Legge elettorale: salvaguadare le province montane del Vco, Sondrio e Belluno.

borghiE’ stato accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell’11 marzo l’ODG a firma Enrico Borghi e Roger De Menech che impegna il Governo, in sede di attuazione della delega per la determinazione dei collegi plurinominali, a salvaguardare le caratteristiche dei territori provinciali del Vco, Sondrio e Belluno in forza della loro specificità montana.
E’ un primo importante risultato – commenta il parlamentare ossolano – che mira a garantire la necessaria rappresentatività alle tre province montane che, per la loro peculiare ed unica caratteristica di confinare per la quasi totalità del loro territorio con stati esteri e Regioni a Statuto Speciale, occorre evitare che vengano aggregati all’interno di collegi plurinominali particolarmente estesi in termini di popolazione, che non garantirebbero un’adeguata rappresentanza territoriale.”
I territori delle tre Province – continua Borghi – presentano notevoli problemi legati alla loro conformazione montana, non garantire una loro rappresentanza significherebbe cancellare la possibilità per interi territori e le loro comunità locali di portare in Parlamento le loro esigenze ed i loro diritti.”
Nel documento accolto dall’esecutivo (rappresentato dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme On. Maria Elena Boschi) si fa chiaro riferimento alle particolari caratteristiche di tali territori, e alla loro affinità con le realtà della Valle d’Aosta, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia che hanno ottenuto tali garanzie in forza delle previsioni costituzionali. “Chiederò – conclude il parlamentare democratico – al Consiglio Provinciale del VCO e a tutti i comuni del territorio di esprimersi con un apposito ODG a sostegno di tale posizione, al fine di conferire forza alla necessità di assicurare in futuro, a prescindere dalle dinamiche politiche, la rappresentanza del VCO anziché un suo annacquamento in realtà più ampie”. “Dobbiamo tutelare tali prerogative per evitare quanto sta accadendo nella Regione Piemonte, dove la rappresentanza dei nostri territori è affidata al buon cuore dei candidati presidenti e non alle garanzie della legge, con evidente sfregio di un elementare principio di uguaglianza del voto e della rappresentanza

 

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