Ottime notizie per le scuole del territorio, sono in arrivo finanziamenti importanti, erogati direttamente dallo Stato, per interventi che riguardano gli edifici scolastici.
In tutto stiamo parlando di 10, 5 milioni di euro che saranno spesi nei prossimi tre anni per l’ammodernamento delle scuole dell’area montana del Vco, in particolare a:
Druogno (313.641,64); Baveno (800.000); Anzola Ossola (232.118,05); Pieve Vergonte (800.000); Vogogna (233.560,45); Villette (41.517,35); Domodossola (2.399.499); Cesara (160.525); Montecrestese (420.000); Beura Cardezza (66.424,24); Crevoladossola (671.560); Masera (240.000); Ornavasso (52.390,78); Cambiasca (104.800), Verbania (29.204,29).
Tutti gli interventi citati sono i più urgenti che riguardano quindi il 2015, annualità che ha quindi un importo complessivo di 6.565.242,11 euro.
Ma il piano triennale prevede finanziamenti anche per il 2016 e il 2017, come di seguito elencati: Baceno (800.000); Calasca Castiglione (31.294,21); Villadossola (46.696,42), Verbania (350.000); Omegna (per il tramite della Provincia, 800.000); Domodossola (per il tramite della Provincia, 800.000); Verbania (per il tramite della Provincia, 800.00); Arizzano (281.990).
Per un totale complessivo di interventi sul territorio del VCO di 10.475.233 € su 202.297.231,71 attribuiti alla Regione Piemonte: “I fondi stanziati dal Governo italiano, e assegnati ai comuni dalla Regione Piemonte, sono una risposta concreta alle esigenze del territorio, e arrivano in un periodo difficile per la nostra economia e per la scuola .– commenta Enrico Borghi, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Ambiente, Lavori Pubblici e Territorio della Camera – si tratta di finanziamenti fondamentali per garantire una scuola più efficiente e sicura, senza dimenticare che saranno anche un volano per il rilancio dell’economia territoriale. Mi preme anche sottolineare che questo tipo di finanziamento non andrà a rincarare il rischio di sforamento del patto di stabilità, una richiesta più volte avanzata dai sindaci e su cui il governo ha posto particolare attenzione.
Troppo spesso gli edifici scolastici sono alla ribalta della cronaca per avvenimenti gravi come crolli strutturali o mancanza dei servizi base – ha continuato Borghi– con questo intervento del governo invece, le scuole potranno essere ammodernate ed efficientate. In questo processo di miglioramento non è stata esclusa l’area montana del Vco, che invece entra in graduatoria con una folta presenza di Comuni e con una percentuale sull’intero Piemonte superiore rispetto al rapporto tradizionale sulla popolazione. Segno evidente che questo finanziamento era un’esigenza non più prescindibile per le scuole del nostro territorio. Continua quindi a dimostrarsi in modo concreto l’impegno del governo nel campo dell’edilizia scolastica, un impegno iniziato fin dai primi mesi della legislatura e destinato a continuare anche nei prossimi anni con rinnovato vigore, anche grazie al lavoro di coordinamento e di istruttoria da parte della Regione Piemonte, che per il tramite del vicepresidente Aldo Reschigna intendo ringraziare”.
Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, varato su iniziativa legislativa del Parlamento, stabilisce che le Regioni interessate possano essere autorizzate a stipulare appositi mutui di durata trentennale con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato (purchè fatti con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa o con la società Cassa depositi e prestiti) e senza che le somme finanziate vadano a incidere sullo sforamento del patto di stabilità. Gli interventi riguarderanno lavori straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti. Insomma, tutti interventi urgentissimi che in molti casi non possono più essere rimandati. Il tutto è inserito nel Piano Triennale e Annuale del fabbisogno 2015-2017 appena approvati in Regione Piemonte.