Il segretario del PD Dario Franceschini in merito al referendum ha dichiarato che il Pd ha preso una decisione per tre SI sulla quale gli organismi direttivi del partito si sono espressi.
Ha poi sottolineato che se al referendum elettorale vincesse il no, "anche attraverso la via dell’astensione", il messaggio sarebbe che "la legge non si cambia più".
"Non condividiamo il meccanismo che esce dai quesiti – ha aggiunto Franceschini – ma interpreteremo il segnale, che è: ‘vogliamo una legge migliore’, e poi avremo quattro anni per farlo".
"La posizione del partito è quella che esprimo io, si è votato, 100 persone hanno detto sì, 5 hanno votato contro."
"Il referendum non l’abbiamo proposto noi, ma di fronte alla domanda se vogliamo abolire la legge porcata, noi che l’abbiamo sempre contrastata, non possiamo che rispondere di sì. Poi avremo tempo quattro anni per fare una nuova legge". "Invito anche i politologi – ha concluso Franceschini per ribattere alla critica di voler favorire Berlusconi – a considerare che, se Berlusconi decidesse di andare da solo per avere il premio di maggioranza tutto per lui, potrebbe farlo anche con la legge attuale".