sia espressione di una visione costruita in concerto con i militanti ed i cittadini.

Manca poco alla ripresa dei lavori. Che ci si trovi in casa, al lago, al mare o in montagna, in vacanza o al lavoro non si smetta di studiare, discutere, e soprattutto immaginare la nuova Verbania con coraggio e passione.

Un consiglio: quando sentirete da chi denuncia più esperienza di voi, dire che “noi ci abbiamo provato, ma poi tutto è finito, vincono sempre i soliti” è il momento di dire: “bravo, adesso ci provo io!”

-CIRCOLO PD VERBANIA-

Appunti di lavoro

Il percorso dei gruppi di lavoro e di Verbania: niente paura non punta squisitamente a comunicare una visione della città, un programma di partito, quanto semmai a convergere verso una visione possibile del futuro del Territorio, inteso oltre i confini del Comune di Verbania, attraverso contaminazioni di idee e persone che vogliono contribuire alla rinascita del centro sinistra.

Quindi inclusioni, migliorie, studio, credibilità.

I gruppi di lavoro attivi:

ATTIVITÀ PRODUTTIVE – ECONOMIE E LAVORO

metodo di lavoro: incontri informali in sede Pd atti a coinvolgere artigiani, commercianti, agricoltori ai quali chiedere quali siano le difficoltà che incontrano.

Raccolta avvenuta:

  • Necessità di tutelare le aree agricole attuali e favorire un aumento delle stesse

  • Gestione dell’appalto del verde di Verbania con maggiore considerazione delle 50 imprese del settore locali (Verbania città dei giardini)

  • Burocrazia eccessiva

  • Creazione di un fondo di categoria su modello di fidejussione con garanzia data a immobili del comune non in uso

  • Creazione di aree tematiche: via del Gusto (via Baiettini); via della Movida (Pallanza via Ruga, Suna lungo lago e Intra)

  • Sostegno a start up giovanili

  • Attivazione del venditore ambulante per raggiungere le persone che vivono in piccoli comuni o che comunque faticano a muoversi autonomamente

  • Riduzione delle tassazioni (tares ed altre)

  • Costruire un rapporto positivo e di ascolto con le categorie

  • Sostegno al recupero edilizio

  • Gestione della convivenza tra differenti esigenze (tranquillità e movida)

SPORT

metodo di lavoro: incontro informale presso le sedi delle associazioni con i responsabili delle stesse atto a raccogliere le difficoltà che incontrano.

Raccolta avvenuta:

  • Le associazioni, non coordinate tra loro, necessitano di un affiancamento iniziale e sarebbe opportuno facilitare la creazione di una associazione di associazioni sportive che coordinasse calendari, risorse, attività. L‘esperienza del Triathlon a Verbania racconta di una amministrazione completamente assente rispetto ad una attività che favorirebbe occasioni turistiche di valore

  • La funzione pedagogica dello sport è a rischio a fronte dell’elevata competitività che verte a selezionare campioni ma non a fare intendere lo sport come strumento di costruzione del cittadino: bisogna sviluppare socialità, recuperare aree dismesse e metterle a disponibilità di associazioni sportive e studiare e coordinare percorsi turistici sportivi

  • Molte associazioni necessitano di strutture quali palestre e singolarmente non sono in grado di sostenere i costi di gestione, vanno aiutate a individuare economie di scala tra loro;

  • Attività di affitto biciclette sarebbero auspicate ma necessitano nella fase di start up assistenza particolare poiché sono più costose di quanto si pensi.

  • Vanno potenziate esperienze sportive di centri estivi

ASSOCIAZIONISMO

metodo di lavoro: incontro informale presso le sedi delle associazioni con i responsabili delle stesse atto a raccogliere risorse e prospettive.

Raccolta avvenuta:

  • I temi affrontati dalle associazioni di carattere militante e sociale sono molto vicini a quelli dei tavoli politici, perché le stesse hanno grande attenzione alle tematiche sociali ed economiche tanto da condizionare, più che essere condizionate da, i partiti nelle loro scelte

  • Molte associazioni sono già fortemente coordinate tra loro (Libera VCO con 11 associazioni iscritte altre 10 collaboranti, nonché oltre 150 tesserati, associazioni verbania solidale con la gestione della festa estiva ormai dal 2007, Agesci che vanta decenni di servizio, etc…) tanto che alcune si presenteranno, con una piattaforma di proposte, a tutti i partiti per sottoporre agli stessi attività di governo possibili e registrarne l’interesse, che poi sarà monitorato nel corso dei 5 anni di amministrazione.

  • Il coordinamento di associazioni sta già sperimentando il lavoro con la città di Verbania poiché ha saputo costruire un rapporto fruttuoso con gli Uffici delle Politiche Sociali interessati a sviluppare e sperimentare ulteriori occasioni di socialità e gestione di spazi del Comune.

LAGHI E MONTI

metodo di lavoro: incontro tra amministratori e aspiranti tali dei comuni vicini a Verbania atto a raccogliere risorse e prospettive attraverso la strutturazione di un percorso a tappe partecipativo.

Raccolta avvenuta:

  • Attraverso la domanda doppia: Cosa ti piace del luogo in cui vivi? e cosa vorresti nel luogo in cui vivi? I partecipanti hanno raccolto una tabella di obiettivi specifichi e generali che premiasse proposte capaci di generare lavoro, distribuendo piccole ricchezze, creando occasione di ampliare servizi esistenti e inventarne di nuove (mettendo in rete le risorse umane presenti nel “grande” comune di Verbania e le poche attive nei piccoli comuni).

  • Sul versante montagna è interesse sviluppare aree di coltivazioni, sport ed escursionismo, recupero di antichi saperi (in chiave formativa e commerciale) creazione di un festival del ben vivere mirato a sottolineare la possibilità, in questa area, di vivere a lungo e in maniera sana.

  • Per quanto riguarda la mobilità sostenibile è stata presentata la proposta sperimentale di attivare, tramite piattaforma on line affidata dai comuni ad una impresa informatica del posto, un sistema che intercetti e incroci le necessità di traposto della gente dai piccoli comuni a verbania e viceversa, nonché all’interno di verbania, sviluppando un car pooling spinto che preveda la divisione dei costi di viaggio.

  • Per quanto riguarda il solo trasporto nel comune di verbania è stato proposto di capire se sia praticabile l’acquisto di abbonamenti così da invogliare l’utilizzo dei bus e si è proposto il recupero del progetto bike sharing che strutturi degli spot su tratti ciclabili dove trovare e depositare le bici, avere informazioni turistiche del luogo nonché proposte di escursioni su lago e montagna.

SERVIZI SOCIALI

metodo di lavoro: incontro aperto nel quale affrontare uno studio di possibilità concrete di rilancio di servizi sempre più in crisi per ragioni economiche oggettive.

Raccolta avvenuta:

  • In una sorta di brainstorming si è definita l’articolata struttura della definizione stessa dei servizi sociali, sottolineando il buono stato dell’arte dei lavori del Consorzio dei servizi sociali del Verbano.

  • Indipendentemente dalle future scelte organizzative dei Servizi Sociali va affermato il valore della gestione associata degli stessi, costituendo un sistema in grado di raggiungere tutti i cittadini indipendentemente dal fatto di risiedere in comuni con più o meno possibilità e sensibilità. Fondamentale a questo proposito l’impegno della Regione a sostenere l’impianto complessivo e non a scaricarne l’onere sui comuni

  • La complessità del tema apre sui passi successivi ad incontri con tecnici che lavorano presso Consorzio, ASL e Comune per fornire a chi partecipa ai lavori un livello di informazione più puntuale ed anche le aspettative esistenti da parte degli operatori nei confronti della politica.

URBANISTICA

metodo di lavoro: il gruppo sceglie di porsi come ascoltatore dei suggerimenti che emergono dagli incontri con soggetti tecnici coinvolti nei processi quali Piano Regolatore e sue Varianti e pone domande e problemi di carattere generale a cui trovare le giuste risposte e soluzioni.

Raccolta avvenuta:

  • Domande/problemi: come mai tanto “nuovo” nell’urbanistica di Verbania quando si vede la possibilità di ricostruire e/o ristrutturare il preesistente? A ciò si aggiunge che: i progetti approvati ormai sono vecchi, alcuni realizzati ma con molto invenduto (oltre 500 appartamenti), altri non ancora partiti; esiste un diffuso edificato di scarsa qualità; pesano i “resti” della fabbrica Acetati e le zone anche centrali in stato di abbandono, incluso il triste lascito della tormenta del 25 agosto 2012.

  • Come ridurre il peso della burocrazia?

  • Il lago elemento centrale nello sviluppo di Verbania

  • Ci vuole un progetto che leghi il verde e il centro al lago. In questa logica si può pensare alla chiusura del centro al traffico e magari di tutta la città alle auto.

  • Proposte che altrove sono già un successo: Il “patto dei Sindaci” che invoglia i cittadini ad intervenire se il miglioramento consente loro di risparmiare sul costo del riscaldamento e l’obiettivo di SMART CITY come economia, mobilità e ambiente. Sistemi che alimentano e orientano l’indispensabile rapporto con i privati

  • Il governo del territorio non può essere circoscritto alla sola Verbania, occorre una visione allargata che comprenda tutto il territorio

  • Collocare il CEM, ormai non più bloccabile, in un contesto che ne riduca l’impatto ambientale e ne offra un utilizzo effettivamente valido.

  • La mobilità prevalente su ruote e con punte di traffico in fasce orarie non sempre prevedibili può vedere interventi volti a favorire una mobilità lenta fatta di sensi unici sulle direttive più grandi, piste ciclabili e aree pedonali non interrotte ed assolutamente prive di barriere architettoniche.

  • Il governo del territorio richiede un modello di pianificazione costante ed estremamente dinamico in cui appare fondamentale il ruolo gestionale che l’Amministrazione può esercitare attraverso lo strumento dell’Ufficio di Piano

  • Attenzione verso le esigenze abitative e attenzione all’housing sociale

  • La scelta di evitare nuovo consumo del suolo e la presenza di ampie zone degradate anche centrali impone forte attenzione al recupero edilizio attraverso facilitazioni e agevolazioni tanto di carattere economico quanto di carattere normativo

Con settembre oltre al proseguo dei lavori dei gruppi qui descritti è opportuno trovare energie e persone disponibili a trattare l’attivazione di gruppi di lavoro che ancora mancano all’elenco: cultura, scuola e funzione educativa, lavori pubblici, sanità.

 

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